Le persone presentano molto spesso dei sintomi particolari che non sanno essere direttamente collegati alla presenza di muffa in casa, come cambiamenti di umore e amnesie o ancora tosse, raffreddore e sfoghi cutanei.
Per poter risolvere i fastidiosi disturbi collegati alla presenza di questo problema, si può intervenire affidandoci ad alcuni rimedi naturali. Ecco i più usati.
Indice dei contenuti
- 1 Fase 1: Capire cosa provoca la muffa sui muri
- 2 Fase 2: Combattere la muffa in casa
- 3 Muffe su tessuti e vestiti
- 4 Muffa in casa: sintomi a cui prestare attenzione
- 5 Buone abitudini per evitare la formazione di muffe sui muri
- 6 I sintomi di problematiche per la salute
- 7 Un problema che molti sottovalutano
- 8 Cosa dice la Dr.ssa Doris Rapp, specialista in allergie, sulla muffa in casa
Fase 1: Capire cosa provoca la muffa sui muri
La presenza di umidità è una delle cause principali nella formazione di muffa sulle pareti delle nostre case.
La cosa migliore da fare è controllare sempre che non siano presenti delle perdite nelle tubature delle nostre abitazioni con conseguenti infiltrazioni d’acqua e cercare tutti i punti dove si creano delle infiltrazioni di acqua, intervenendo con delle operazioni di manutenzione.
È importante anche verificare l’eventuale presenza di ponti termici, quei punti della casa dove ci può essere un’interruzione o una discontinuità dell’isolamento termico, che diminuiscono l’efficienza energetica, magari dovuti ad errori di costruzione dell’abitazione.
Le stanze maggiormente a rischio restano, comunque, la cucina e il bagno, dove il vapore acqueo generato dalle attività domestiche come docce e dalla cottura degli alimenti si propaga sui muri e gli angoli, facilitando la formazione della muffa.
Per limitare i danni, sarebbe opportuno installare una ventola in bagno o aprire le finestre, dopo essere usciti dalla doccia. Esistono anche delle piante tropicali che assorbono l’umidità.
Fase 2: Combattere la muffa in casa
Se nelle nostre case abbiamo già problemi di muffa, dobbiamo assolutamente intervenire avendo cura di non trascurare nemmeno un angolo: è proprio lì che i funghi si annidano maggiormente.
Muffa sui muri: 4 rimedi naturali che possono fare al caso vostro
Aceto Bianco
La prima soluzione proposta utilizzando prodotti naturali è creare una soluzione composta da un litro e mezzo di acqua bollente e due tazze di aceto bianco. Applicate la vostra soluzione sulla parte da trattare (magari aiutandovi con uno spruzzino) e lasciate agire per circa 15 minuti.
Trascorso il tempo necessario affinché il liquido faccia effetto, risciacquate e, muniti di uno spazzolino, togliete ogni traccia di muffa. Prestate particolare attenzione tra una mattonella e l’altra, nel caso del bagno e della cucina.
Tea tree oil
Naturalmente, il tea tree oil non può essere utilizzato nelle stesse quantità dell’aceto bianco, anche solo per il suo costo. Combinate insieme 2 cucchiaini di tea tree oil con due tazze di acqua. Mettete il tutto in un flacone spray, agitate e spruzzate. Non risciacquate. Potete conservare la soluzione per molto tempo.
Semi di pompelmo
Anche l’estratto di semi di pompelmo è un ottimo rimedio per mostrare come eliminare la muffa dalle nostre case. Questa soluzione è più aggressiva rispetto a quella precedente.
L’estratto è disponibile in erboristeria o nei negozi di prodotti biologici; basta preparare una miscela composta da due tazzine colme di acqua nelle quali andrete a sciogliere 20 gocce di estratto di pompelmo da applicare, poi, direttamente sulla muffa. In questo caso, evitate di sfregare sulla parte panni o spugnette che creerebbero una dispersione delle spore della muffa.
