Il Carnevale è conosciuto, secondo la credenza comune, come una ricorrenza cristiana che precede l’inizio della Quaresima, ossia 40 giorni prima di Pasqua.
Nel periodo della Quaresima le persone si astengono dal consumo di carne e di altri piatti elaborati e deliziosi. Per l’appunto il Carnevale deriva dal latino “carnem levare” che significa proprio “togliere la carne”.
Pochi però sanno che la vera origine del Carnevale è pagana. I primi cenni legati al Carnevale sono da ricondurre al periodo degli Egizi, di Babilonia e dei Greci e dei Romani
Le prime manifestazioni che ricordano il carnevale nel mondo risalgono a 4000 anni fa. Gli egizi furono i primi ad ufficializzare una tradizione carnascialesca con feste, riti e pubbliche manifestazioni in onore della dea Iside, che presiedeva alla fertilità dei campi e simboleggiava il perpetuo rinnovarsi della vita.
Invece nel periodo romano, il Carnevale è identificato come il periodo dei Lupercali, che erano festività romana che si celebrava nei giorni nefasti di febbraio, un mese ritenuto purificatorio, in onore del dio Fauno nella sua accezione di Luperco, il protettore del bestiame domestico e divinità pastorale invocata a protezione della fertilità in senso lato. L’antica festa dei Lupercali a Roma si celebrava il 15 febbraio di ogni anno, seguita il 18 febbraio dalla “Februatio” festa durante la quale veniva purificata la città dall’influsso dei demoni maligni. Questa festa di travestimento da cui derivò in seguito il Carnevale si è mantenuta fino al 492 d.C.
Anche i Greci in questo periodo celebravano le feste di Dionisio, organizzando banchetti in cui ci si ubriacava e dove tutto era lecito. Malgrado la sua ‘cristianizzazione’, le similitudini tra la festa del carnevale e queste antiche festività pagane in onore di Dionisio sono molto reali.
Carnevale, la parola in se stessa ricorda la sua origine pagana. Esso verrebbe da carrusnavalis, carro del mare, veicolo a forma di nave e montato su ruote, utilizzato nelle processioni di Dionisio. Dioniso, chiamato Bacco dai Romani, è il dio del vino e della vegetazione nella mitologia greca. Le festività in onore di Bacco erano il modello tipo dell’orgia. Vi sono delle similitudini tra i Baccanali e le feste di carnevale.
I Greci chiamavano komos divertimento lo spettacolo dato da una truppa di persone che portavano i falli sacri e che cantavano dei poemi lirici, l o spirito libertino generale caratterizzava il carnevale.
Protagoniste indiscusse del Carnevale sono da sempre le maschere che nascono con lo scopo di celebrare tradizioni delle regioni d’Italia e rappresentare vizi e virtù del popolo. Tra le più note ricordiamo Pulcinella a Napoli che è anche la più antica della tradizione italiana, Gianduia in Piemonte, Arlecchino in Lombardia (Bergamo), Venezia con Pantalone e Colombina (innamorata di Arlecchino), Milano con Meneghino.
Il Carnevale non è solo maschere, sfilate e carri allegorici, ma vi è anche una forte tradizione culinaria.
Ricette di Carnevale: il sanguinaccio vegan e gluten free
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Chiacchiere senza uova al forno
Le chiacchiere sono delicate sfoglie legate al periodo di Carnevale, chiamate anche frappole, crostoli, frappe e tanti altri nomi. Ogni Regione ha il suo, ma volte anche nella stessa regione da città a città cambiano ad esempio a Grosseto vengono chiamate strufoli mentre ad Arezzo cenci.
Qui vi riportiamo una ricetta vegana, priva di uova ma anche priva di zucchero. L’aggiunta finale può essere fatta anche solo per scelta.
Ingredienti
- 300 gr di farina biologica per dolci
- 1 cucchiaio di maizena
- 3 cucchiai di olio di riso
- 3 cucchiai di grappa/vino/rosolio/grappa la parte alcolica sarà a vostra scelta
- zucchero a velo qb
- mezzo cucchiaino di polvere di anice o anche una fialetta
Questa ricetta è molto semplice ed estremamente versatile. Potete usare sia la farina 00 biologica ma anche la farina di farro. Vanno bene entrambe ma con la prima risulteranno più friabili.
Mescolate insieme tutti gli ingredienti secchi e poi continuando a mescolare aggiungete anice, l’olio e per ultimo la parte alcolica. La parte alcolica potrebbe essere omessa, ma in tal caso sostituita con la stessa proporzione di latte vegetale a scelta. Quando avrete impastato tutto bene ( se trovate l’impasto troppo duro aggiungete acqua a filo se invece lo trovate troppo morbido aggiungete farina) iniziate a stendere il panetto su una spianatoia e piegate la sfoglia più e più volte continuando a stendere e piegare. Questo permetterà poi in cottura la formazione delle classiche bolle.
Preriscaldate il forno a 180° nel frattempo e preparate la vostra teglia ricoperta da carta forno ecologica.
Quando avrete completato questo operazione iniziate con la pasta stesa sopra la carta da forno e a tagliare a strisce larghe 4 cm e lunghe 10, facendo dei tagli centrali in senso della lunghezza.
Infornate il tutto per 5/6 minuti. Queste chiacchiere sono prive di zucchero potete spolverarle all’uscita, una volta raffreddate, a piacere.
Ricette di Carnevale: Castagnole al forno
La versione delle castagnole al forno è sicuramente una variante più light di quella classica che prevede la frittura. Sono un tipico dolce di Carnevale e sono palline di pasta fritta riempite di ricotta o crema pasticciera. Noi in questo caso faremo la versione al forno. A piacere potrete aggiungere uvetta all’impasto, creme per farcirle. Noi abbiamo preferito fare la versione base.
Ingredienti:
- Farina 200 gr
- Olio di riso 50 gr
- Una bustina di cremor tartaro
- La buccia grattugiata di un limone
- Mezzo bicchiere di latte di riso (aiuta a dolcificare e non sarà necessario aggiungere lo zucchero)
Procedete mescolando tutti gli ingredienti secchi per poi aggiungere l’olio di riso e a seguire il latte vegetale continuando a mescolare l’impasto. A questo punto l’ impasto dovrà risultare medio duro in modo da poter formare delle palline che posizionerete nella placca da forno, rivestita precedentemente di carta da forno.
Nel frattempo avrete preriscaldato il forno a 180°. Una volta caldo infornare la teglia per una 20ina di minuti circa. A metà cottura procedete a girare le vostre castagnole in modo da rendere omogenea la doratura delle stesse.
Una volta tirate fuori dal forno e raffreddate procedete a spolverizzare con zucchero a velo oppure a farcirle con una sac a poche della crema preferita.
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