Il grandissimo mattatoio della Toennies, a Rheda-Wiedenbruck, nel Nordreno-vesfalia, ha dovuto fermarsi dopo essere diventato il focolaio dell’epidemia di Covid-19 in Germania.
Attualmente sono 1533 i contagiati, mentre 7000 tra lavoratori e familiari in quarantena, oltre ad una crescita delle infezioni nelle zone circostanti e alle pessime condizioni dei dormitori in cui riposano gli operai.
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Critiche e polemiche sulle disumane condizioni lavorative nel mattatoio
Intanto il ministro del lavoro Hubertus Heil, ha annunciato che chiederà al colosso della carni, la Toennies, di pagare i costi: “Dovremo esaminare la responsabilità civile dell’azienda”, ha annunciato alla tv tedesca Ard, minacciando misure severe per risolvere il problema delle disumane condizioni lavorative nel mattatoio: indagini e “cambiamenti nel sistema”.
Già nelle corse settimane Heil aveva sostenuto di voler vietare subappalti, contratti capestro e sfruttamento.
Uno dei motivi per cui le condizioni di lavoro sono così massacranti nei mattatoi risiede nella necessità di calmierarli in un Paese ad alto consumo di carne come la Germania.
L’appello della Merkel e il modello di lavorazione della carne a basso costo
La cancelliera Angela Merkel, tramite il suo portavoce Stuffen Seibert, ha detto che occorre fare tutto ciò che è in loro potere per contenere questo focolaio, mentre il presidente cristiano-democratico del circondario di Gutersloh, Sven-Georg Adenawer ha detto che è possibile un nuovo lockdown, almeno a livello regionale.
Il mattatoio di Rheda-Wiedenbruck è iper-meccanizzato, capace di processare 20 mila animali al giorno, organizzato per processi industriali automatizzati.
I maiali sono raggruppati all’arrivo tramite paratie meccaniche, vengono fatti “riposare” per 3 ore affinché stress e paura del trasporto non alterino il sapore della loro carne; sono spinti a gruppi verso altre macchine dove vengono sterilizzati e poi macellati.
Da lì scivolano, attaccati ai ganci, fino alle attrezzature che li sanificano attraverso lavaggi ad altissima temperatura, li privano della cotenna, delle interiora e li tagliano a metà.
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Il luogo di diffusione dei contagi da Covid-19
La maggior parte dei contagi è avvenuta tra gli operai che lavorano ai tagli: gruppi di 34 addetti, con tute bianche, guanti e mascherine, lavorando ad una temperatura di 12 °C, sezionano le carcasse in pezzi più piccoli.
Gli addetti della Toennies fanno a pezzi 1000 animali all’ora, 100 mila a settimane.
Non è chiaro se i contagi avvengono nelle linee di produzione, nei luoghi di socializzazione degli addetti (es.mensa) o nei dormitoi.
Intanto sale il rischio del contagio da Covid-19
Intanto, dopo l’esplosione del virus dell’immenso mattatoio tedesco, il tasso di riproduzione del Covid-19 è salito, in Germania, nel fine settimana a 2,88…ossia una persona ne contagia, in media, quasi 3.
L’Istituto Koch sostiene che l’evoluzione va osservata nei prossimi giorni, concentrandosi soprattutto sulla dinamica fuori dai focolai, per capire se l’epidemia accelera.