Spesso le mamme si affidano alle conoscenze acquisite o tramandate dai propri genitori. Sull’utilizzo dell’areosol, dobbiamo fare alcune precisazioni perchè non sempre è utilizzato correttamente e per le giuste patologie; quando è così, a volte può risultare addirittura più dannoso che benefico!
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Aerosol: cos’è
L’utilizzo dell’aerosol o di aerosolterapia, è uno dei metodi per la cura di sintomatologie legate a problemi respiratori e dell’apparato respiratorio. Si usa ormai dai tempi dei nostri genitori o nonni, anche se in quel caso lo strumento non era all’avanguardia come quelli che si trovano in commercio oggi, ma magari veniva fatta bollire dell’acqua e coperti da un panno, si veniva avvolti dai vapori emanati ( e si facevano i famosi fumenti o suffumigi)
Si tratta di un apparecchio in grado di trasformare sostanze solide o liquide, in gassose, o meglio, in finissime particelle chiamate appunto “stato di sol”, da cui deriva il nome.
A cosa serve e come funziona
Tali sostanze trasformate in piccolissime particelle, sono in grado di raggiungere le terminazioni più remote del nostro apparato respiratorio, svolgendo le loro azioni terapeutiche, a seconda di quale medicinale mettiamo, e quindi del trattamento che dobbiamo fare.
Il suo funzionamento, come abbiamo spiegato, varia a seconda delle esigenze, sia in relazione al tipo di medicinale che mettiamo, sia in base alla grandezza delle particelle. A seconda della parte che dovremmo raggiungere, daremo istruzioni all’apparecchio, in modo tale da creare un vapore adatto alla zona interessata.
In questo modo verrà utilizzato in maniera specifica e diretta, ma soprattutto, potremmo evitare l’inalazione sistemica di medesime sostanze.
Quando e come utilizzare l’aerosol e per quali sintomi:
Come abbiamo detto, questo strumento spesso si utilizza nel modo sbagliato, e soprattutto per combattere sintomi che invece andrebbero curati diversamente. Quindi prestate attenzione a ciò che vi diremo in seguito, vediamo quali sono le patologie curabili con l’aerosol:
- bronchiti
- polmoniti
- ascessi polmonari
- otiti
- sinusiti
- rinite allergica
- bronchiolite
- bronchite asmatica
- laringite ipoglottica con tosse
Controindicazioni e quando non usare l’aerosol:
- tonsilliti
- raffreddore
- tosse
- rinofaringite
- faringo-tonsillite
- otite medio acuta
- eccesso di catarro
- in generale problemi legati alle alte vie respiratorie
Per quanto riguarda i medicinali da utilizzare, va chiesto il parere al vostro medico o pediatra, solitamente vengono utilizzati oli essenziali, soluzioni fisiologiche, cortisonici, broncodilatatori, antibiotici e antinfiammatori.
Areosol e bambini
Proprio i farmaci a base di cortisone per aerosol sono finiti nel mirino dell’Associazione Culturale Pediatri (Acp), libera associazione di 2.500 tra pediatri delle cure primarie, ospedalieri e universitari.
Nella classifica delle cinque pratiche a rischio d’inappropriatezza stilata dall’Acp figura al primo posto «l’uso abituale di cortisonici inalatori nelle flogosi (infiammazioni, ndr) delle prime vie respiratorie dei bambini»: «La tosse è il sintomo più frequente nei bambini che accedono all’ambulatorio del pediatra delle cure primarie – si legge nel documento dell’Acp -.
L’uso del cortisone per via aerosolica è largamente diffuso, nel nostro Paese, per il trattamento delle patologie delle alte vie respiratorie e per il controllo del sintomo tosse a esse correlato, sebbene non esistano prove della sua efficacia.
Soprattutto per i bambini, spesso l’areosol, oltre allo stress che porta ( spesso i bimbi non lo vogliono fare ) risulta inutile nel curare le patologie e nell’avere risultati concreti
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