Bayer e Glifosato: la multinazionale dell’agrochimica, assediata nei tribunali, tramite l’amministratore delegato Werner Baumann chiede una soluzione “economicamente praticabile”: le richieste di risarcimento sono già arrivate a 42.700.
La Bayer sta affrontando una valanga di cause legali soprattutto negli Stati uniti. A metà ottobre, il numero di richieste di risarcimento nei confronti dell’azienda era salito a 42.700, ha annunciato l’amministratore delegato Werner Baumann lo scorso 30 ottobre alla presentazione dei dati trimestrali, più del doppio dei 18.400 casi segnalati a luglio e comunica che entro la fine del 2021 verranno tagliati 12.000 posti di lavoro.
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Bayer e glifosato: dettagli di una sentenza
Terza sentenza persa da Bayer, sconfitta ancora in tribunale per il glifosato contenuto nel suo celeberrimo, e ahi noi pluritemuto, erbicida, il RoundUp della Monsanto
Per la terza volta dall’inizio dell’anno il colosso tedesco subisce una pesante condanna, stavolta con un mega-risarcimento di 2 miliardi di dollari circa; e tutto questo ha anche pesanti ripercussioni sull’attività finanziaria in borsa, con il titolo che continua a perdere in modo significativo.
Dei 2,055 miliardi di dollari chiesti dalla giuria, un miliardo di dollari sono di danni punitivi. Si tratta di una cifra molto elevata che, potrebbe spingere Bayer a patteggiare le innumerevoli cause su Roundup. Un patteggiamento globale che potrebbe valere 5 miliardi di dollari.
La sentenza record da 2 miliardi di dollari di risarcimento
Oakland, in California, a dar torto a Bayer e incolparla per i danni alla salute che produce il diserbante RoundUp. E’ stato stabilito che l’uso del diserbate al glifosato ha rappresentato un “fattore significativo” nell’insorgenza della malattia , per i coniugi Alva e Alberta Pilliod, che ha ammesso un uso prolungato dell’erbicida, per un periodo di circa 30 anni.
con le decisioni dell’Agenzia per la Protezione Ambientale e il consenso delle autorità sanitarie globali, secondo le quali i prodotti a base di glifosato possono essere usati in modo sicuro e non sono cancerogeni.
Bayer e Glifosato: la precedente Sentenza di Francoforte
Il 19 marzo la corte federale di San Francisco ha stabilito all’unanimità che il diserbante Roundup prodotto da Monsanto, la multinazionale americana acquistata dal gruppo tedesco per 66 miliardi di dollari, ha contribuito in modo sostanziale al cancro di un residente della California. Edwin Hardman, 70 anni.
Dopo l’acquisizione di Monsanto da parte di Bayer, l’erbicida glifosato, commercializzato con il nome di Roundup, è passato nelle mani del colosso della farmaceutica tedesco. E così, oltre ai profitti, alla Bayer condannata arrivano anche le richieste di risarcimento.
L’acquisizione di Monsanto ha reso Bayer leader del mercato delle sementi ma anche gli ha creato un pesante onere legale, tale che ha generato un calo del 30% delle sue azioni in meno di un anno.
Il matrimonio Bayer-Monsanto sta pesando duramente sul bilancio della società che ha chiuso il 2018 con un utile netto in calo del 76,9%, a 1,69 miliardi di euro.
Sono migliaia in tutto il mondo i giardinieri e i coltivatori che sostengono di aver contratto malattie molto gravi a causa del prodotto. Tra questi Dwayne Johnson, giardiniere californiano, che ha messo sotto accusa il prodotto, sostenendo che gli avrebbe causato un cancro alla pelle.
Dopo una prima sentenza favorevole a Johnson, arrivata in agosto, il 4 marzo il verdetto è stato confermato in appello.
Le pressione su Bayer sta aumentando, tanto che in soli tre mesi sono state presentate 1900 nuove cause contro il Roundup.
Penalizzata dall’acquisizione di Monsanto, Bayer taglierà 12 mila posti di lavoro, il 10% della forza lavoro, entro il 2021 di fronte a un drastico calo del valore delle sue azioni.
