Clean Air Dialogue a Torino
Situazione attuale e obiettivi prefissati
Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, dichiara in merito: «Il pacchetto comprende una proposta di direttiva sulla riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici (Direttiva NEC), una sulla limitazione di emissioni di specifici inquinanti emessi da impianti di combustione di medie dimensioni (Direttiva MCP) e il Clean Air Programme for Europe, pensato per ridurre in modo omogeneo e diffuso le emissioni inquinanti sul territorio europeo mediante azioni coordinate tra Unione Europea e Stati membri che, a loro volta, sono chiamati ad agire in stretto coordinamento con Regioni e Città.
Tra gli strumenti operativi più importanti presenti nel Clean Air Programme c’è il potenziamento della condivisione delle migliori pratiche a livello comunitario e questo avviene principalmente attraverso i dialoghi bilaterali strutturati con gli Stati».
Gli obiettivi che si prefiggono sono:
- Avviare un confronto tra Commissione Europea e Stati Membri sulle problematiche nazionali e sugli approcci individuati per rispettare gli impegni assunti per ridurre le emissioni di inquinanti;
- Condividere e promuovere le politiche più efficaci e le migliori pratiche, presentare i progressi raggiunti, promuovendo anche politiche intersettoriali che sfruttano le sinergie tra le politiche sulla qualità dell’aria, sul clima, sull’energia, sui trasporti, sull’agricoltura, e sulla sanità pubblica;
- Sostenere lo Stato membro nell’attuazione delle politiche anche sensibilizzandolo sui finanziamenti disponibili con i fondi UE;
- Individuare azioni aggiuntive per il contrasto dell’inquinamento atmosferico e delineare la direzione futura della politica dell’Unione sull’aria pulita.
Infrazioni imputabili all’Italia
L’Italia negli anni passati è stata multata per infrazioni sulla qualità dell’aria, la 2015/2043 e la 2014/2147, relative al superamento dei livelli di biossido di azoto (NO2) e particolato (PM10) in alcune Regioni italiane.
Le misure prese finora si sono rivelate inefficaci e si devono studiare nuove strategie, si dovranno adottare delle regole radicali per la lotta all’inquinamento dell’aria.
In questi due giorni si sono tenute delle discussioni legate ai tre maggiori settori imputati nell’inquinamento:
- trasporti
- agricoltura
- inquinamento domestico a biomassa
Il Ministro dell’Ambiente dichiara che l’Italia sarà preparata e avrà un preciso ed efficace piano per contrastare l’inquinamento, cosa invece che le associazioni ambientaliste negano. Vedremo nei prossimi giorni ulteriori aggiornamenti su quanto concretamente deciso da questo summit.
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