Detersivo antimuffa naturale per muri
Ecco adesso la ricetta di un ottimo detersivo fai da te, utile anche contro la muffa più ostinata. Vi serviranno:
- 700 ml di acqua
- 2 cucchiai di acqua ossigenata
- 2 cucchiai di bicarbonato di sodio
- 2 cucchiai di sale fino
In una bottiglietta, magari dotata di uno spruzzino, versate l’acqua nella quale andrete a sciogliere accuratamente il bicarbonato e il sale. Aggiungete adesso l’acqua ossigenata e agitate con energia.
Utilizzate la soluzione sulla parete da trattare, grattando con un vecchio spazzolino.
Muffe su tessuti e vestiti
Abbiamo visto come eliminare la muffa dalle pareti e dalle mattonelle. Spesso, però, la muffa può depositarsi anche sui vestiti o le tende, determinando la formazione di fastidiose macchie. Potete eliminare le macchie di muffa dai vestiti utilizzando una soluzione fatta di succo di limone e sale.
Nel caso di tappezzeria e tende, invece, potete utilizzare una soluzione creata unendo mezzo litro di alcol denaturato allungato con una tazza di acqua. Immergete nella soluzione un panno e strofinate con cura la parte da trattare.
Potreste scegliere di aggiungere a questi rimedi naturali anche un deumidificatore fai da te che vi aiuterà a prevenire la formazione della muffa.
Muffa in casa: sintomi a cui prestare attenzione
La muffa è un nemico contro cui molti di noi combattono quotidianamente. Si annida nelle case, prevalentemente negli ambienti umidi, in base anche alle condizioni climatiche e può causare diversi disturbi alla salute.
Le sue spore, ad esempio, costantemente presenti nell’aria interna all’abitazione, possono provocare reazioni allergiche. La loro dispersione dipende dalla dimensione, dalle condizioni ambientali di temperatura, problemi di umidità relativa e ventilazione e si concentra in genere maggiormente nelle ore notturne.
Buone abitudini per evitare la formazione di muffe sui muri
Certo, esistono alcune azioni che possiamo compiere per cercare di limitare e prevenire i danni della muffa e mantenere un ambiente sano, come ad esempio:
- eliminarla dalle pareti con trattamenti adeguati;
- evitare carta da parati e moquette;
- mantenere l’aria pulita nelle stanze, ventilandole, in particolare quelle più umide;
- evitare le piante ornamentali all’interno, se sapete già di essere allergici alla muffa;
- curare la manutenzione dei deumidificatori e dei condizionatori d’aria;
- bonificare le cantine o i solai.
Nelle nostre casa la muffa può formarsi soprattutto a causa di infiltrazioni d’acqua, una scarsa ventilazione degli ambienti o un eccesso di umidità, e spesso nelle case ad alta efficenza energetica questo avviene a causa della scarsa traspirazione dei materiali
Ma come capire se la presenza di questo sgradito ospite in casa sta già creando delle reazioni spiacevoli al nostro organismo?
Innanzitutto bisogna dire che la muffa non ha un andamento stagionale come le altre allergie e le risposte dell’organismo possono svilupparsi durante tutto l’anno.
I sintomi di problematiche per la salute
I principali sintomi delle allergie alla muffa sono simili a quelli dati da altri allergeni da inalazione e comprendono:
- starnuti;
- tosse;
- congestione;
- lacrimazione e prurito agli occhi;
- gocciolamento retronasale.
Ma gli effetti sulla salute delle persone non sono solo queste. Possono infatti esserci dei piccoli disturbi, spesso sottovalutati, sintomo di una sorta di avvelenamento lento causato dalle insidie presenti nella nostra casa.
Eccone un elenco:
- Dolore addominale
- Occhi molto secchi
- Sensibilità Chimica Multipla
- Raucedine
- Continui mal di testa
- Caduta dei capelli
- Confusione
- Stanchezza Cronica
- Vertigini
- Occhi arrossati
- Irritazione delle mucose
- Problemi respiratori
- Mancanza di respiro
- Visione offuscata
- Costipazione o diarrea
- Formicolio o bruciore alle mani e ai piedi
Tipico esempio di muffa da condensa, con pareti e vernici non traspiranti e ponte termico esterno
Cosa suggerisce l’OMS e i costruttori edili
Non dimenticate infine che secondo l’OMS, umidità e muffa possono provocare gravi problemi di salute soprattutto nei più piccoli.