Bayer e glifosato: condannata per l’erbicida Roundup
Come abbiamo visto qualche mese fa, DeWayn “Lee” Johnson è un giardiniere americano di 46 anni, con un cancro alla pelle in fase terminale. Secondo l’accusa, la malattia sarebbe derivata dal contatto diretto con l’erbicida glifosato. Leggi la sua storia qui: https://www.ambientebio.it/societa/allerte-alimentari/marche-di-birra-glifosato-elenco/
Quando lavorava come custode in California, per un malfunzionamento del suo innaffiatore, Johnson si è completamente inzuppato con il RoundUp. Questo avrebbe provocato lo sviluppo di un linfoma non-Hodgkin, diagnosticato nel 2014. Monsanto era stata quindi chiamata in causa: in primo grado, il tribunale di San Francisco ha stabilito un risarcimento di 289 milioni di dollari in favore del giardiniere.
Bayer ha fatto successivamente appello, sostenendo che non ci sono prove tra la malattia dell’uomo e il diserbante. La giudice d’appello, Suzanne Ramos Bolanos, ha confermato ieri la condanna, ma ha ridotto a 78,5 milioni di dollari il risarcimento.
“Dal momento che non esistono prove di una possibile spiegazione alternativa alla malattia, la giuria si è sentita libera” di stabilire che il RoundUp “è un fattore sostanziale nel causare il cancro”, ha spiegato Bolanos.
Dwayne Johnson a questo punto potrebbe non accettare la cifra. Se questo succederà, entro il 7 dicembre di quest’anno sarà avviato un nuovo processo.
Il legale del giardiniere: “Riduzione ingiustificata”
Il legale del giardiniere, Brent Wisner, ha commentato così la sentenza d’appello:
«Crediamo che la riduzione del risarcimento sia ingiustificata: ora valuteremo le nostre opzioni. Siamo lieti però che la corte non abbia modificato il verdetto: le prove presentate a questa giuria sono state, francamente, travolgenti».
Wisner ha aggiunto che questa sentenza sarà solo “la punta dell’iceberg” per Bayer. Sono migliaia infatti le persone che accusano l’erbicida glifosato di aver causato gravi danni alla salute.
Sono 8.700 le persone che hanno querelato Monsanto, e quindi Bayer. Tutte sostengono che il glifosato sia causa del loro cancro. Se Bayer venisse condannata per tutte queste cause in corso, con cifre simili al risarcimento di San Francisco, la società dovrebbe sborsare circa 680 miliardi di dollari di danni. Nei prossimi anni, quindi, le battaglie legali si moltiplicheranno.
Tra loro c’è anche l’italiano Fabian Tomasi, che ha raccontato la sua storia alle Iene:
D’altronde, Bayer è abituata alle denunce. Sono 24.300, per esempio, i querelanti che mettono sotto accusa Xarelto, anticoaugulante prodotto da Bayer, che provocherebbe emorragie e persino la morte. Altre 17mila cause sono state avviate contro Essure, anti-concezionale, che causerebbe depressione e isterectomia.
In tutti questi casi, come per l’erbicida glifosato, la Bayer condannata, sostiene di non avere responsabilità.
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La difesa dell’erbicida glifosato: “La condanna non è supportata da prove”
Secondo i legali della Bayer, la giudice Bolanos non avrebbe sufficienti prove per dimostrare che il RoundUp sia causa del cancro del signor Johnson.
La società ha infatti commentato:
«La decisione della corte di ridurre il risarcimento è un passo nella giusta direzione, ma continuiamo a ritenere che la condanna non sia supportata da prove».
Il vicepresidente della Monsanto, Scott Partridge, ha inoltre dichiarato che “la giuria ha sbagliato” e che la società avrebbe sempre dimostrato la sicurezza dell’erbicida glifosato, impiegato – ricorda Partridge – da più di 40 anni.
Crollo in Borsa per la Bayer condannata dopo la sentenza
Immediatamente dopo la nuova sentenza di condanna, Bayer ha avuto un crollo in Borsa. A Francoforte, il titolo ha perso subito l’8,5 per cento del suo valore. Il colosso farmaceutico è arrivato fino a -11%, prima di risalire, comunque in calo, in torno al -8/9 per cento.
Il verdetto, anche se riduce di molto il risarcimento, mette quindi in dubbio la posizione di Bayer sui mercati. Secondo alcuni analisti, i problemi legati all’erbicida glifosato non sono “destinati a sparire, per ora”.
Come spiega Ian Hilliker, analista finanziario di Jefferies, la cifra del risarcimento “è in ogni caso alta per Bayer. E l’incertezza sul risultato finale e sul prezzo finale da pagare peserà sui titoli di Bayer nei prossimi mesi”.
però si americani, prima impongono alla bayer di comprare la monsanto e poi accusano il glifosato che consideravano del tutto innocente fino al giorno prima