La crisi economica generata dalla pandemia da Covid-19 ha messo in luce le difficoltà, per molte famiglie, di mantenere i loro animali domestici, in particolare cani e gatti, tra i più diffusi e amati animali d’affezione nel nostro Paese.
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La risoluzione approvata dall’Emilia Romagna
L’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna ha approvato la risoluzione proposta da Silvia Zamboni di Europa Verde, che raccoglie le proposte avanzate dalla LAV (Lega Anti Vivisezione).
La risoluzione è stata sottoscritta anche da Silvia Piccinni, del Movimento 5 Stelle, che ha sottolineato: “L’animale da affezione non è un oggetto, ma un componente della famiglia”, aggiungendo:”Quelle sono richieste di civiltà per aiutare tutte quelle persone che, in questa fase di difficoltà, potrebbero dover rinunciare a curare il proprio animale“.
Il contenuto specifico della risoluzione
La risoluzione, più nello specifico, impegna la Giunta Regionale a intervenire presso il Governo nazionale per:
- sollecitare l’abbassamento dell’aliquota Iva dal 22% al 4% sulle prestazioni veterinarie e sugli alimenti per animali
- l’aumento della quota di detraibilità fiscale sulle spese veterinarie
- l’equiparazione terapeutica tra farmaci per l’uomo e farmaci veterinari di identica composizione
- la regolamentazione di farmaci generici anche in veterinaria per rendergli disponibili ad un costo inferiore
- la commercializzazione dei farmaci veterinari in confezioni commisurate alle patologie degli animali, con la possibilità di garantire la somministrazione anche minima dei farmaci a costi proporzionali, anche per evitare il rischio di “cure fai da te” da parte di chi non può permettersi l’acquisto di farmaci veterinari.
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Quanto costa mantenere un cane e un gatto ogni anno
Secondo alcune stime:
- il costo di gestione di un cane è mediamente di 200 euro l’anno per vaccini e profilassi e oltre 500 euro l’anno per l’alimentazione
- per il mantenimento di un gatto servono più di 250 euro l’anno fra alimentazione, farmaci e servizi veterinari.
Già l’adeguamento dell’aliquota Iva dal 22% al 4%, intesa come misura di sostegno e non come bonus in denaro, per la quale, da diversi anni, le associazioni di protezione degli animali e i veterinari si battono, potrebbe agevolare le cose, consentendo a chi desidera adottare un cane da canili o rifugi, sollevando le Amministrazioni comunali dalle ingenti spese di mantenimento, di poterlo fare, senza i ripensamenti dettati dal non poterselo permettere. A tutto ciò si aggiungono i sempre più frequenti abbandoni e il fenomeno crescente del randagismo.
L’importanza degli animali domestici ai tempi del Covid-19
Non dimentichiamoci l’importanza che gli animali d’affezione hanno rivestito durante il periodo di isolamento forzato legato all’emergenza Coronavirus.
Essi sono sempre più parte integrante della vita delle persone, rivelandosi un importante fattore di benessere psico-fisico per i loro proprietari, per bambini e disabili, oltre che di compagnia per i tanti anziani che, grazie al loro amico a quattro zampe, si sentono amati.
Cani e gatti riducono il senso di solitudine, lo stress, l’ansia, la depressione, diminuiscono la pressione sanguigna, riducono il ritmo cardiaco e respiratorio.
Oltre che compagni di passeggiate, di coccole sul divano, hanno un netto effetto positivo sull’umore, incrementando i livelli di adrenalina e dopamina.