Le mense scolastiche dei nostri figli sono davvero sicure? Se è vero che l’alimentazione è uno degli argomenti più chiacchierati, chi pensa a controllare il cibo ingerito dai piccoli?
Oggi sempre più spesso l‘alimentazione dei nostri bimbi è demandate alle scuole primarie e secondarie dove trascorrono ormai la maggior parte del tempo, grazie a un servizio a tempo pieno che include le mense scolastiche.
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L’inchiesta di una madre, Claudia Paltrinieri
Ha fatto tanto discutere l’inchiesta di una madre, oltre che esperta: Claudia Paltrinieri, paladina del cibo buono e sano nelle mense scolastiche italiane.
Sottolineando che non bisogna far di tutta l’erba un fascio e che alcune mense sono super eccellenti, tipo quella di Cremona in cui si può scegliere tra risotto alle castagne e salvia o la pasta ai pistacchi, la Paltrinieri, fondatrice di Foodinsider.it, una sorta di TripAdvisor che testa la sicurezza delle mense italiane, la sa davvero lunga sull’argomento “cibo dei piccoli”.
Parliamo di una piattaforma che unisce genitori ed esperti sul tema mense scolastiche, la quale pubblica ogni anno il rating, ossia una stima di quelle primarie, in base alle risposte dei genitori delle commissioni mensa.
Gli accertamenti del NAS a dicembre
Nel mese di dicembre i NAS ( Nucleo Anti Sofisticazioni ) si è concentrato sul controllo delle mense scolastiche italiane e ha delineato un quadro piuttosto grave.
E’ così emerso, in vari di irregolarità, il ripetuto impiego fraudolento di prodotti di minore qualità rispetto a quella pattuita e dichiarata nei contratti di fornitura stipulati con i Comuni, lucrando sulla differenza di costo della materia prima utilizzata nella preparazione dei pasti.
Frequentemente, sono gli alimenti dop o biologici (formaggi, olio extravergine, prosciutto) ad essere sostituiti con altri di minore valore economico che, pur non presentando criticità igieniche, non posseggono alcuna denominazione di origine.
Sono stati anche segnalati casi di pesce mal conservato come totani che puzzavano di ammoniaca, oppure di caciotte scadute e quindi tossiche, che venivano somministrate nelle mense scolastiche.
Su cosa si dovrebbe puntare nelle mense scolastiche
Al di là di crocchette di totano all’ammoniaca, caciotte tossiche, tramezzini per nulla salutari, su cosa si dovrebbe puntare?
Senza dubbio sulla qualità, con cibo fresco, biologico, dalla filiera corta.
Si a ricette che uniscono gusto e salute, con processi di lavorazione che preservino le proprietà nutrizionali degli alimenti.
Attenzione all’uso della plastica, sostituendo la monoporzione in plastica del budino con fette di torta dalle ricette non troppo zuccherate, come dessert.
Un occhio di riguardo va prestato alla valorizzazione della cucina e, per ovvia conseguenza, dei cuochi. Cremona, ad esempio, si è collocata al primo posto della classifica con 32 cucine per un servizio di 3 mila pasti.
Si alla dieta equilibrata come quella Mediterranea
Non bisogna demonizzare la carne, una delle fonti proteiche che va inserita nei menù con la frequenza prevista dalle istituzioni sanitarie che definiscono le regole per una corretta alimentazione.
L‘Organizzazione Mondiale della Sanità e lo Iarc promuovono un’alimentazione varia che prevede il consumo di legumi, latticini e uova.
E’ sufficiente conoscere e rispondere alle raccomandazioni dell’OMS per osservare una dieta equilibrata come ad esempio la dieta mediterranea.
SCARICA IL PDF DEL MINISTERO SULLE LINEE GUIDA PER LE MENSE
Cosa evitare nelle mense scolastiche
Cosa va evitato nelle mense scolastiche? Di sicuro i processi industriali che privilegiano cibi processati, preparati la mattina, trasportati nelle scuole e serviti dopo ore.
Le conseguenze di tutto ciò? La riduzione del gusto, del potere nutrizionale e soprattutto della sicurezza degli alimenti ingeriti dai nostri piccoli.