Indice dei contenuti
- 1 La scuola è ormai iniziata e, come ogni anno, in questo periodo, c’è una preoccupazione che affiora nella mente delle mamme: la pediculosi (infestazione da pidocchi). Ecco cosa fare quando ci si trova in questa situazione e quali rimedi naturali possono aiutarci.
- 2 Emergenza pidocchi: Come capire che si tratta di pidocchi?
La scuola è ormai iniziata e, come ogni anno, in questo periodo, c’è una preoccupazione che affiora nella mente delle mamme: la pediculosi (infestazione da pidocchi). Ecco cosa fare quando ci si trova in questa situazione e quali rimedi naturali possono aiutarci.
Emergenza pidocchi nelle scuole e nelle strutture di aggregazione per i bambini: partiamo innanzitutto dicendo che le uova dei pidocchi vengono deposte dalla femmina adulta.
L’habitat naturale del pidocchio è la cute, soprattutto quella del cuoio capelluto, dove il calore e l’umidità forniscono i presupposti ideali per il proliferare di questi parassiti. Le uova, infatti, si trovano nei punti più caldi della testa: dietro le orecchie e vicino alla nuca e sono solidamente attaccate al fusto del capello.
I pidocchi, contrariamente a quanto qualcuno pensa, non saltano da una testa all’altra: il contagio si propaga per contatto diretto. Un altro mito da sfatare è che il proliferare di questi parassiti sia facilitato dalla scarsa pulizia: non è così.
Sembra anzi che il ricorso sempre più massiccio a prodotti chimici, ma anche a una dieta squilibrata, abbia indebolito le difese naturali dei bambini, rendendoli più vulnerabili alle infestazioni.
In generale, c’è chi consiglia di intervenire sul problema anche con l’assunzione di oligoelementi come lo zinco o ancora la vitamina C, per rinforzare l’organismo.
Per risolvere questo problema può essere utile anche la tecnologia: “Ormai in molte classi i genitori si riuniscono in chat, cosa che facilita le segnalazioni e il trattamento ‘di massa’”. Il problema poi è la costanza dei controlli. “Studi ci dicono che il 2-10% dei bimbi non viene mai visto dal pediatra durante l’anno, possiamo solo immaginare quanti sono quelli che non subiscono verifiche regolari anti-pidocchi”.
Nel mirino anche un’errata routine casalinga. “E’ sbagliato lavare i capelli al bambino una volta a settimana. Basterebbe farlo due volte e controllare in queste occasioni l’eventuale presenza di lendini o pidocchi, per intercettare l’infestazione agli inizi”.
Ma questo è un altro discorso, per il momento, preferiamo soffermarci solo su come liberare le testoline dei vostri bambini da questi piccoli parassiti.
Emergenza pidocchi: Come capire che si tratta di pidocchi?
I sintomi dell’infestazione sono:
- Forte prurito del cuoio capelluto
- Piccoli rigonfiamenti rossi sul cuoio capelluto, collo e spalle
- In alcuni casi la presenza di croste
- Piccoli puntini bianchi sui capelli, vicino la testa e difficili da togliere (quelle sono le uova!).
Cosa fare?
Innanzitutto è necessario dotarsi di un pettine a denti molto stretti, con cui pettinare i capelli ed eliminare manualmente larve e uova dal cuoio capelluto.
Esistono numerosi trattamenti che prevedono applicazioni di circa 15 minuti, utili per provocare la morte dei parassiti in poco tempo.
Rimedi naturali contro i pidocchi
Ci sono alcune alternative naturali che possono fornire un’arma in più contro le infestazioni dei pidocchi.
– Oli essenziali
Alcuni oli essenziali hanno proprietà antimicrobiche e insetticide: tra questi troviamo il timo, la lavanda, l’origano, l’anice.
In genere, gli oli essenziali producono una sorta di crisi respiratoria del parassita, anche se su questa teoria ci sono pareri contrastanti. La loro migliore capacità, però, è quella di lenire il prurito e l’infiammazione del cuoio capelluto. A tale scopo, ad esempio, è molto diffuso l’uso dell’olio di eucalipto. Si possono aggiungere poche gocce agli shampoo solitamente usati. Ancora molto diffuso in questi casi è l’olio essenziale di tea tree.
– Olio di neem
Anche l’Olio di Neem sembra sia efficace nella lotta contro i pidocchi. Il suo odore (forse in effetti troppo forte!) scoraggerebbe i parassiti a insediarsi nel cuoio capelluto. Proprio per questo, in genere, viene utilizzato in via preventiva.
– Aceto
Tra i rimedi della nonna più conosciuti rientra l’uso dell’aceto bianco o dell’aceto di mele. L’aceto non uccide i parassiti, ma è molto utile per la rimozione delle lendini morte. Non va utilizzato puro sul cuoio capelluto, ma diluito in un buon litro di acqua. In caso, può anche essere utilizzato in fase preventiva, come ultimo risciacquo dopo lo shampoo.
Ultimi accorgimenti
Tutto ciò che utilizzate, come i pettini ma anche e soprattutto le asciugamani, gli abiti, le lenzuola e i peluche che stanno a stretto contatto con il bambino, devono essere accuratamente lavati in acqua calda o, al limite, chiusi in un sacco senza ossigeno per 10 giorni. Il pidocchio muore dopo 48 ore senza nutrimento (quindi lontano dal capo), ma larve e lendini sono più longevi.
Differenza tra lendini ( uova del pidocchio ) e forfora
Come distinguere fra lendini e forfora, che a volte colpisce anche i più piccoli? “Le lendini in genere si trovano ben attaccate al capello, a qualche centimetro dal cuoio capelluto, mentre la forfora è sulla cute, ma essendo leggera può spostarsi sui capelli. Si deve fare il test del soffio: se soffiando sul corpo estraneo questo si stacca e vola via, è forfora. Altrimenti è bene armarsi di pazienza, sfilare la lendine, eliminarla e mettersi all’opera per un controllo generale”. E il tradizionale taglio drastico di capelli? “Non serve affatto: basta seguire scrupolosamente le indicazioni del pediatra o quelle illustrate sulle etichette dei prodotti”.
Questi sono solo alcuni rimedi naturali e accorgimenti che potreste usare per prevenire e facilitare l’eliminazione dei pidocchi. Naturalmente, questi consigli non possono sostituire il parere medico. Per maggiori informazioni, potete consultare questo interessante link tratto dal sito www.farmacoecura.it, in cui sono descritti anche i principali prodotti presenti in commercio e la loro composizione.
(Foto: Gilles San Martin)