Torna l’ora solare dalla notte di sabato 24 e domenica 25 ottobre, quando alle 3 l’orologio tornerà indietro alle 2, concedendoci così un’ora di sonno in più. Resterà fino alla notte tra il 27 e il 28 marzo 2020, per un totale di 155 giorni.
Equinozio d’autunno: cos’è
La nostra terra “affronta” due equinozi durante l’anno. Quello di primavera, che avviene generalmente intorno a marzo. E l’equinozio d’autunno, che arriva invece a fine settembre.
Dal punto di vista astronomico, si tratta dei due punti di incontro dell’eclittica (il “movimento” apparente del sole rispetto alla Terra) con il piano dell’equatore celeste. È il momento in cui cioè il Sole è perpendicolare al nostro equatore.
Per calcolare l’equinozio di autunno, quindi, bisogna individuare il momento esatto in cui il Sole è allo zenit. Il punto cioè in cui è perpendicolare all’equatore della Terra. È in quel preciso istante – che varia ogni anno – che avviene il cambio di stagione astronomico. Passiamo cioè dall’estate all’autunno, o dall’inverno alla primavera.
In questa particolare congiunzione astrale, le ore di luce e di notte sulla terra sono perfettamente uguali. Il termine equinozio deriva infatti dal latino aequinoctium: aequus, che vuol dire uguale, e nox, notte.
Le lancette si spostano indietro di un’ora
Le lancette dovranno, questo week-end, essere spostate indietro di un’ora…60 preziosi minuti dalle 3:00 alle 2:00, con buona pace di chi ama godersi il sonno; il rovescio della medaglia, non da poco, è che al pomeriggio avremo un’ora di luce in meno.
Ma l’ora solare non doveva essere abolita?
Tra il 4 luglio e il 16 agosto 2018, era stata avanzata la proposta di abolizione del cambio dell’ora. (Scarica il PDF della proposta)
All’epoca quasi 5 milioni di cittadini dell’Ue hanno risposto ad una consultazione proposta a tale scopo dai Paesi nord-europei, capeggiati da Polonia e Finlandia, fortemente voluta dall’ex presidente Jean- Claude Juncker. E il 76% dei votanti si è espresso favorevolmente.
Nella discussione che è seguita alla Commissione Europea non si è raggiunta una decisione univoca che accontentasse tutti i Paesi membri, per cui si è pensato persino di andare nella direzione di una decisione a blocchi con Paesi meridionali che avrebbero potuto tenere l’ora legale tutto l’anno e Paesi settentrionali che avrebbero potuto mantenere l’ora solare per 12 mesi.
La Francia ha già deliberato e l’Italia?
La Francia ha già deliberato, dopo una consultazione popolare indetta dall’Assemblea Nazionale, di bandire per sempre l’ora solare.
L’Italia, invece, non ha ancora preso una decisione sul da farsi, se mantenere il cambio d’ora o eliminarlo definitivamente.
Intanto è tempo di decidere anche per gli altri Paesi europei col termine fissato ad aprile 2020.
Ecco quanto stabilito dal Parlamento europeo
Secondo quanto stabilito dal Parlamento europeo, i Paesi che decideranno di mantenere l’ora legale dovrebbero regolare gli orologi, per l’ultima volta, l’ultima domenica di marzo 2021.
Quelli che preferiranno mantenere l’ora solare, invece, dovrebbero farlo l’ultima domenica di ottobre 2021.
Cambio d’ora: le origini storiche della convenzione delle convenzioni
Definito “convenzione delle convenzioni”, il cambio d’ora vanta origini storiche antichissime.
Nelle società antiche, ancora prima della diffusione degli orologi, gli agricoltori si alzavano all’alba, seguendone il progressivo anticipo in primavera o ritardo in autunno.
I Romani avevano già intuito quanto la luce naturale influenzasse i ritmi lavorativi, prettamente agricoli, al punto da predisporre clessidre tarate diversamente d’inverno e d’estate.
Benjamin Franklin e William Willet
Nel 1784 Benjamin Franklin, inventore del parafulmine, delle lenti bifocali, scrisse, il 26 aprile, un famoso saggio: “Early to bed and early to rise, makes a man healthy, wealthy and wise”, ossia “Presto a letto, presto alzato, fanno l’uomo saggio, ricco e fortunato”.
Le sue furono proposte davvero stravaganti che, letteralmente, obbligavano la popolazione ad alzarsi presto a suon di cannonate, con tassazioni sulle persiane, razionamenti delle candele, divieto di circolazione notturna.
Le sue idee vennero riprese, alcuni anni dopo, dal costruttore britannico William Willet, trovando, questa volta, attecchimento, date le nuove esigenze economiche provocate dalla Prima Guerra Mondiale.
La storia del cambio d’ora dal 1916 ai giorni nostri
Nel 1916, la Camera dei Comuni diede il via al British Summer Time che implicava lo spostamento delle lancette di un’ora in estate.
Molti Paesi imitarono il Regno Unito in quanto, in tempo di guerra, era indispensabile risparmiare energia.