L’eccessiva umidità infatti provoca il deterioramento chimico o biologico dei materiali e peggiora la qualità dell’aria. Se nell’abitazione la temperatura interna è di 20-22 °C il livello di umidità dovrebbe attestarsi attorno al 40-60%, mai sotto il 20%.
Se sospettate la presenza di muffa nelle vostre case, potete utilizzare uno di questi efficaci rimedi naturali per eliminarla.
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Un problema che molti sottovalutano
Come abbiamo visto la muffa in casa fa male e può causare un’infinità di danni alla salute oltre a febbre, asma cronica e pruriti cutanei.
Si può soffrire per i sintomi prodotti dalla muffa per l’intera vita. Se non si ha la fortuna di incontrare un medico che sa qualcosa di medicina ambientale e di sensibilità alla muffa, vi verranno trattati solo i sintomi, senza eliminarne le cause.
La presenza della muffa è un qualcosa di normale, fa parte dell’ambiente ma il problema è dato dal fatto che le sue spore e le sue tossine non devono essere presenti nelle abitazioni dove viviamo e respiriamo.
Sfortunatamente, molte case presentano delle infiltrazioni di acqua da crepe nei muri o attraverso le fondamenta o tramite tubature che perdono, il che permette alla muffa di insediarsi e crescere.
Cosa dice la Dr.ssa Doris Rapp, specialista in allergie, sulla muffa in casa
Uno dei problemi è dato dal fatto che molte aree del corpo possono essere interessate dalla muffa ma la maggior parte delle persone non ne è a conoscenza. Se si verifica un’inondazione nella vostra abitazione date per scontato che si presenterà della muffa.
Però potreste per esempio iniziare ad avere problemi di memoria, non essere in grado di ricordare correttamente. Potreste avere un cambiamento di umore. Sentirvi molto agitati o arrabbiati o ostili o aggressivi senza sapere il perché. Potreste avere difficoltà di concentrazione, potreste avere mal di testa o sentirvi estremamente affaticati. Potreste essere iperattivi e provare crisi di panico.
A volte molte persone hanno problemi di tosse, raffreddore e starnuti, sfoghi cutanei, pruriti cutanei di vario tipo. Molti non si rendono conto del perché hanno dolori articolari o non riescono a camminare.
Un video sul sito della Dr. Rapp (www.DrRapp.com) mostra come Mary Anne reagisce mentre si sottopone al test per la muffa, che viene eseguito mettendo una goccia di estratto di muffa sul suo braccio. Entro pochi minuti ha difficoltà a camminare, le articolazioni si gonfiano e si produce una congestione nasale.
Il nostro corpo è così intelligente che risponde ad una sola goccia.
Magari camminate insieme a qualcuno che veste indumenti che contengono muffa perché sono stati lasciati umidi in una essiccatrice. Alcune persone sono così sensibili che questo è loro sufficiente per scatenare una reazione in pochi secondi.
Molte persone possono essere veramente molto sensibili. Facciamo un esempio. Con una quantità 10 di polline non ci sono problemi. Con 20 nessun problema. A 35 si verifica asma. A 50 asma, febbre e prurito. Non c’erano problemi fino a che il livello di polline era basso ma non appena raggiunto il livello critico di esposizione ecco che si sta male.
Questo è ciò che accade con la muffa. Alcune persone si sentono instabili, hanno cambiamenti nell’umore, intorpidimento delle estremità, variazioni delle pulsazioni, epistassi. Può colpire ogni area del corpo.
Cambiamenti nei comportamenti
La cosa più stupefacente che ho notato in relazione alla muffa riguarda i cambiamenti che può causare negli affetti e nei comportamenti.
