Ah che bella l’Estate! Quella stagione in cui la luce energica del sole ti risveglia al mattino e ti lascia nel tardo pomeriggio. Un pieno di vitamina D che, si spera, duri tutto l’anno. Ma cosa succede quando le ore di luce iniziano a scarseggiare?
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SAD: la sindrome delle scarse ore di luce
L’inverno non inizia ufficialmente prima del 21 Dicembre, ma appena i giorni in autunno iniziano a diventare più corti e le ore di luce più scarse, il SAD (Disturbo Affettivo Stagionale) inizia a diventare sempre più comune.
Il SAD è un tipo di depressione che inizia a fine autunno-inizio inverno e spesso finisce a fine primavera- inizio estate. L’esatta causa del SAD è sconosciuta, ma sicuramente è collegata alla quantità di ore di luce.
“Il SAD non è una condizione da sottovalutare, però tipicamente le persone la affrontano in alcuni mesi dell’anno e quindi pensano che non sia un grave problema. In ogni caso va trattata.” Dice il Dr. Paolo Cassano, psichiatra associato all’ Havard University.
Pigrizia: le ore di luce più scarse scatenano la produzione dell’ormone del sonno
L’esposizione solare come sappiamo stimola l’ipotalamo, una parte del cervello che aiuta il controllo del ritmo sonno-veglia del nostro corpo.
Un’assenza di ore di luce può mettere in squilibrio questo ritmo definito circadiano. Questo può causare la troppa produzione di ormone del sonno (melatonina) e la poca produzione di serotonina, l’ormone della felicità.
Quali sono gli effetti? Ti senti più pigro, quasi letargico.
Altri sintomi connessi all’assenza di luce
Altri comuni effetti sono la mancanza di attività sessuale e il ritiro sociale. Questo è tutto fuorché un mood: le ore di luce più scarse sono associate anche a una minore attività cognitiva che risulta compromessa. Ci si concentra di meno e si lavora male.
Tutto ciò però varia da persona a persona, infatti ci sono vari fattori di rischio per il SAD che può essere diagnosticato solo da esperti.
Chi ne soffre ?
Nonostante tutti in inverno abbiano una tendenza alla depressione e alla pigrizia, nei soggetti gravemente affetti, questo compromette alcune attività di vita quotidiane. Inoltre ne soffrono di più le persone che vivono in Paesi Nordici, in cui le ore di luce sono notoriamente più scarse.
Cosa fare quindi? Approfittare delle ore di luce il più possibile prima del lungo e freddo inverno.
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