Questo nuovo Coronavirus, a parte alcune eccezioni, non colpisce tanto i bambini e i giovani ma prevalentemente gli anziani e i soggetti immunologicamente deboli di qualsiasi età. Infatti, l’infezione è rarissima sotto i 18-20 anni di età e lo è anche tra i bambini piccoli, nonostante essi non siano certamente immunologicamente forti.
In ogni caso, se anche questi soggetti si dovessero ammalare, generalmente la malattia si esprime in modo lieve e, almeno finora, sembra essere di rara mortalità. Pur se non ne conosciamo il motivo, l’evidenza clinica insegna che è un’infezione che colpisce meno le donne e queste, infatti, si ammalano meno frequentemente e se si ammalano sono meno gravi e guariscono prima.
Sono invece colpiti più gravemente i soggetti con età maggiore di 65 anni, ovviamente specie se sono portatori di patologie croniche.
Più colpiti ancora sono gli anziani over-80/85 anni, che rappresentano sicuramente il gruppo a più alto rischio.
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Perchè i più colpiti sono gli anziani?
Gli anziani, specialmente se maschi, sono a maggior rischio per molti semplici motivi:
– Gli anziani sono globalmente più deboli.
– È più facile che gli anziani abbiano 1, 2, 3 o più patologie croniche contemporanee.
– Non sempre curano adeguatamente l’alimentazione e talvolta compensano le privazioni degli anni giovanili abbondando con dolci e altri cibi non consigliabili. Inoltre, sono abituati a continuare scelte culinarie che andavano bene in passato, ma non più in questi tempi di forte inquinamento ambientale e di carenza nutrizionale che causano in un numero sempre maggiore di persone uno stato infiammatorio cronico di basso grado (questo stato infiammatorio apre la porta a moltissime patologie).
– Gli anziani non assimilano bene il cibo: hanno facilmente problemi di masticazione, di digestione, ecc. Inoltre, con il progredire dell’età l’intestino perde molta capacità di assimilazione: gli anziani possono assorbire anche il 50% in meno di quello che assorbivano quando erano giovani. Assorbendo meno nutrienti, però, il loro organismo ha meno strumenti per portare a termine tutte le funzioni metaboliche, anaboliche, disintossicanti, difensive, ecc. e anche questo contribuisce a indebolirli sempre più.
– Gli anziani possono essere un po’ più tristi del normale, più depressi, poco motivati e con poca voglia di farsi da mangiare in modo corretto, ma anche con poca voglia di muoversi, di fare ginnastica, di stare al sole (quando è possibile), ecc. Tutti questi fattori indeboliscono ulteriormente il loro sistema immunitario.
In conclusione, tutto questo incide moltissimo sulle capacità difensive degli anziani e quindi alla fine li condizionano a diventare sempre più immunodepressi.
Ecco allora che in questo tempo i nostri “Nonni” possono diventare una facile preda di questo nuovo Coronavirus: il SARS-COV-2.
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I corretti stili di vita
Se ci pensiamo, fino a 1-2 mesi fa nessuno avrebbe minimamente immaginato che si sarebbe creata una tale situazione di grave limitazione personale, sanitaria, economica e sociale a livello nazionale, anzi addirittura a livello mondiale.
È necessario che ognuno di noi si impegni responsabilmente e faccia i sacrifici necessari per rispettare i consigli dati, ma anche per migliorare il proprio stile di vita, perché ciò che veramente condiziona la nostra salute e che ci permette di non ammalarci o di superare in tempi contenuti l’eventuale malattia da SARS-CoV-2 è solo la forza del nostro sistema immunitario che non deve essere:
– nè eccessiva (una iperstimolazione immunitaria può essere fatale in alcuni soggetti e in particolare in coloro, specie giovani, che verosimilmente a causa di questo giungono in pochissime ore ad una insufficienza respiratoria grave)
– né troppo debole (come quella di molti anziani con pluripatologie concomitanti).
Alcuni semplici consigli pratici di protezione
Quello che veramente serve è seguire alcune semplici norme preventive e un corretto stile di vita.
