Il pepe nero è il frutto semi-maturo del Piper nigrum e si configura come il più piccante della famiglia delle Piperaceae, grazie alla consistente quantità di piperina in esso contenuta.
Prima di iniziare il processo di essiccazione, i frutti vengono scottati velocemente in acqua calda: durante l’essiccamento, fase in cui i grani di pepe si dispongono in appositi essiccatoi per alcuni giorni, la polpa del frutto si rompe. Di conseguenza il granello si annerisce più velocemente, fino ad assumere la tipica colorazione nigra.
Proprietà nutritive e benefici del pepe nero
Il pepe nero contiene consistenti quantitativi di fibra alimentare ed è ricco di vitamine A, B, C, E, K e calcio, oltre ad acido folico, alfa beta-carotene, licopene, luteina, zeaxantina, amminoacidi essenziali, arginina, fenilalanina, leucina, lisina, triptofano.
Il pepe nero ha molteplici benefici:
- stimola il metabolismo
- favorisce la digestione
- agevola l’assorbimento dei nutrienti
- viene utilizzato nelle diete dimagranti, stimolando la termogenesi e contrastando l’obesità.
- diuretico
- espettorante
- antinfiammatorio
- stimolante
- afrodisiaco
- agisce come antidepressivo naturale, stimolando la produzione di endorfine nel cervello
- depurativo
- analgesico, utile nel trattamento di dolori articolari e muscolari
- stimola la produzione di melanina per cui è consigliato nei casi di vitiligine
- è esfoliante
- tonifica e rilassa sotto forma di olio essenziale

Controindicazioni e utilizzi in cucina
Il pepe nero è sconsigliato in caso di:
Utilizzato come merce di scambio da Greci e Romani, macinato può aromatizzare piatti di carne e di pesce, passato per zuppe, insalate e risotti, mentre i grani interi arricchiscono brodi, salami e salsicce.
Inoltre può conferire sapore ai formaggi stagionati e alle verdure dolci. Si usa abbinato ad altre spezie tra cui il curry, il baharat e la creola.
Pepe nero super abbinato alla curcuma
Come spieghiamo in questo articolo, l’abbinamento di curcumina e piperina è un vero toccasana per la salute perchè la seconda riesce a rendere biodisponibile la prima.
Sono varie le molecole che riescono ad esaltare le proprietà della curcumina; quelle che possiamo citare in questo contensto sono la piperina, la quercitina, la genisteina, l’eugenolo o terpeneol, l’EGCG del tè verde ed il resveratrolo.
Questi sono gli abbinamenti per ovviare al problema della biodisponibilità e soprattutto la piperina, l’alcaloide estratto dal pepe nero, ha mostrato il miglior profilo di bioenancher. Aggiunta in piccole dosi alla curcumina, ne aumenta la biodisponibilità di ben 20 volte senza richiedere costosi metodi di preparazione e/o di somministrazione.