Stanchezza primaverile: A ogni cambio di stagione il nostro organismo lavora per adattarsi a diversi ritmi, diverse temperature, ore di luce e malesseri stagionali.
Non sempre, però, riesce a farlo senza fatica: ecco, allora, che iniziamo a sentirci più fiacchi, spossati, stanchi e con continui mal di testa; è il fenomeno della stanchezza primaverile
In un nostro articolo, ad esempio, abbiamo parlato del disturbo affettivo stagionale: cambiamenti dell’umore che hanno un andamento ciclico, perché associati al cambiamento di stagione, e che colpiscono in genere in autunno e primavera, provocando irritabilità e stanchezza.
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I rimedi naturali per la stanchezza primaverile
Esistono diversi rimedi naturali che possono aiutarci ad affrontare questa particolare fase. Parliamo di alcuni infusi naturali, come quello di rodiola, rosmarino e coriandolo, utili a ricaricarci di energia. Ma anche di piccoli accorgimenti che possiamo prendere, per agire d’anticipo e bloccare l’insorgenza di questa stanchezza primaverile.
La prima cosa da fare, come abbiamo ripetuto più volte, è controllare l’alimentazione. Ciò che ingeriamo, infatti, influisce sul nostro umore, sulle infiammazioni presenti nel nostro corpo e contribuisce a ricaricarci o privarci di energia.
Cibi da evitare
In questo caso, infatti, è molto importante evitare alcuni cibi in particolare, come la carne rossa, le farine raffinate (o i prodotti che contengono glutine) e i latticini. Dando spazio, invece, a frutta e verdura fresca di stagione.
Cibi utili per combattere la stanchezza primaverile
In particolare, cerchiamo di inserire nella nostra dieta alimenti utili per la salute del fegato, necessari a sostenere le sue funzioni e a depurare l’organismo.
Non dimentichiamo di assumere tisane che aiutano a disintossicarci, come quelle a base di ortica, tarassaco e bardana. E, infine, assicuriamoci che il nostro corpo sia sempre ben idratato, bevendo molta acqua: questo ci aiuterà a eliminare tossine e scorie.
Esistono poi dei cibi energizzanti di natura, come ad esempio le fragole, gli spinaci, i mirtilli o la frutta secca. Se volete approfondire, potete leggere questo articolo: https://www.ambientebio.it/5-alimenti-che-influiscono-nei-casi-di-sindrome-da-fatica-cronica/
Come abbiamo già detto, ci sono diversi rimedi naturali, utili a combattere la stanchezza primaverile.
Parliamo ad esempio dei fiori di Bach, se la spossatezza è soprattutto mentale, ma anche di alcuni preparati a base di foglie di betulla.
Integratori naturali
In alcuni casi viene suggerito anche l’utilizzo di integratori contro la stanchezza primaverile, come quelli a base di magnesio, utili a contrastare l’irritabilità e la stanchezza e quelli a base di vitamina C, per rafforzare le difese immunitarie nell’affrontare i cambiamenti di temperature, e poi ancora potassio, calcio, ferro, vitamine del gruppo B e betacarotene.
Sempre meglio, prima di assumere qualsiasi cosa, però, affidarsi a uno specialista, che ci possa indicare quali sono le sostanze nel nostro caso più utili.
Il mix di linfa di betulla e succo di mirtillo
Esiste inoltre un altro integratore liquido molto utilizzato nei casi di stanchezza primaverile e composto da due estratti vegetali: linfa di betulla e succo di mirtillo.
La linfa di betulla è utilizzata per liberare il corpo dalle scorie che generano infiammazioni e malattie, grazie al suo contenuto di flavonoidi, vitamine, sali ed enzimi; il succo di mirtillo, invece, funge da ricostituente, tonificando e rigenerando le mucose.
Questa particolare soluzione aiuta a tonificare reni e ossa, liberandoli dalle scorie e dai ristagni che favoriscono le infiammazioni; fluidifica la circolazione, rinforza gli occhi e libera il corpo da debolezza e stanchezza.
In genere, questo integratore viene assunto la mattina, versando in un bicchiere mezza bottiglietta di succo di mirtillo biologico e mezzo bicchiere di linfa di betulla, reperibile in erboristeria. Va preso durante i cambi stagione, per almeno 2-3 settimane.
Ginseng
Ricordiamo, infine, anche l’aiuto che può derivare dal Ginseng, tra tutte le piante quella considerata migliore per recuperare energia e a limitare la sensazione di spossatezza.
Di questa pianta solitamente viene utilizzata la radice che ha un principio attivo chiamato ginsenoside, grazie al quale la persona che assume Ginseng sente meno la fatica e potenzia la resistenza fisica, come abbiamo già visto in un nostro precedente articolo.
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