È impensabile, oggi, immaginare una quotidianità vissuta senza un cellulare: ci sentiremmo tagliati fuori dal mondo, isolati. Ma quanto la nostra dipendenza a questi dispositivi tecnologici può essere nociva per la salute?
Rischi per la salute
Abbiamo già visto in un precedente articolo come le radiazioni emesse dai dispositivi mobili siano un concreto rischio per la nostra salute. In quella occasione, abbiamo esaminato uno studio, effettuato nel marzo 2012, presso la Beijing University of Technology, che ha indagato gli effetti cellulari di trasformazione neoplastica causata dai campi elettromagnetici.
In un secondo momento, abbiamo visto da vicino la storia di Innocente Marcolini, un ex dirigente di azienda bresciano che ha contratto un tumore al cervello e che, nel 2012, ha vinto una causa in Cassazione contro l’Inail in cui è stato stabilito il nesso tra l’uso del telefonino e il suo tumore alla testa.
Telefoni cellulari e cancro
Nei diversi studi effettuati per valutare l’incidenza di tumori a seguito dell’esposizione alle radiazioni provenienti dai telefoni cellulari, sono stati trattati principalmente due tipologie di cancro: il glioma e i neuromi acustici. I primi partono generalmente dal cervello e sono tipicamente maligni. Molto aggressivi, hanno un tasso di sopravvivenza che dipende dalla tempestività della diagnosi.
I secondi non sono maligni, ma comunque rischiosi, visto che sono una forma di tumore intracranico che porta conseguenze come la perdita dell’udito.
Gli studi
- Veniamo al primo studio. Il gigante delle telecomunicazioni T-Mobile in Germania ha commissionato uno studio indipendente per esaminare tutte le ricerche pertinenti sui rischi per la salute dei dispositivi wireless. Secondo questa ricerca, molti studi avrebbero trovato una corrispondenza tra campi elettromagnetici ad alta frequenza e sviluppo e proliferazione del cancro.
- L’Interphone Study ha rilevato che l’uso regolare di un telefono cellulare da parte degli adulti può aumentare significativamente il rischio di gliomi del 40%, con 1.640 ore o più di utilizzo (si tratta di una mezz’ora al giorno per dieci anni). Lo stesso studio ha rilevato che è molto più probabile che i tumori si verifichino sul lato della testa su cui si appoggia il cellulare con maggiore frequenza.
- Una rassegna di 23 studi epidemiologici condotta da 7 scienziati sul collegamento tra telefoni cellulari e il cancro ha confermato la presenza di un’associazione dannosa.
- Un recente studio condotto dal Gruppo di Ricerca Hardell rileva “un modello coerente di aumento del rischio di glioma e neuroma acustico associato con l’uso di telefoni cellulari”. Questi risultati sono coerenti con i loro studi precedenti.
- Un recente studio francese ha trovato prove di un aumento del rischio di glioma e tumori al lobo temporale, conseguenti a un uso professionale e urbano telefono cellulare.
- Un recente studio condotto su 790mila donne di mezza età nel Regno Unito ha evidenziato che le donne che hanno utilizzato i cellulari per dieci o più anni avevano due volte e mezzo in più di probabilità di sviluppare un neuroma acustico. Il rischio aumenta con l’aumento del numero di anni di utilizzo dei telefoni cellulari.
- Un documento di ricerca che recensisce 11 studi precedenti, ha trovato un legame tra il prolungato uso del telefono cellulare e lo sviluppo di una ipsilaterale (stesso lato della testa) tumore al cervello.
- Un recente lavoro di Hardell ha esaminato l’uso prolungato di telefoni cellulari e cordless. La conclusione è stata la conferma di un’associazione tra l’uso dei dispositivi e tumori cerebrali maligni. Questi risultati forniscono il supporto per l’ipotesi che i campi elettromagnetici RF-svolgono un ruolo sia nella iniziazione che nella promozione della carcinogenesi.
- I cellulari, però, non causerebbero solo gliomi e tumori al cervello. La ghiandola pituitaria è un organo delle dimensioni di un pisello situata al centro della base del cervello che produce gli ormoni che svolgono un ruolo importante in regolano le funzioni vitali del corpo e il benessere generale. Questo studio avrebbe riscontrato che il rischio di cancro della ghiandola pituitaria è due volte più elevato tra le donne che hanno utilizzato un telefono cellulare per meno di cinque anni rispetto a chi non lo usa.
- La tiroide è situata nel collo. Utilizzando un telefono cellulare contro l’orecchio, si espone la tiroide a radiazioni. Un recente studio israelianoha osservato che l’aumento dell’incidenza del cancro della tiroide in Israele, da più di un decennio, corrisponde all’aumento dell’uso di cellulari. Ci sarebbero prove di mutazioni nelle cellule della tiroide in risposta alle radiazioni elettromagnetiche.
- Un altro studio israeliano condotto su 460 casi di tumori della ghiandola parotide, fino ad oggi benigni, ha suggerito un’associazione tra l’uso del telefono cellulare e i tumori della ghiandola parotide, la ghiandola salivare vicino alla guancia, dove molti utenti tengono il loro telefono cellulare.
- Uno studio brasiliano ha stabilito un legame diretto tra i vari decessi per cancro, come i tumori della prostata, della mammella, del polmone, reni e fegato e l’esposizione alle radiazioni emesse dai ripetitori di cellulari. Oltre l’81% delle persone che muoiono a Belo Horizonte a causa di specifici tipi di cancro vive a meno di 500 metri dalle 300 antenne di telefonia cellulare in città.