Ne ho già parlato in un mio recente articolo, ma qui vorrei ricordare quelle che ritengo essere le precauzioni più importanti per tutti e in modo particolare per gli anziani:
– Uscire di casa solo per reale necessità; in realtà, quando il clima è buono e c’è una bella giornata, sarebbe importante esporsi un po’ all’aria e al sole, ma basta stare anche su una terrazza di casa o prendere il sole che entra da una finestra aperta o, meglio ancora, passeggiare nel giardino o nell’orto di casa (per coloro che hanno la fortuna di averlo); l’aria e il sole, infatti, sono benefici contro qualsiasi malattia, ma in particolare per prevenire le infezioni.
– Avere una alimentazione sana, leggera (specie di sera), variata, con cibi freschi (specie uova, frutta e verdura), biologici (ovviamente quando è possibile), in quantità adeguata in base all’età e alle funzioni fisiopatologiche e nutrizionalmente completa (cioè deve contenere tutti i nutrienti essenziali e in particolare vitamine, sali minerali, acidi grassi omega-3 e aminoacidi essenziali). Le persone in normopeso e che hanno una sana alimentazione si ammalano meno facilmente e superano molto meglio l’eventuale malattia.
– Evitare gli zuccheri semplici (dolci di qualsiasi tipo) e limitare il sale e i condimenti ricchi di grassi.
– Bere molta acqua in cui è stata sciolta la vitamina C (ho scritto un ebook sugli usi di questa meravigliosa vitamina, che è essenziale per il nostro organismo e che va assunta in dosi abbastanza alte e comunque personalizzate in base al peso corporeo e alle condizioni del sistema immunitario o delle patologie pre-esistenti).
Consigli su uso del bicarbonato di sodio
Specie quando la vitamina C viene assunta a dosi alte, consiglio di prendere la sera mezzo o un cucchiaino di bicarbonato di sodio (in acqua, prima di dormire) allo scopo di contrastare sia l’acidità della vitamina C sia l’acidità metabolica in cui spesso si trovano gli anziani.
In questa infezione virale il bicarbonato di sodio è utile anche perché contrasta l’acidosi che è l’ambiente che facilita a questi virus di entrare nelle nostre cellule e di moltiplicarsi al loro interno.
– Dormire molto, ovviamente di notte ma anche di pomeriggio (il sonno aiuta molto il nostro organismo ad aumentare la sua energia, a ricostituire le sostanze utilizzate durante il giorno e contribuisce pure a rinforzare il nostro sistema immunitario).
– Fare un po’ di ginnastica in casa: questo punto è obbligatorio per gli anziani (ci sono molte emittenti televisive che trasmettono momenti di ginnastica per la terza età, ma ci sono anche molti video o applicazioni per cellulare che insegnano a farla).
– Assumere integratori e tra questi ricordo, oltre alla vitamina C, la vitamina A, il rame e lo zinco (in questo articolo ho accennato alle dosi), ma specialmente la vitamina D. La vitamina D è particolarmente importante per la stimolazione del sistema immunitario, specie per la prevenzione delle infezioni virali, e per i suoi effetti antinfiammatori.
In questi casi, agli anziani, che è molto facile che siano anche affetti da osteoporosi e che siano carenti di vitamina D, consiglio dosi un po’ alte e cioè 10.000 unità al giorno, durante un pasto, meglio ancora se associate a 100 mcg al giorno di vitamina K2, assunta però non contemporaneamente alla vitamina D ma in un pasto diverso.
Queste dosi possono essere continuate anche per alcuni mesi a patto che la persona beva 2 litri di acqua al giorno (meglio se con pH debolmente alcalino) e riduca al massimo l’assunzione di latte animale (che comunque è fortemente sconsigliato negli anziani) e anche di formaggio. In caso di febbricola si possono assumere dosi di vitamina D di 100.000 unità a giorni alterni per 12 giorni in tutto e poi si torna alle 10.000 unità al giorno.
– Assumere eventualmente anche dei fitoterapici; esistono molte piante ad azione immunostimolante, antivirale e antinfiammatoria e tra queste ricordo in particolare l’Astragalo (Astragalus membranaceus) da usare alla dose di 1-3 grammi al giorno per bocca; la dose varia in base al bisogno della persona.
