La Domenica delle Palme, celebrata da cattolici, ortodossi e protestanti, quest’anno ricorre il 5 aprile. Essa, come noto, ricorda l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme in groppa al suo asinello, quando fu osannato dalla folla che lo acclamava come Re.
Il racconto di tale ingresso è presente in tutti e 4 i Vangeli, seppur con delle varianti in quanto:
- Matteo e Marco raccontano che la gente sventolava rami di alberi o fronde prese dai campi
- Luca non ne fa menzione
- Giovanni parla di palme
L’episodio rimanda alla celebrazione della festività ebraica di Sukkot, festa delle Capanne, in occasione della quale i fedeli arrivavano in massa in pellegrinaggio a Gerusalemme e salivano al tempio in processione, ciascuno portando con se e sventolando il lulav, un piccolo mazzetto composto da tre alberi, legati insieme con un filo d’erba:
- la palma, simbolo della fede
- il mirto, simbolo della preghiera che si innalza verso il cielo
- il salice che, con la forma delle sue foglie, rimandava alla bocca chiusa dei fedeli, in silenzio di fronte a Dio
Con la Domenica delle Palme ha inizio la Settimana Santa, durante la quale si rievocano gli ultimi giorni della vita terrena di Cristo e vengono celebrati la sua Passione, Morte e Risurrezione.
I dolci tipici della Domenica delle Palme
Ciorchiello
Non c’è Domenica delle Palme senza il ciorchiello, dolce tipico di Casette, nel comune di Massa, in Toscana, preparato come simbolo di solidarietà e pace.
Si tratta di dolce dal profumo d‘anice davvero duraturo, non a caso ogni famiglia era solita prepararne almeno una trentina, sia per il proprio consumo che per lo scambio augurale con parenti e amici dopo la tradizionale benedizione in Chiesa, durante la Domenica delle Palme.
Ingredienti per l’impasto:
- 500 grammi di farina
- 150 grammi di lievito naturale
- 3 uova
- 50 grammi di burro
- 200 grammi di zucchero
- 100 grammi di uvetta
- 50 grammi di pinoli
- 1 cucchiaio di semi d’anice
- la buccia grattugiata e il succo di un limone
Procedimento:
- mettete l’uvetta a bagno
- fate la conca con la farina, aggiungendovi tutti gli ingredienti summenzionati e, da ultimo, il lievito
- impastate sino ad ottenere un composto omogeneo e suddividetelo in pezzi
- formate, poi, dei cerchi con il buco al centro oppure motivi a forma di 8 con un uovo decorato al centro oppure a forma di lettere dell’alfabeto con l’iniziale dei vostri figli
- non vi resta che sistemare i ciorchielli su un piano da lavoro leggermente infarinato con farina di polenta gialla
- spennellateli con rosso d’uovo
- infornateli a 180°C per 20-30 minuti
Sportella e cerimito
Sportella e cerimito sono dolci tipici dell’isola d’Elba, più esattamente di Rio nell’Elba, e rappresentano i simboli sessuali, un tempo realizzati con un impasto simile alla schiaccia di Pasqua.
Ingredienti per la preparazione di 6 sportelle:
- 1 chilo di farina
- 500 grammi di zucchero
- 700 grammi di burro
- 6 uova
- 2 bustine di lievito per dolci
- mezzo bicchiere di latte
- la scorza grattugiata di un limone
- una manciata di semi d’anice
- granella di zucchero colorata q.b.
Procedimento:
- sbattete con una frusta uova, zucchero e scorza grattugiata del limone
- aggiungete lentamente la farina, il burro fuso, il latte e infine il lievito
- lavorate la pasta per poco tempo
- lasciate l’impasto a riposare per almeno un’ora
- suddividetelo in parti uguali e formate dei cilindri allungati, dando loro la forma di un ferro di cavallo con le estremità incrociate
- appiattitele leggermente , spennellatele con rosso d’uovo sbattuto in acqua e cospargetele con granella di zucchero colorata
- cuocete le sportelle a 180° per 20-25 minuti
Ingredienti per la preparazione di 6 cerimiti:
- 1 kg di farina
- 200 grammi di noci
- 5 cucchiai di olio d’oliva
- 4 cucchiai di zucchero o di miele
- 2 cucchiai di semi d’anice
- la buccia grattugiata di 2 arance
- 3 uova
- 25 grammi di lievito di birra sciolto in acqua
- una presa di pepe
- sale qb
Procedimento:
- disponete la farina a fontana, aggiungendovi tutti gli ingredienti
- impastate come il pane
- lasciate lievitare l’impasto per 2 ore
- formate dei cilindri lunghi 40 cm, con un diametro di 2,5 cm
- prendete le estremità dei cilindri e, dopo averle allineate, avvolgete su se stesse per 3-4 volte, lasciando in cima un grosso occhiello
- arrotolate le due estremità, in modo da rappresentare un simbolo fallico stilizzato (alcuni lo presentavano sotto forma di lumaca)
- infornate a 180° C per 20-25 minuti.
Le tradizioni della Domenica delle Palme in Italia
Sono davvero numerose, dal Nord al Sud, le tradizioni della Domenica delle Palme in Italia e, nonostante questo sia un anno particolare, legato al Coronavirus, vogliamo ricordarle.
A Sanremo si preparano addobbi chiamati parmureli, a Scalea vengono benedetti rami d’ulivo ma anche palme particolari, addobbate con caciocavalli o confetti; a Montescaglioso un tempo i giovani fidanzati portavano in chiesa pane e ghirlande fatte con foglie d’ulivo con appesi, al centro, ori da regalare alle fidanzate.
Un’altra antica tradizione prevede la creazione di palme artistiche a forma di conocchia, sulle quali si appendono castagne, fichi secchi, arance e nastrini colorati per i bambini.
In Calabria, a Bova Chora, i contadini intrecciano con maestria rami d’ulivo e canne per formare le Pupazze, figure femminili statuarie di varie dimensioni, addobbate con fiori, frutta e primizie, mentre in Sardegna troviamo la tessidura de pramme o delle prammas pintadas, in cui le foglie delle palme vengono intrecciate con varie tecniche per dar vita a forme simboliche: croce, cuore, campana, giglio.
Una Domenica delle Palme diversa per via del Coronavirus
Quest’anno non ci sarà nessuna benedizione delle palme in piazza in quanto l’emergenza sanitaria che attanaglia il mondo, quella legata alla dilagante diffusione del Coronavirus, obbliga la Santa sede a rivedere i luoghi e i modi della Settimana Santa e della Pasqua presieduta dal Papa; il tutto tenendo conto delle disposizioni fornite dalla Congregazione del Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, con decreto in data 25 marzo 2020.
Pertanto Papa Francesco celebrerà tutti i riti della Settimana Santa all’Altare della Cattedra, nella Basilica di San Pietro, “senza concorso di popolo” e tutte le celebrazioni saranno trasmesse in diretta tv e in streaming.
Il rametto d’ulivo o un’altra pianta verde che si ha in casa, precisa la CEI, sarà benedetto a distanza per chi se li procura da sè, unendosi alla messa parrocchiale o alla messa dei vescovi attraverso i mezzi di comunicazione disponibili.
La CEI ha messo a disposizione dei fedeli un sussidio per fare della propria casa un luogo di preghiera e di celebrazione per la liturgia, in cui fornisce indicazioni univoche per la benedizione degli ulivi “domestici”.