di Valentina Petracci – Le Herbarie di Temazcal Ventra Madre
La famosa ortica sulla quale credo sia stato scritto di tutto, è ancora oggi da molti sottovalutata o addirittura estirpata eppure è una delle piante in assoluto con il maggior numero di proprietà medicinali.Vorrei parlarne partendo dal mito, dalla storia per terminare con le sue proprietà e i suoi molteplici utilizzi.
Considerando che gli antichi basavano sull’osservazione della natura e delle dinamiche relative, gran parto della loro conoscenza e delle loro credenze. L’ortica calda secca nel II grado è una pianta solare ed infatti in tutte le credenze popolari le veniva attribuito un significato propizio, ad esempio in Piemonte i contadini ritenevano che portare dell’ortica su di sé, poteva preservare da ogni maleficio.
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Storia e mito dell’ortica
In altre tradizioni dell’Europa centrale, le si attribuiva il potere di proteggere dai fulmini. Ma sempre per la sua qualità calda, Plinio le attribuì un’interessante virtù: “quella di eccitare la voluttà e facilitare i parti”. Questa sua fama afrodisiaca è stata diffusa fino a pochi decenni fa. Nel libro “Il Florario”, Alfredo Cattabiani ci ricorda come anche nel rinascimento, Castore Durante ne citava suddette virtù: “le frondi delle ortiche, cotte in vino e bevute, provocano l’orina, purgano i lembi e eccitano Venere”.
Attraverso la Dottrina Umorale ( da Ippocrate a Galeno fino alla Medicina Tradizionale Mediterranea) iniziamo a conoscere questa erbacea portentosa. Abbiamo detto Calda e secca nel II grado, e proprio questa sua componente di calore la rende afrodisiaca; diuretica; ammortisce le durezze intestinali, dissolve, mitiga gli spasmi; apre e scioglie il muco, questo la rende espettorante e utile nella tossa cronica dove agisce mitigando; aiuta nei dolori articolari; cicatrizza le ulcerazioni cutanee e quelle viscerali.
Dall’osservazione del passato, all’analisi contemporanea dei suoi principi attivi, conosciamola meglio.
Ortica: qualità organolettiche
Le foglie dell’ortica contengono molta clorofilla, la cui componente chimica assomiglia alla nostra emoglobina, non a caso se ne consiglia l’assunzione agli anemici, anche grazie al contenuto di Ferro e Acido folico.
È altresì ricca di:
- Silicio che stimola il sistema immunitario
- Fosforo
- Magnesio
- Calcio
- Manganese
- Potassio
- VitaminaB2, B5, A, C e K
- tannini cicatrizzanti ed astringenti
- flavonoidi e steroli che agiscono come antiossidanti e antinfiammatori
- nella peluria troviamo Istamina ed Acetilcolina
La pianta secca contiene fino al 65% di aminoacidi, questo la rende più proteica della soia.
Comprendiamo quindi quanto sia preziosa soprattutto perche è un ALIMENTO.
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La pianta universale e multiuso
Dalla cucina ai preparati di Fitoterapia, all’agricoltura, alla tessitura, la si usa tutta in ogni sua parte.
Già Santa Ildegarda di Bingen, nei suoi ricettari del 1200, ci raccomanda come il consumo di due cucchiaini da tè di foglie di ortiche, aggiunte al cibo in cottura, sia utile in caso di gastrite, eccesso di muco gastrico, come cura primaverile per depurare il sangue e l’intestino. Sempre Ildegarda consiglia l’estratto di ortica fresco aggiunto in olio evo ( 10 ml di estratto con 20 ml di olio evo), da massaggiare prima sullo sterno e poi sulle tempie, (in quest’ordine preciso) in caso di smemoratezza, o difficoltà mnemoniche.
Io personalmente, oltre al famoso infuso (quello di fiori, ad esempio, nella cura del catarro), la utilizzo in tantissime preparazioni.
In cucina oltre al classico risotto, o nella misticanza, ne preparo un pesto.
Come fare il pesto di ortica
Ingredienti:
- ortica
- noci
- aglio
- parmigiano
- pecorino
- olio evo
- sale e pepe
Ideale per condire la pasta, ma è gradevole anche su del pesce arrosto o dei crostini; questo utilizzo a crudo mi permette di preservare i suoi principi attivi termolabili.
Lozione per capelli e shampoo all’ortica
Per la purificazione e la remineralizzazione del cuoio capelluto, preparo una lozione usando la radice, pulita e messa in decozione in acqua e aceto e poi lasciata a macero, si dice che questa lozione rallenti la caduta dei capelli e curi la forfora. Con le foglie essiccate e polverizzate ci faccio invece lo shampoo solido, pochi ingredienti e tutti naturali. Il decotto puo essere applicato sul viso per purificare la pelle e trattare gli eczemi.
Sempre con le foglie preparo estratto idroalcolico che assumo in gocce in caso di spossatezza, ma anche come depurativo e remineralizzante del corpo in primavera.
Il macerato di ortica e molto apprezzato anche in agricoltura biologica, poiché stimola in modo naturale, la crescita e la resistenza delle piante.
Le sue fibre sono invece molto apprezzate ed utilizzate per la realizzazione di tessuti naturali.
In passato con i semi si facevano biscotti per chi soffriva di inappetenza, ma ad oggi non si usa quasi più.
Una piccola erbacea infestante che ha in ogni sua cellula una magia curativa e nutritiva straordinaria.
Quando si dice che nulla accade per caso… il tempo balsamico per la raccolta delle foglie è inizio primavera, questo periodo, che è anche il momento in cui il nostro corpo, uscendo dall’inverno e quindi da un’alimentazione più ricca di grassi e affacciandosi alla primavera con quel senso di spossatezza fisica che la accompagna, ne ha maggiormente bisogno. La natura, Madre, sa esattamente cosa donarci, quando e perché, sta a noi tornare a riscoprilo.