Il personale non vaccinato di un’azienda nel nord Italia ha accusato il proprio datore di lavoro di discriminazione dopo aver affermato di essere stato costretto a lavorare “in un sudicio magazzino pieno di escrementi di animali”.
Ai non vaccinati, ma comunque col certificato verde, sarebbe stato vietato anche l’ingresso alla mensa, oltre che qualsiasi contatto con chi lavora nella sede principale. Il titolare ha ammesso di non aver neanche mai visto la sede distaccata dove sono stati spediti i lavoratori con il solo tampone.
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Le affermazioni arrivano pochi giorni dopo che l’Italia è diventata il primo paese in Europa ad attuare un rigoroso mandato di vaccino contro il Covid-19 per i lavoratori del settore pubblico e privato. Tutti i lavoratori devono ora presentare la prova della vaccinazione, dell’immunità o di un test negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.
Il personale dell’azienda lombarda ha dichiarato di essere stato bandito dalla sede principale nonostante avesse mostrato la prova di un test negativo. Invece, dicono, sono stati mandati a lavorare in un magazzino contenente “postazioni di lavoro improvvisate circondate da frammenti di rottami”.
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In un video condiviso sui social media , lo spazio sembrava essere inutilizzato da tempo, con scrivanie e sedie accatastate l’una sull’altra, gabinetti sporchi ed escrementi di animali su una presa elettrica e sul soffitto.
Il video conteneva anche una lettera dell’azienda al personale che diceva che solo coloro che avessero mostrato la prova della vaccinazione avrebbero avuto accesso all’edificio principale e alla mensa.
Il titolare dell’azienda, di cui non è stato fatto il nome, ha detto all’agenzia Ansa che la misura era necessaria per tutelare il personale: “Abbiamo separato chi è completamente al sicuro da chi lo è meno”. Il proprietario ha affermato di non aver verificato personalmente le condizioni nell’area di lavoro alternativa.
Le persone che violano le regole del “pass verde” sul posto di lavoro in Italia rischiano di essere sospese senza paga o multate fino a € 1.500 (£ 1.270). I datori di lavoro possono essere multati per non aver verificato se il personale è conforme.
L’obiettivo è aumentare le vaccinazioni e contenere i contagi nella speranza di evitare un altro lockdown. Discriminazione su discriminazione.