Il gruppo di sviluppo delle linee guida (GDG) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per la prevenzione e il controllo delle infezioni (IPC) e gli esperti dell’UNICEF e dell’International Pediatric Association (IPA) hanno riesaminato congiuntamente le prove disponibili per sviluppare una guida sul corretto utilizzo delle mascherine per bambini nell’ambito della pandemia da Covid-19.
Indice dei contenuti
L’incertezza sul ruolo dei bambini nella diffusione del Covid-19
Attualmente non si è ancora riusciti a comprendere del tutto il ruolo dei bambini nella diffusione del Covid-19, anche se, secondo il database di sorveglianza globale dell’OMS, relativo ai casi confermati in laboratorio, una percentuale compresa tra l’1 e il 7% dei casi di Coronavirus interessa i bimbi, con pochissimi decessi nella fascia d’età compresa tra i 4 e gli 8 anni.
Sono in molti gli studi che suggeriscono l’improbabilità che i bambini siano i principali motori della trasmissione del Covid-19 e, al momento, studi di sieroepidemiologia, sono piuttosto limitati.
I consigli sull’utilizzo delle mascherine nei bambini
Uno studio condotto dagli Usa ha ritenuto che i bambini più piccoli di 5 anni con Covid-19 da lieve a moderato hanno maggiori quantità di RNA viale nelle vie respiratorie superiori rispetto ai bambini più grandi e agli adulti, mentre uno studio tedesco non ha riportato differenze nelle quantità di RNA virale tra adulti e bambini.
Non è del tutto compreso se l’età, indipendentemente dai sintomi, influenzi la carica virale e la trasmissione del virus.
Essendoci prove limitate, al momento, l’uso delle mascherine nei bambini dovrebbe essere guidato, dalle autorità nazionali, seguendo i principi generali di salute pubblica e sociale, ossia:
- priorità alla salute e al benessere del bambino
- nessun impatto negativo sullo sviluppo e sui risultati dell’apprendimento
- considerazione dei diversi settori sociali, culturali e geografici
- considerazione delle disabilità dei piccoli o delle loro specifiche condizioni di salute
Stando all’OMS e all’UNICEF, gli organi decisori dovrebbero adottare i seguenti criteri circa l’uso di mascherine nei bambini:
Bambini fino a 5 anni
- i bambini fino a 5 anni non dovrebbero indossarle per non compromettere lo sviluppo infantile e considerando l’autonomia necessaria per un uso corretto della mascherina stessa
- nei paesi in cui è previsto che i piccoli, di età inferiore ai 5 anni, la utilizzino, è necessaria una supervisione appropriata, di un adulto competente, per prevenire potenziali danni associati ad un uso scorretto e prolungato della mascherina
- non sono tenuti ad indossarla i bambini con gravi disturbi cognitivi o respiratori
- è doveroso osservare l‘igiene delle mani
- mantenere le distanze sociali
Bambini tra i 6 e gli 11 anni
Per quanto concerne bambini tra i 6 e gli 11 anni si deve considerare:
- l’intensità di trasmissione del virus nell’area in cui essi si trovano, avendo sempre dati aggiornati a disposizione
- attenzione va prestata all’ambiente sociale e culturale, quindi a credenze, costumi, comportamenti, norme sociali e interazioni sociali
- impatto potenziale dell’uso della mascherina sullo sviluppo psicosociale e sull’apprendimento
- utilizzo di adattamenti per contesti con famiglie con parenti anziani, contesti sportivi, scuole, disabilità, patologie sottostanti
bambini di 12 anni o d’età superiore
Per loro valgono le linee guida OMS pr l’uso delle mascherine negli adulti ma vanno comunque valutati i soggetti immuno-compromessi pazienti pediatrici con fibrosi cistica, cancro, consultando sempre il loro pediatra.
Strategie per gestire le mascherine in modo efficace e sicuro
E’ doveroso, inoltre, gestire le mascherine in modo efficace e sicuro, ad esempio, riponendole in sacchetti o appositi contenitori dopo averle utilizzate durante un esercizio fisico o dopo pranzo, in modo da poterle lavare e sostituirle con altre già pulite.
Per le famiglie disagiate o le aree geografiche con criticità sociali, le mascherine dovrebbero essere dispensate gratuitamente.
Attenzione va prestata al tipo di tessuto, che deve essere traspirabile, oltre che al design e al colore per migliorarne l’accettazione.
Alternative alle mascherine
In Australia,al posto delle mascherine, vengono utilizzati schermi facciali, mentre a Singapore maschere-scudo che comunque comportano problemi di abbagliamento, appannamento, imperfezione ottica.
In altri si usano occhiali di sicurezza; in altri ancora visiere che, per essere sicure, dovrebbero coprire l’intero viso, avvolgendo dai lati fino a sotto il mento. Le visiere possono essere riutilizzate dopo un’adeguata pulizia e la disinfettazione.
Importante evitare la formazione di lesioni dovute ad un utilizzo improprio della mascherina.
Fonti scientifiche:
https://www.moh.gov.sg/news-highlights/details/guidance-for-use-of-masks-and-face-shields