Il termine Green New Deal è entrato, a pieno titolo, nel programma del governo giallo-rosso.
Parliamo di un termine che si rifà , guardando la storia, al New Deal Americano di roosveltiana memoria, ovvero all’insieme di riforme economiche e sociali, promosse tra il 1933 e il 1937 dall’allora Presidente statunitense, per risollevare il Paese dalla Grande Depressione del 29′.
Il Green New Deal Italiano guarda, invece, al nostro futuro, tramite un piano di azioni e programmazioni, necessarie, ad esempio, per azzerare le emissioni di anidride carbonica entro il 2030 e contenere il riscaldamento globale nei limiti sicuri per l’uomo.
Parliamo, dunque, di una sfida che potrebbe rappresentare la giusta ricetta per superare, con la sostenibilità, il punto di non ritorno in cui sembra essere arrivato il nostro ecosistema.
Tutte le misure del Green New Deal: non solo proroga Ecobonus
Ma Green New Deal non significa solo proroga dell’Ecobonus al 2020 e aumento della tassazione per gli imballaggi in plastica ai fini della promozione della sostenibilità ambientale.
Tra le tante misure del Green New Deal:
- i piani di investimento pubblico reindirizzati alla protezione ambientale, anche attraverso il miglioramento dei paramenti e dei livelli di inquinamento ambientale
- il ricorso a fonti rinnovabili
- la protezione della biodiversità e dei mari
- il contrasto ai cambiamenti climatici
- il miglioramento della qualità dell’aria
- il Disegno di legge Salvamare per promuovere il recupero dei rifiuti in mare (specie quelli in plastica) e per l’economia circolare
- il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, strutturato secondo 5 dimensioni: decarbonizzazione, efficienza energetica, sicurezza energetica, mercato interno dell’energia, ricerca, innovazione e competitività.
Si parla, inoltre, di:
- strategia forestale nazionale coerente con la prospettiva europea di sviluppo sostenibile, applicato al settore boschivo
- piano strategico della mobilità sostenibile per l’adozione di stili di vita più sostenibili nelle Città Metropolitane situate in zone interessate da procedure di infrazione
- quanto alle fonti rinnovabili, per sostenere la produzione di energia mediante esse, il decreto ministeriale FER1 ha previsto incentivi per la diffusione di impianti fotovoltaici, eolici, idroelettrici, a gas, di depurazione.
- E’ stato approvato il Piano Nazionale per la ricerca di sistema elettrico, volto a rendere più flessibile il sistema elettrico e assicurare la gestione in sicurezza
- quanto alla riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico, l’Agenzia del Demanio ha pianificato interventi di efficientamento energetico e la promozione di comportamenti virtuosi nell’utilizzo di beni pubblici.
Il Decreto fiscale collegato alla Legge di bilancio 2020
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n°252 del 26 ottobre 2019, il DL 26 ottobre 2019 n°124, contiene “Disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili”.
Il decreto fiscale in questione è entrato in vigore dal 27 ottobre 2019, sebbene la maggior parte delle sue norme saranno operative dal 2020.
Il testo definitivo è composto da 5 capitoli e 60 articoli:
- Capo I: Misure di contrasto all’evasione fiscale e contributiva e alle frodi fiscali
- Capo II: Disposizioni in materia di giochi
- Capo III: Ulteriori disposizioni fiscali
- Capo IV: Modifiche della disciplina penale in materia tributaria e della responsabilità amministrativa degli enti nella stessa materia
- Capo V: Ulteriori disposizioni per esigenze indifferibili
Il decreto interviene soprattutto in tema di lotta all’evasione fiscale
Il decreto interviene principalmente in tema di lotta all’evasione, prevedendo un aumento delle pene per i reati fiscali di cui all’art. 39, contemplando la pena da 4 a 8 anni di carcere in caso di dichiarazione fraudolenta qualora vi siano elementi passivi senza fondamento superiori a 100 mila euro.