I bambini non riescono più a scrivere normalmente. Il loro modo di scrivere può divenire molto piccolo o molto largo quando metto una goccia di estratto di muffa sul loro braccio. Scrivono sottosopra!
Gli insegnanti non lo sanno. Se un giovane frequenta una scuola inquinata da muffa, per esempio, si può notare il fatto che a casa è normale mentre a scuola non riesce ad imparare niente. Non ricorda niente. Non riesce a scrivere. Non riesce a disegnare. Non riesce a camminare.
Ogni area del corpo può essere interessata. Gli insegnanti e gli educatori non sono consci del fatto che la muffa, come pure la polvere, le sostanze chimiche ed i pollini, possono influire su ogni parte del nostro corpo. Se i nostri figli hanno problemi di questo tipo o non si sentono bene bisognerebbe sempre chiedersi: cosa hanno mangiato, cosa hanno toccato, cosa hanno respirato?
Molte allergie si presentano nel giro di 15-60 minuti. Alcune reazioni ai cibi provocano colite o enuresi.
Come identificare i sintomi di allergie
Se prestate attenzione sarete in grado di distinguere se vi sentite poco bene a causa di un agente chimico, che causa problemi in pochi secondi. Nel caso della muffa il malessere si presenta in un tempo compreso tra 15 minuti ed un’ora.
Prestate attenzione a dove vi sentite poco bene. E’ in un locale che ha subito un allagamento? Oppure in una stanza dove avete utilizzato molti insetticidi per gli scarafaggi o altro?
Iniziate a pensare perché. A cosa avete mangiato, toccato o respirato nella zona in cui vi sentite poco bene e troverete la risposta. Ricordate, nessuno, nessun medico, conosce il vostro corpo come voi.
Potete dire in un secondo se qualcosa non va, se non vi sentite bene. Vivete in quel corpo da tanto tempo. Dovete fare attenzione a questi messaggi.
Se in poco tempo vi sentite poco bene, pensate a cosa avete notato prima si sentirvi in questo stato. Le mie orecchie sono diventate rosse? Le mie guance sono diventate calde? Ho iniziato a balbettare? Penso che tutti questi indizi vi possano aiutare ad approfondire.
Una cosa importante da ricordare è che noi abbiamo un sistema di allarme silenzioso nel nostro corpo. Potete avvertire questo sistema d’allarme controllando il vostro polso. Controllate il vostro battito al polso.
E’ regolare o no? Normalmente abbiamo circa 80 battiti al minuto, ma è un fatto individuale, bisogna conoscersi per sapere qual è il nostro proprio battito in situazione normale.
Imparate a valutare il vostro polso. Se mangiate un cibo a voi non adatto, il polso potrebbe diventare irregolare, alcune persone hanno un picco di pulsazioni che arriva a 200. Provate a pensare.
Cosa ho mangiato? Cosa ho toccato? In presenza di muffa molte persone hanno un incremento del battito. Se avete intenzione di comprare una casa e quando entrate in questa casa il vostro battito aumenta di 20 punti, non andate in quella casa.
Frequentemente i venditori spruzzano deodoranti chimici per coprire l’odore della muffa, controllate i soffitti per cercare tracce di infiltrazioni. Cercate di sapere se le stanze sono state recentemente dipinte, nel qual caso non potete sapere se sotto l’imbiancatura si nasconda della muffa che può riaffiorare e dare dei problemi.
Rimanete sul posto da 15 a 60 minuti e controllate il vostro polso o il vostro modo di scrivere, se notate delle variazioni potete essere sicuri che qualcosa non va.
Ricordate che se siete sensibili o allergici alla muffa potete anche avere problemi con la soia o con i funghi. Potete avere problemi con ogni cereale conservato in ambienti con la muffa. Ma in ogni caso potete controllare le vostre pulsazioni come anche il vostro respiro, se soffrite di asma.
Potreste anche osservare il vostro aspetto. Se rapidamente notate di avere le guance e le orecchie rosse, occhiaie e borse sotto gli occhi, le gambe molli, questo significa che il vostro corpo vi sta parlando. Se inoltre avvertite cambiamenti nell’umore, diventate agitati o nervosi chiedetevi a maggior ragione perché.
