Arteterapia: L’arte utilizzata come metodo di cura attivando una rete tra musei e ospedali, questo è ciò che sta succedendo a Napoli con il progetto Cur’Arti.
Il primo progetto in Italia sull’arteterapia ideato da Francesca Barrello, medico internista responsabile dell’Angiologia presso il Centro Cardioangiologico Medicor di Pozzuoli, e presidente dell’associazione Il Ventre di Parthenope.
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Il programma è quello di creare una rete di collaborazione regionale in tutta la Campania che crei una sinergia tra musei e ospedali.
Cos’è l’arteterapia
L’arteterapia è la cura di disturbi psichici, disturbi dell’alimentazione, sindromi ansiose depressive, patologie neurologiche attraverso l’arte, in questo caso con la visita a mostre e musei. Si tratta di un intervento di aiuto e di sostegno alla persona a mediazione non verbale che utilizza i materiali artistici e il processo creativo come sostituzione o integrazione della comunicazione verbale, nelle relazione tra arteterapeuta e paziente. Si tratta di portare e far uscire espressioni e sentimenti attraverso le immagini. Nel progetto campano l’arteterapia verrà inserita anche in cicli riabilitativi di sindromi post-traumatiche oncologiche o neurodegenerative
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Al progetto hanno già aderito il Comune di Napoli, Polo museale della Campania (che metterà a disposizione Palazzo Reale), il Museo Archeologico dell’antica Capua, l’Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere, e l’Azienda Ospedaliera dei Colli.
Vi sarà la collaborazione inoltre di Sergio Ferraro, primario di cardiologia al Cto di Napoli, di Nicola Caracciolo, governatore del Pio Monte della Misericordia, e di Silvana Figlioli, psicocriminologa della riabilitazione.