Nel caso di omessa dichiarazione, potranno essere disposte intercettazioni e sarà possibile anche la richiesta di custodia cautelare in carcere, prevista anche per il caso di dichiarazione infedele.
Da gennaio scatterà, inoltre, la lotteria degli scontrini con speciali premi per coloro che utilizzeranno la carta per i pagamenti, e contestualmente scatteranno le sanzioni per l’esercente che al momento dell’acquisto rifiuti il codice fiscale del contribuente o ometta di trasmettere all’Agenzia delle entrate i dati della singola cessione o prestazione attraverso lo scontrino elettronico.
Inizialmente la multa prevista era da un minimo di 500 euro ad un massimo di 2.000 euro, ma nella versione finale la sanzione partirà da un minimo di 100 euro ad un massimo di 500 euro.
Oltre alla lotteria, per chi pagherà con strumenti tracciabili, saranno previsti premi speciali, anche per i commercianti che trasmetteranno i corrispettivi all’Agenzia delle entrate attraverso lo scontrino elettronico che, lo ricordiamo, diverrà obbligatorio per tutti a partire dal 2020.
Dal 1° gennaio 2020 vi sarà l’obbligo, per chi desideri compensare mediante il modello F24 un debito fiscale con un credito superiore a 5.000 euro, di presentare prima una dichiarazione dalla quale emerge il credito.
Nel caso in cui un committente affidi ad una impresa l’esecuzione di un servizio o di un opera, costui sarà obbligato a versare le ritenute fiscali al posto delle aziende appaltatrici e subappaltatrici alle quali abbiano affidato i lavori.
Tale disposizione troverà applicazione non solo per i contratti di appalto, ma anche per i contratti non nominati o misti, nonché per i contratti di subfornitura, logistica, spedizione e trasporto, laddove l’oggetto del contratto sia l’assunzione di un obbligo di fare da parte dell’impresa appaltatrice.
Si prevede, per tale settore, l’estensione del meccanismo del c.d. reverse charge che verrà applicato anche agli appalti con prevalente utilizzo di manodopera (labour intensive).
Sanzioni per coloro che non accetteranno bancomat
L’anno prossimo segnala anche l’avvento delle sanzioni per coloro che non accetteranno il bancomat. A far data dal mese di luglio 2020 il tetto di utilizzo del denaro contante scenderà da 3.000 a 2.000 euro (1.000 euro da gennaio 2022), e si applicheranno le sanzioni di 30 euro oltre il 4% del valore della transazione, ai commercianti che non accetteranno il pagamento a mezzo bancomat.
Sempre a far data dal mese di luglio 2020, inoltre, partirà il credito di imposta del 30% sulle commissioni applicate dagli istituti di credito sui pagamenti elettronici, sempre che l’esercente abbia ricavi inferiori a 400mila euro e trasmetta telematicamente all’Agenzia delle entrate le informazioni necessarie a controllare la spettanza del credito. Servirà un provvedimento del direttore delle Entrate che, entro 60 giorni, dovrà definire i termini e il contenuto delle comunicazioni necessarie per poter beneficiare del credito di imposta.
Interventi in tema di accise e carburanti
Il provvedimento interviene anche in tema di evasione nel campo delle accise e dei carburanti. In particolare, per il sistema di informatizzazione e monitoraggio per via telematica delle movimentazioni dei prodotti sottoposti ad accisa in regime sospensivo, viene introdotto un termine temporale più restrittivo rispetto al precedente entro il quale il regime sospensivo deve concludersi obbligatoriamente, ovvero 24 ore dal momento in cui i prodotti sono presi in consegna dal destinatario.
Vengono introdotte disposizioni dirette a coordinare ed uniformare i requisiti di affidabilità e onorabilità che debbono possedere i soggetti che operano nella filiera distributiva dei carburanti e vengono modificati i limiti di capacità previsti per i depositi per uso privato, agricolo ed industriale e per i serbatoi cui sono collegati apparecchi di distribuzione automatica dei carburanti per gli usi di cui sopra.
