Neve verde? Sì, si tratta della fioritura di alghe verdi microscopiche sulla superficie nevosa in Antartide: é questa la sensazionale ricerca degli esperti dell’Università di Cambridge, di Edimburgo e del British Antarctic Survey.
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Da cosa é composta questa neve verde?
I ricercatori, grazie alle osservazioni in campo per ben due estati consecutive e alle immagini satellitari di Sentinel-2 dell’Agenzia Spaziale Europea, hanno scoperto 1679 specie di alghe microscopiche che crescono per ben 1.9 km quadrati. Si parla di 1000 tonnellate di biomassa secca, concentrata soprattuto vicino a colonie di animali marini.
Le prime osservazioni di questi bloom algali risalgono già agli anni ’50-‘ 60 e denotano la perfetta resilienza che questi organismi vegetali hanno in un continente così ostico. Infatti altre specie vegetali, soprattutto erbacee, nel lungo inverno antartico non riescono a sopravvivere.
Si prevede inoltre un aumento delle alghe che superi la biomassa delle piccole isole artiche, determinando un aumento netto dell’estensione della neve verde durante questo periodo.
Ma qual é la causa di questo fenomeno?
Circa il 60% della biomassa algale cresce in corrispondenza delle colonie di foche e pinguini: si pensa che proprio gli escrementi di questi individui possano fungere da fertilizzante. Notate anche chiazze verdi vicino ai nidi degli skua, particolari uccelli predatori tipici dell’Antartide.
Quasi due terzi delle fioriture, hanno spiegato gli esperti, si trovavano su piccole isole pianeggianti prive di alture. Ad oggi questa particolare neve verde si é diffusa dal nord della penisola antartica fino alle Isole Shetland meridionali.
La neve verde ripulisce l’atmosfera
Sembra che la particolare caratteristica di queste alghe nevose sia ripulire l’aria dall’anidride carbonica. Infatti riescono a ripulire circa 500 tonnellate l’anno di CO2, l’equivalente di 875 mila viaggi medi di autoveicoli nel Regno Unito.
Un supporto unico, in quanto riducendo la Co2 in atmosfera si limiterà anche lo scioglimento dei ghiacciai.
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“Numeri piuttosto contenuti su scala globale, ma per l’Antartide si tratta di valori interessanti”, hanno detto i ricercatori. La proliferazione di queste alghe infatti aiuta la salute del nostro pianeta contribuendo al ciclo dei nutrienti, in una delle regioni più remote della Terra.
“Le temperature sulla penisola antartica sono aumentate rapidamente nella seconda metà del XX secolo e i modelli climatici prevedono che questa tendenza continuerà nei prossimi decenni”.
Insomma anche la Natura ci aiuta a ripartire verso la giusta direzione.