Esistono numerosi altri studi che evidenziano non soltanto il collegamento tra uso dei dispositivi cellulari e aumento di incidenza dei tumori, ma anche un abbassamento delle prestazioni cognitive e la morte cellulare.
Certo, il cancro non si forma improvvisamente durante la notte: in quasi tutti i casi, infatti, impiega molti anni per entrare in metastasi.
Malattie a cui è legata l’esposizione ai cellulari
- danni allo sperma e infertilità maschile
- aborti spontanei
- perdite vaginali
- malattia del sistema vascolare
- problemi di sonno
- depressione
- irritabilità
- perdita di memoria
- difficoltà a concentrarsi
- mal di testa
- vertigini e stanchezza
- aritmia
- livelli di calcio alterati nelle cellule
- riduzione notturna della melatonina
- soppressione del sistema immunitario
- artrite
- reumatismi
- sintomi cutanei
- malattie linfatiche
- problemi di udito
Nel 2011, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ammesso che le radiazioni del telefono cellulare sono “potenzialmente cancerogene”.
Sentenza del Tar e richiesta di campagne informative
In questi giorni il Tar ha richiesto ai Ministeri dell’Ambiente, della Salute e dell’Istruzione di adottare delle campagne sui rischi connessi all’uso dei telefonini. Questa richiesta del Tar è nata a seguito di un ricorso proposto e accolto dall’Associazione per la Prevenzione e la Lotta all’Elettrosmog.
Il 28 giugno 2017 l’associazione aveva inviato un atto di diffida diretto a promuovere l’adozione di provvedimenti finalizzati all’informazione capillare della popolazione, nonché per obbligare i ministeri a emanare il decreto del febbraio 2001 contenente la “Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”.
A seguito dell’inerzia nella risposta l’Associazione si è rivolta di conseguenza al Tar, il quale ha constatato che “nonostante il ragguardevole lasso di tempo intercorso, la preannunciata campagna informativa non risulta essere stata ancora attuata”, ha ritenuto di dichiarare “l’obbligo del Ministero dell’Ambiente, del Ministero della Salute e del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ciascuno per il proprio ambito di competenza, di provvedere ad adottare una campagna informativa, rivolta alla intera popolazione, avente a oggetto l’individuazione delle corrette modalità d’uso degli apparecchi di telefonia mobile (telefoni cellulari e cordless) e l’informazione dei rischi per la salute e per l’ambiente connessi a un uso improprio di tali apparecchi. La predetta campagna d’informazione e d’educazione ambientale dovrà essere attuata nel termine di sei mesi dalla notifica” della sentenza “avvalendosi dei mezzi di comunicazione più idonei ad assicurare una diffusione capillare delle informazioni in essa contenute”.
In attesa delle campagne informative possiamo adottare delle precauzioni che possono aiutarci a ridurre l’esposizione alle radiazioni. Eccole:
- indossare cuffie o auricolari per mantenere il dispositivo il più lontano possibile dalla testa;
- spegnere il dispositivo quando non è in uso.
Inoltre, è possibile utilizzare una di queste sostanze per mitigare gli effetti delle radiazioni:
- Propoli – Un composto trovato all’interno della propoli delle api, proteggerebbe gli organi interni. Inoltre, avrebbe proprietà radioprotettive.
- Come la propoli, la melatonina ha dimostrato di avere potenti proprietà radioprotettive contro radiazioni gamma.
- EGCG (polifenolo presente nel tè verde) ha dimostrato di proteggere il fegato contro i danni indotti dalle radiazione della telefonia mobile.
- Ginkgo Biloba. Sembra che questa pianta sia in grado di fornire una vasta gamma di benefici per la salute del cervello, in particolare protegge dallo stress ossidativo indotto.
(Foto in evidenza: textually ; foto interna: research.gigaom)
Attenzione a consigliare cuffie e auriculari. Infatti questi normalmente non sono schermati, e quindi fungono da antenna, di fatto convogliando le onde dannose ancora più vicino al cervello. Gli auricolari non schermati sono la stragrande maggiornaza, quelli schermati sono quasi introvabili.
L’unica, e sottolineo l’unica, difesa realmente efficace, sono gli auricolari bluetooth. Il bluetooth infatti ha una potenza trasmissiva anche 5000 volte inferiorea quella del cellulare, ed è realmente trascurabile. Inoltre consente di tenere il cellulare nella borsa o sul tavolo, quindi non a contatto con il corpo, cosa che non avviene con l’utilizzo degli auricolari con filo.
Nel mio ristorante ogni sabato organizzo la Cena senza telefonini. Ecco come funziona: “Ogni sabato
Consegna i cellulari del tuo tavolo al cameriere, li riprenderai dopo il pagamento, e avrai diritto ad uno
sconto del 15% su tutta la cena.
Rinunciamo almeno il sabato ad ignorare chi ci sta di fronte per usare il telefonino.
E non serve armeggiare attivamente con l’apparecchio per essere distratti. «La sola presenza dei cellulari ha il potere di distrarre dalle interazioni volto a volto; si perdono dettagli come le espressioni del viso, i cambi di tono nella voce, e c’è meno contatto visivo» (Shalini Misra).
A fine serata ci ringrazierete, ma non per lo sconto che potrete anche decidere, in tutta libertà, di lasciare in beneficienza al Banco di Solidarietà di Teramo,
Ma per avere passato una serata diversa
all’insegna della convivialità”.