Per i carburanti è introdotta una soglia di capacità di stoccaggio di 3.000 metri cubi, sia per i depositi fiscali che per i depositi destinatari registrati, al fine di poter accedere alla deroga; qualora il deposito dal quale siano stati immessi o estratti in consumo carburanti abbia una capacità inferiore a quella prevista, scatta comunque l’obbligo del versamento anticipato dell’IVA.
Interventi su gasolio e veicoli fiscalmente usati
Previsti anche interventi con riferimento al gasolio utilizzato da soggetti esercenti attività di trasporto di merci e passeggeri, assoggettati ad una accisa con applicazione di aliquota agevolata, mediante l’introduzione di un parametro per la determinazione dell’imposto massimo rimborsabile, fissato in un litro di gasolio per ogni chilometro percorso.
Al fine di contrastare le frodi nel settore dell’acquisto di veicoli fiscalmente usati viene introdotto l’obbligo di verifica preventiva dell’Agenzia delle entrate in tutti i casi in cui non è previsto il versamento dell’IVA con modello F24, così equiparando le operazioni effettuate dai titolari di partita IVA a quelle effettuate da soggetti consumatori finali.
Novità in materia di fatturazione elettronica
Novità anche in materia di fatturazione elettronica, laddove viene confermata l’esenzione a tutto il 2020 per chi trasmette i dati al Sistema Tessera Sanitaria.
In caso di omesso, insufficiente o tardivo versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche inviate tramite il Sistema di interscambio, l’amministrazione finanziaria comunicherà telematicamente al contribuente l’ammontare dell’imposta da versare e le sanzioni per il caso di tardivo versamento, oltre agli interessi.
Qualora il pagamento non avvenga entro 30 giorni, scatterà l’iscrizione a ruolo.
Revisione della tassazione in materia di giochi
Il provvedimento prevede una revisione della tassazione in materia di giochi; con decorrenza 10 febbraio 2020, il PREU è fissato nella misura del 23% per lo slot machine (attualmente è del 21,6%) e del 9% sulle video lottery (attualmente è del 7.9%).
Inoltre, non potranno essere titolari o condurre esercizi commerciali, locali o altri spazi all’interno dei quali sia offerto gioco al pubblico, operatori economici che abbiano commesso violazioni accertate in via definitiva agli obblighi di pagamento delle imposte e tasse o del pagamento dei contributi previdenziali.
Istituzione del Registro unico degli operatori del gioco pubblico
Per contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore dei giochi e il diffondersi del gioco illegale, oltre che per perseguire un assetto razionale sul territorio dell’offerta del gioco pubblico, verrà istituito, presso l’Agenzia delle dogane e nei monopoli, con decorrenza 2020, il Registro unico degli operatori del gioco pubblico.
L’iscrizione al Registro costituirà titolo abilitativo per i soggetti che svolgono attività in materia di gioco pubblico e detta iscrizione sarà obbligatoria anche per chi sia già titolare dei diritti e dei rapporti in esso previsti alla data del 27 ottobre 2019.
Altri interventi
Imposta immobiliare sulle piattaforme marine
A decorrere dal 2020 viene istituita una nuova imposta, denominata imposta immobiliare sulle piattaforme marine (IMPi), diversa dall’IMU, che riguarderà solo le piattaforme marine per la coltivazione di idrocarburi site entro i limiti del mare territoriale ex art. 2 del Codice della navigazione. L’aliquota sarà fissata nella misura del 10,6 per mille.
Esenzione Iva per le prestazioni di insegnamento scolastico o universitario
Tra le altre novità si segnala l’esenzione IVA per le prestazioni di insegnamento scolastico o universitario, con esclusione delle prestazioni didattiche di ogni genere.
Termine ultimo per la rottamazione ter
Viene, poi, fissata al 30 novembre 2019 il termine ultimo per versare la prima o unica rata della rottamazione ter per tutti i contribuenti che vi abbiano aderito a prescindere dalla riapertura o meno.