Importanza degli oli essenziali
– Utilizzare miscele di Oli Essenziali (OE) sia da nebulizzare negli ambienti in cui si vive, oppure versando 2-3 gocce su un fazzoletto da annusare frequentemente o infine mettendo una goccia sulla mascherina protettiva. Anche per questi ho dato precise indicazioni nel precedente articolo, ma qui vorrei ricordare un altro loro utilizzo particolare per “disinfettare” il cavo orale.
A tale proposito va ricordato che il Coronavirus si localizza inizialmente nella nostra gola e qui si moltiplica nei primi giorni di infezione. Pertanto, quando una persona inizia a presentare una lieve faringite che attribuisce all’infezione da Coronavirus, potrebbe valutare se sia il caso di usare questa precauzione semplice, un po’ irritante in bocca, ma ritenuta verosimilmente efficace dalla Medicina Popolare: si aggiunge una goccia di Eucalipto OE (il Timo OE sarebbe più efficace ma brucia molto di più in bocca e gola) in un cucchiaio d’acqua e si versa in bocca (sarebbe da versare direttamente in bocca la goccia di OE, ma per alcune persone potrebbe essere un po’ troppo irritante).
Come si usano gli oli essenziali
Attendere pochissimi secondi che si impregni il cavo orale dell’essenza e poi aprire la bocca e inspirare l’aria in modo che questa entri, si impregni di essenza passi attraverso la gola e giunga a tutto l’albero respiratorio fino a agli alveoli polmonari. Questa pratica può essere utilizzatasubito prima di mangiare (in modo che poi il cibo tolga l’irritazione orale degli OE) oppure prima di uscire di casa o quando si è appena rientrati. L’assunzione orale degli OE non va ripetuta troppe volte perché in alcuni casi può causare irritazione orale e/o gastrite.
Avvertenze su uso di Oli Essenziali
Attenzione anche a non toccare gli occhi con le dita bagnate dagli OE!
Attenzione a non dare gli OE ai bambini piccoli (sotto i 3 anni), perché in alcuni possono causare broncospasmo.
Ci sono anche alcune persone adulte ipersensibili a questi OE, pertanto prima di usare la soluzione è bene testarla mettendo una goccia sull’avambraccio: in caso di arrossamento cutaneo, lavarsi abbondantemente con acqua e sapone e non usare gli OE.
Se questi soggetti ipersensibili desiderano ugualmente assumere gli OE, devono diluirli usando una proporzione di 3 gocce di OE ogni cucchiaio di olio di oliva o di grappa, conservare la miscela in 1 bottiglietta di vetro ben chiusa e usare poche gocce per volta.
Il Glutatione
– Per gli anziani affetti da patologie croniche e quindi particolarmente a rischio di infezione virale da Coronavirus, consiglio le iniezioni di Glutatione (1 fiala intramuscolo da 600 mg al giorno per 6 giorni e poi 1 fiala a giorni alterni per altre 2-3 settimane). Il glutatione è una sostanza prodotta dal nostro organismo e capace di difenderci dallo stress ossidativo, dalle intossicazioni, dalle infiammazioni croniche e anche di aiutare indirettamente la produzione di energia e la risposta immunitaria.
È sicuramente un grande aiuto, specialmente per coloro che sono più deboli, più malati e quindi più a rischio di essere contagiati dal Coronavirus. Il glutatione non ha effetti indesiderati e può essere associato a qualsiasi terapia farmacologica.
– Leggere qualche buon libro o articolo che aiuti una crescita sia in conoscenza (specie nel campo alimentare e sullo stile di vita adatto per questo tempo), sia che faccia crescere in consapevolezza, sia in spiritualità: non dimentichiamo mai di nutrire anche il nostro spirito, perché è la colonna portante di tutta la nostra persona.
– Avere quindi un atteggiamento sereno, fiducioso, riflessivo, ma anche di preghiera interiore.
Conclusioni
Se questo tempo che il Coronavirus SARS-COV-2 ci ha costretti a vivere, per quanto terribile, tragico e drammatico, facendoci restare in casa e un po’ meno immersi nelle attività lavorative, servisse per farci riflettere sulle cose importanti della nostra esistenza, sul porre più attenzione alle relazioni familiari e a migliorare il nostro stile di vita, potremmo forse dire che abbiamo imparato la lezione e che questa esperienza ha contribuito a farci diventare migliori.
Questo è il mio invito e anche il mio auspicio. Dott. Roberto Gava