Oggi è la Giornata Mondiale dell’Acqua 2020 che punta i riflettori sul cambiamento climatico e sul legame indissolubile che c’è tra l’ambiente eil bene primario dell’acqua.
I cambiamenti climatici, infatti, aumentano la variabilità del ciclo dell’acqua, causando estremi eventi meteorologici, incidendo sulla qualità dell’acqua, minacciando lo sviluppo sostenibile e la biodiversità in tutto il mondo.
Inoltre la crescente domanda di acqua porta ad un conseguente aumento della necessità di trattamenti che sono molto dispendiosi a livello energetico; inoltre, alcune misure di contenimento dei cambiamenti climatici, come l’uso esteso di biocarburanti, possono aumentare ancora di più la scarsità d’acqua.
Motivo per cui deve essere adottato quanto prima in tutto il mondo un approccio integrato ai cambiamenti climatici e alla gestione delle risorse idriche. Se, infatti, si vuole creare un futuro sostenibile, la gestione delle risorse idriche deve essere esaminata attraverso la stella polare della sostenibilità e del potenziale cambiamento climatico.
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Come ridurre gli sprechi di acqua
Le Nazioni Unite hanno dedicato all’acqua l’obiettivo 6 di Sviluppo Sostenibile, con cui si intende garantire entro il 2030 la disponibilità e la gestione sostenibile delle risorse idriche per tutti gli abitanti della Terra.
Inoltre l’Agenda 2030 dell’ONU ha dichiarato che l’accesso ad acqua potabile e a strutture igienico-sanitarie pulite e sicure è un diritto umano essenziale per il pieno godimento della vita. Purtroppo però ancora più di 2 miliardi di persone nel mondo vivono senza accesso all’acqua potabile.
Ci sono sicuramente dei comportamenti che si possono adottare in casa e fuori casa per ridurre il consumo di acqua, tra questi:
- effettuare lavaggi in lavatrice o lavastoviglie soltanto a pieno carico, in modo da risparmiare fino a 60 litri di acqua a ciclo di lavaggio;
- lavare frutta e verdura utilizzando una bacinella e non sotto l’acqua corrente;
- innaffiare le piante la sera e riutilizzando l’acqua con cui si sono lavate frutta e verdura
- non utilizzare l’acqua di casa o delle fontane per lavare l’auto
- scegliere di fare la doccia invece del bagno in vasca, in quanto quest’ultimo richiede un consumo di acqua fino a 4 volte maggiore rispetto alla doccia. Fare comunque attenzione al tempo trascorso in doccia, in quanto si consumano circa 6-10 litri di acqua al minuto;
- chiudere i rubinetti, evitando che l’acqua continui a scorrere, mentre ci si lava i denti o ci si fa la barba – si calcola infatti che si sprechino più di 30 litri di acqua ogni volta che ci si lava i denti e 20 mentre ci si rade;
- riutilizzare l’acqua del deumidificatore o del condizionatore per il ferro da stiro;
- sostituire i vecchi elettrodomestici (lavatrici o lavastoviglie) con modelli più recenti dotati di funzionalità ad hoc per risparmiare acqua;
- installare sistemi di riutilizzo dell’acqua piovana;
- applicare un riduttore di flusso ai rubinetti di acqua e provvedere ad una periodica manutenzione per evitare perdite;
- optare in casa per gli erogatori d’acqua
L’iniziativa di NaturaSi nel 2019
e alla vigilia di questo evento ha comunicato che metterà al bando dai suoi scaffali le bottiglie di plastica, favorendo invece gli erogatori di acqua potabile e le bottiglie di vetro sfuse.
Il loro progetto si chiama “Plastic Free” ed è un iniziativa studiata assieme a Legambiente e patrocinata dal Ministero dell’Ambiente, per ridurre il consumo di bottiglie di plastica.
Solo in Italia la portata di vendita annua arriva agli 8 miliardi di bottiglie.
NaturaSì è una catena di negozi biologici, che conta 270 punti vendita in tutta Italia, è la prima azienda di grande distribuzione a realizzare un’azione concreta contro l’uso smodato della plastica. Un’ iniziativa importantissima che speriamo abbia un seguito anche in altre catene di distribuzione.
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Le dichiarazioni di Naturasi
Ecco le parole di Fabio Brescacin, presidente EcorNaturaSì:
“Una mini-rivoluzione, una grande rivoluzione. Sono diversi anni che stiamo lavorando a questo progetto. Il nostro obiettivo era eliminare almeno le bottiglie in plastica dell’acqua – ha spiegato – Abbiamo studiato degli erogatori che prendono l’acqua del sindaco, quindi in ogni città l’acqua è diversa naturalmente, però facciamo un’ulteriore filtrazione, un filtro a carboni attivi. E poi abbiamo messo un vitalizzatore, un apparecchio costruito in Svizzera, perché l’acqua deve essere purificata, ma deve essere anche vitalizzata”.
Il plauso di Legambiente
Stefano Ciafani, Presidente di Legambiente.
“Fanno quello che in giro per l’Italia spesso fanno i comuni, ma è la prima volta che un’azienda mette in campo un’azione concreta per ridurre l’uso delle bottiglie di plastica, che sono un problema oggettivo. L’Italia è il primo paese europeo per consumo di acqua in bottiglia e noi dobbiamo assolutamente scendere in questa classifica che non fa onore al nostro paese, con azioni come questa, che speriamo vengano replicate anche in altre aziende”.
Il consumatore sta iniziando a diventare sempre più consapevole del suo impatto sull’ambiente e ci auguriamo che questa iniziativa sia la prima di una lunga serie atta a eliminare la plastica all’origine.