Un’indagine esclusiva della BBC ha rivelato che i lotti di terra della foresta pluviale amazzonica, comprese le foreste nazionali e le terre riservate alle popolazioni indigene, vengono venduti illegalmente tramite il servizio di annunci di Facebook, il Marketplace.
E sembra che Facebook non voglia fare nulla al riguardo.
Spinti dall’ industria del bestiame, e sapendo che i luoghi remoti non saranno ispezionati dalle autorità, gli “investitori” stanno distruggendo la foresta, lasciandola pronta per essere sfruttata e venduta.
Facebook, ancora una volta, si nasconde dietro la sua solita scusa che ” richiede ad acquirenti e venditori di rispettare leggi e regolamenti “. Ma seriamente ti aspetti che usurpatori e malviventi di questo tipo, disposti a rubare la terra alle comunità indigene si preoccupino della tua politica debole e permissiva?
Facebook: non lasciare che gli invasori dell’Amazzonia vendano la terra rubata nel Marketplace!
Le comunità indigene come gli Uru Eu Wau Wau dipendono dalla terra per cacciare, pescare e raccogliere frutti.
Ma con la deforestazione nell’Amazzonia brasiliana al suo punto più alto negli ultimi 10 anni, il leader della comunità, Bitaté Uru Eu Wau Wau, descrive gli accaparramenti di terra in corso come un tentativo di ” deforestare le nostre vite “.
Peggio ancora, chi partecipa al mercato fondiario illegale lo fa in attesa che il governo brasiliano dichiari un’amnistia sulla terra rubata. Una volta che l’hanno disboscata, chiedono ai politici di rimuovere il suo status protetto, sulla base del fatto che non serve più al suo scopo originario. Quindi possono legalizzare la loro richiesta.
E Facebook Marketplace è diventato il tuo sito di riferimento per la vendita di lotti fino a 1.000 campi da calcio.

Dì a Facebook che non può guardare dall’altra parte mentre gli invasori della terra traggono profitto commettendo crimini sulla sua piattaforma: Firma la petizione!
Il giudice della Corte Suprema Federale, Luís Roberto Barroso, ha ordinato alla Procadoria-Geral (ufficio del pubblico ministero) e alla Polizia Federale del Brasile di svolgere indagini su questa presunta vendita illegale attraverso il portale associato a Facebook dei terreni nella regione amazzonica appartenenti a i villaggi indigeni.
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