Il nuovo regolamento per il benessere e la tutela degli animali del comune di Milano è sul tavolo da diverse settimane, in attesa di essere approvato , con voto finale previsto per giovedì 16 gennaio 2020, prevedendo, in primis, il patentino obbligatorio per i padroni di “cani pericolosi”.
Il patentino obbligatorio
I dati parlano di circa 100 mila cani a Milano, di cui circa 30 mila da difesa e potenzialmente aggressivi.
Se i padroni di questi ultimi non vogliono essere multati sino a 500 euro, dovranno conseguire un patentino obbligatorio, frequentando un corso di 3 giorni,offerto da Comune, Ats e Ordine dei veterinari.
Lo scopo del patentino obbligatorio
Tramite il breve corso, i proprietari dei “cani pericolosi” potranno:
- conoscere le caratteristiche etologiche dell’animale
- avere una formazione sul suo benessere
- sulla corretta conduzione dello stesso in base all’età,
- in base alla razza
- in base al suo vissuto
Lo scopo del patentino obbligatorio è, dunque, quello di una gestione più consapevole, nella convinzione che il problema non siano le razze ritenute più aggressive, tra cui rientrano rottweiller, pittbull, bull terrier, dogo argentino o lupi che circolano in città, ma i loro padroni che non conoscono i problemi, le caratteristiche e le potenzialità aggressive.
I nuovi divieti
Sono davvero numerosi i nuovi divieti in corso di valutazione, e riguardano una serie davvero importante di attività che coinvolgono animali per vari scopi.
Circhi
A Milano non ci potranno più essere circhi che maltrattano gli animali o che hanno animali esotici in gabbia, quindi in città non si vedranno giraffe, tigri, elefanti, delfini in cattività all’interno dei circhi.
Chele dei crostacei
In fase di valutazione il divieto di legare le chele ai crostacei, così come quello di esporli ancora vivi sul ghiaccio nei negozi e di cuocerli vivi in acqua bollente.
Multe per chi sporca senza ripulire
Multe da 80 a 460 euro previste per i padroni dei cani che sporcano luoghi e strade milanesi senza ripulire.
Sanzioni sono previste anche per chi permette al cane di sporcare in prossimità di negozi e portoni.
Niente piste ciclabili col cane al guinzaglio
A Milano, se il nuovo regolamento dovesse andare in porto, non si vedranno più padroni sulle piste ciclabili col cane al guinzaglio e animali da compagnia in terrazzo o sul balcone senza che ci sia una finestra aperta che permetta alle bestiole di rientrare in casa.
Le agevolazioni
Il nuovo regolamento prevede agevolazioni per chi adotta un cane al canile, con sconti presso cliniche veterinarie.
Se l’adottante ha oltre i 65 anni, sono previsti l’inserimento gratuito del microchip e una visita annuale dal veterinario.

Le multe
Non mancano le multe. Prevista una multa da 150 a 300 euro per chi porta il cane a spasso libero e senza una museruola a portata di mano.
Obbligo del microchip anche per il cane dei clochard, con divieto di collari a strozzo, con punte interne o congegni elettrici, salvo che questo non serva per motivi professionali di incolumità pubblica.
Provvedimenti concernenti gatti, animali esotici, galline e conigli
Altri provvedimenti riguardano gatti, animali esotici, galline e conigli.
Per i gatti è previsto che, se durante lo sgombero di edifici per demolizioni o bonifiche, venga rinvenuta una colonia di gatti, va obbligatoriamente ricollocata in un luogo prestabilito.
E’ prevista, inoltre la sterilizzazione obbligatoria per i gatti autorizzati dai padroni a circolare liberi per cortili e tetti.
I negozi che vendono animali esotici che mangiano altri animali vivi (serpenti) non potranno più farlo come forma di spettacolo mentre i proprietari di galline re conigli dovranno tenerli in locali consoni, previa registrazione all’Ats nel caso dei volatili.

Divieto di dar da mangiare ai piccioni in piazza Duomo
In piazza Duomo ci sarà il divieto di dar da mangiare ai piccioni mentre il regolamento è favorevole al reinserimento in città del falco pellegrino per riequilibrare in modo ecologico e non violento la presenza dei piccioni, di cui i falchi pellegrini sono ghiotti.
Divieto di vendita di tartarughe d’acqua dolce
Anche la vendita di tartarughe d’acqua dolce sarà vietata, in quanto poi la gente se ne disfa, abbandonandole nei laghetti dei parchi pubblici.