Quello che sto cercando di dirvi è che se soffrite di allergie nessuno conosce il vostro corpo meglio di voi. Diventate degli investigatori.
Da non sottovalutare la muffa che può venire dagli impianti di climatizzazione, anche quelli degli autoveicoli.
Se sapete di essere sensibili alla muffa la più ovvia soluzione è quella di non venirne a contatto, ma questo può essere non sempre realizzabile. Se il problema viene dalla vostra abitazione, la cosa migliore che potete fare è traslocare in una casa pulita, anche questo non è così facilmente realizzabile.
Quindi cercate di capire perché si forma la muffa, potrebbe essere dovuto ad un tubo che perde o ad acqua nelle fondamenta, contattate una ditta specializzata e chiedete loro una soluzione, vi potranno consigliare dei prodotti adatti alla pulizia dei muri. In ogni caso cercate di pulire meglio che potete, la candeggina (ipoclorito di sodio) è efficace in questi casi.
Ci sono altri interventi possibili, che implicano il trattamento al di là dei muri responsabili e che mirano ad uccidere la muffa.
Purificare l’aria
Tenete presente che non solo la muffa è pericolosa ma anche le sue tossine. Se la muffa si sfalda tende a rilasciare nell’aria delle particelle che contengono micotossine, veleni che possono fare ammalare.
Un metodo efficace per contrastare questa possibilità è la purificazione dell’aria, attuabile tramite apparecchi specifici, con filtri HEPA (High-Efficiency Particulate Air) a base anche di carbone attivato, che rimuovono inoltre le sostanze chimiche ed il fumo di sigaretta.
Se siete sensibili alla muffa potete divenire sensibili anche alle sostanza chimiche e viceversa. Questi purificatori di aria agiscono in genere in 24-48 ore.
Altri tipi di purificatori utilizzano una metodica chiamata PCO (photocatalytic oxidation, ossidazione foto catalitica) tramite ozono, in grado di distruggere anche i germi, ma alcune persone sono sensibili all’ozono e quindi non devono usare tale metodo.
Attenzione ai prodotti chimici antimuffa: essendo persistenti possono rendere un ambiente inabitabile per anni alle persone sensibili e questo vale anche maggiormente, data la dimensione minore dell’ambiente, per i trattamenti effettuati nelle autovetture. In questo caso l’ozono è decisamente il metodo migliore in quanto si estingue rapidamente e non lascia tracce.
L’unica cosa che si nota dopo l’uso è il buon odore dell’aria, come quella di montagna dopo un temporale.
Un ulteriore appunto sull’uso dell’ozono. Non lasciate piante o animali in casa se intendete usare un purificatore che produce ozono perché può essere molto pericoloso. Non è un problema per gli esseri umani, basta arieggiare le stanze dopo il trattamento, ma per gli animali, che sono molto più sensibili, può essere dannoso.
Personalmente ho risolto il problema della muffa nella stanza da bagno tramite l’uso di prodotti specifici come la candeggina e soprattutto spruzzando successivamente sulle zone da trattare dell’Argento Colloidale, constatando che dopo l’imbiancatura ed a dispetto dell’umidità che normalmente si forma durante la stagione fredda a causa dei vapori prodotti dalla doccia, nessuna macchia è più apparsa a distanza di due anni dal trattamento.
Per la purificazione dell’aria utilizzo un apparecchio auto costruito, reperibile in scatola di montaggio e progettato da una nota rivista di elettronica italiana.
Si tratta di un congegno molto piccolo e non costoso che tengo in funzione alcune ore e posso spostare di locale in locale, dove necessita una purificazione dell’aria.
Avendo degli animali in casa bisogna ricordare l’avvertenza di non lasciarli nel locale dove si sta facendo il trattamento. Si può facilmente constatare il cambiamento della qualità dell’aria presente, che appare fresca e con un buon odore di pulito.
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