In Italia l’ora legale nacque come misura di guerra nel 1916, con decreto legislativo luogotenenziale, rimanendo in uso fino al 1920.
E’ stata, di conseguenza, abolita a più riprese tra il 1940 e il 1948, a causa della Seconda Guerra Mondiale,
Solo nel 2010 il nostro Paese, con articolo 22 legge n°96, di recepimento della direttiva 2000/84/CE del Parlamento Europeo, ha fissato l’inizio dell’ora legale alle 2:00 del mattino dell’ultima domenica di marzo e il suo termine alle 3:00 del mattino dell’ultima domenica di ottobre; pratica comunque già svolta, in Italia, fin dal 1996.
Ora solare: gli effetti psicofisici sugli adulti
Il passaggio all’ora solare rischia di scombussolare il sonno degli adulti, basato sull’alternanza del giorno e della notte e regolato dalla produzione dell’ormone melatonina.
Per ovviare a questo problema, gli esperti consigliano di:
- andare a letto e svegliarsi a orari regolari anche nel fine settimana
- lasciare le finestre aperte per far si che il risveglio avvenga naturalmente
- evitare di mangiare troppo a cena
- prediligere alimenti ricchi di serotonina, come cioccolato, banane, ananas, evitando alimenti speziati, alcolici, caffè, thè
- praticate sport per il rilascio di endorfine
Tra gli effetti negativi legati al cambio d’ora:
- cattivo riposo
- malumore
- irritabilità
- stress
- emicrania
- sbalzi d’umore improvvisi
- disturbi simili al jet lag
- difficoltà di risveglio
- diminuzione delle energie
- accentuazione di ansia e depressione nei soggetti predisposti
Le spiegazioni dello specialista: come affrontare al meglio l’autunno
Come molti cambi di stagione, anche il passaggio dall’estate all’autunno non è indolore. Sappiamo per esempio quanto la luce solare influisca sul nostro umore: quando si accorciano le giornate tendiamo quindi a sentirci meno energici e vitali.
Lo ha spiegato Valentina Schirò, biologa nutrizionista:
«Il nostro organismo è molto sensibile ai cambiamenti climatici e alla variazione di esposizione alla luce solare. Questi cambiamenti, insieme allo stile d vita frenetico incidono negativamente sul benessere psicofisico determinando la presenza della fastidiosa sensazione di stanchezza, astenia, irritabilità, insonnia e difficoltà di concentrazione».
A cambiare è soprattutto la produzione di ormoni da parte del nostro organismo. La serotonina lascia infatti spazio alla melatonina, l’ormone del sonno. Spiega ancora Schirò:
Con il cambio di stagione cambia anche la produzione ormonale: se durante l’estate si verifica una naturale maggiore produzione del cosiddetto “ormone della felicità” ovvero la serotonina responsabile a sua volta di una maggiore stimolazione del metabolismo basale, con l’autunno, si verifica invece una maggiore presenza di un altro ormone, la melatonina, noto invece come “l’ormone del sonno” responsabile del rallentamento del metabolismo basale, della sensazione di sonnolenza e del maggiore accumulo di grasso».
La prima cosa da tenere d’occhio è l’alimentazione. L’umore malinconico ci porta infatti a mangiare di più e peggio, cercando rifugio nei cosiddetti comfort food.
Per rimediare in maniera naturale al malessere autunnale e ai cambiamenti psico-fisici che avvengono in autunno, puoi approfondire leggendo il nostro articolo sui rimedi naturali per affrontare al meglio l’autunno.
Ora solare: effetti psicofisici sui bambini
Per quanto il cambiamento sia minimo, per i bambini il ritorno dell’ora solare potrebbe causare:
- maggiore irritabilità
- fastidio
- nervosismo
Per ovviare a questi inconvenienti, i pediatri consigliano:
- di far svagare i piccoli all’aria aperta per favorire la socializzazione e conciliare il sonno
- metterli a letto un tantino prima
- curare la loro alimentazione, a base di latte, riso, frutta fresca e verdura di stagione
- evitare di stancarli troppo, nei giorni a ridosso del cambio d’ora, facendo far loro le ore piccole
- idratarli a sufficienza
- non sgridarli se particolarmente nervosi ma coccolarli per facilitare l’addormentamento
Ora solare: effetti sugli animali
Secondo diversi studi effettuati, cani e gatti non hanno alcune ripercussione per quanto riguarda il cambio d’ora.
Il loro orologio interno è più capace del nostro di abituarsi al passaggio dall’ora legale all’ora solare.
I gatti, in particolare, non mostrano alcun disagio, visto che regolano il proprio ciclo sonno/veglia, basandosi sulla luce presente all’esterno e sui rumori.
Se però avete un cane o un gatto molto abitudinario, è probabile che si presenti abitualmente all’ora vecchia a chiedere il cibo o una passeggiata.
Per evitare questo, nei giorni precedenti il cambio d’ora, modificate progressivamente, di pochi minuti, gli orari in cui riempite le ciotole al mattino o portate l’animale a passeggio, in modo da arrivare preparati all’ora solare.