Melatonina e invecchiamento: qual è il collegamento tra questi due elementi e perché il nostro corpo ha bisogno di melatonina per vivere?
Nell’immaginario comune, la melatonina è collegata al ritmo circadiano e alla qualità del sonno.
Questa sostanza, infatti, è secreta principalmente dalla ghiandola pineale, essenziale per regolare il ciclo sonno-veglia del nostro organismo. Eppure, il suo potere non si limita a questo.
Come accennato, la melatonina è sintetizzata e secreta dalla ghiandola pineale e ha un’azione diretta sia sull’ipotalamo che sull’ipofisi. La sua sintesi aumenta notevolmente durante le ore notturne, perché la luce provoca la liberazione nelle fibre sinaptiche di inibitori dell’enzima responsabile della metilazione della serotonina.
Studi e interesse della comunità scientifica
In genere, è assunta sottoforma di supplemento per trattare la sindrome del jet-lag e altri disturbi del ritmo sonno-veglia. Essa infatti è in grado di migliorare il sonno fisiologico. Il ritmo giornaliero di secrezione della melatonina è scandito, come già accennato, dall’alternanza luce-buio.
Oltre a essere considerata un rimedio contro l’insonnia , ha proprietà antiossidanti e, in laboratorio, ha dimostrato di essere un valido alleato contro l’azione dei radicali liberi.
L’interesse della comunità scientifica nei confronti della melatonina è andato aumentando negli ultimi anni, in particolare in merito ai suoi effetti nei confronti dei tumori.
Uno studio pubblicato su Pub Med nel dicembre 2013, ad esempio, ha evidenziato come questa sostanza sia in grado di indurre la morte delle cellule cancerogene in diversi tipi di tumori. Tuttavia, il meccanismo attraverso cui tutto questo avviene non è ancora chiaro.
Melatonina e giovinezza
Parlando di melatonina, non si può non fare cenno alle teorie di un medico italiano, Walter Pierpaoli, che per diversi anni ha studiato gli effetti di questa sostanza nei confronti dell’invecchiamento.
Ogni essere vivente è soggetto a un naturale processo di invecchiamento. Come tutto il resto del nostro corpo, anche la ghiandola pineale nel corso degli anni invecchia, producendo un minor quantitativo di melatonina.
La teoria di Pierpaoli, in sintesi, dice che somministrare melatonina dall’esterno consente alla nostra ghiandola pineale di riposarsi e rigenerarsi, regolando meglio l’intero sistema ormonale.
E secondo il medico, l’invecchiamento non è altro che un programma ormonale-neuroendrocrino preciso, geneticamente determinato ed unico per ogni specie, situato nel “reticolo pineale”.
Quindi, somministrando la giusta quantità di melatonina, nel giro di pochi mesi il nostro organismo riuscirebbe a ottenere dei notevoli miglioramenti in termini di parametri metabolici che riguardano sia problematiche come glicemia, colesterolo, pressione alta, ma anche menopausa.
Integrazione di zinco e selenio
Per poter godere appieno dei benefici derivanti la somministrazione di melatonina, però, il medico suggerisce di associare questa sostanza a zinco e selenio: il primo come supporto del sistema immunitario e il secondo, invece, per il suo effetto antiossidante.
Secondo questa teoria, la M. sarebbe in grado di arrestare le malattie degenerative causa di decesso, come appunto l’ipertensione, l’arteriosclerosi, prevenendo anche la formazione del cancro. Il tutto, proteggendo e dando la possibilità alla ghiandola pineale di riposarsi, mantenersi giovane e lavorare più a lungo e meglio.
Poiché la pineale produce melatonina solo di notte, se noi la assumiamo la sera, la ghiandola viene messa a riposo. Così, si mantiene giovane e produce altre molecole fondamentali che manterranno lo stato giovanile di tutto il nostro corpo.
Oltre l’assunzione di questa molecola, ci sono alcuni consigli pratici per mantenere in salute la nostra ghiandola pineale, come la pratica del Khechari mudra, un particolare esercizio che riattiva e riequilibra pineale e pituitaria, evitare prodotti a base di fluoro, ma anche proteggersi dai campi elettromagnetici (una cosa che a prescindere dovremmo fare), spegnere dispositivi elettronici almeno un’ora prima di andare a dormire e godere della natura, dell’esposizione all’aria aperta e del sole.
Melatonina effetti collaterali
Secondo il portale medico webmd.com, vanno distinte le diverse modalità di somministrazione e le diverse fasce di popolazione
Se assunto per via orale
E’ SICURA per la maggior parte degli adulti se assunta per via orale a breve termine. E’ tendenzialmente SICURA se assunta per via orale in modo appropriato, a lungo termine. La melatonina è stata utilizzata in modo sicuro per un massimo di 2 anni in alcune persone. Tuttavia, può causare alcuni effetti collaterali tra cui mal di testa, sentimenti di depressione a breve termine, sonnolenza diurna, vertigini, crampi allo stomaco e irritabilità. Non guidare o utilizzare macchinari per 4-5 ore dopo l’assunzione.
Quando applicato sulla pelle
La melatonina è considerata SICURA per la maggior parte degli adulti se applicata direttamente sulla pelle a breve termine.
Precauzioni e avvertenze speciali
Gravidanza
E’ tendenzialmente NON SICURA per le donne se assunta per via orale o iniettata nel corpo frequentemente o in dosi elevate quando si cerca di rimanere incinta. Potrebbe avere effetti simili al controllo delle nascite. Ciò potrebbe rendere più difficile rimanere incinta. Non ci sono abbastanza informazioni affidabili per sapere se questa molecola è sicura a dosi inferiori quando si cerca di rimanere incinta. Alcune prove suggeriscono che basse dosi (2-3 mg al giorno) potrebbero essere sicure, ma sono necessarie ulteriori ricerche per confermare. Non si sa abbastanza sulla sicurezza della melatonina se usata durante la gravidanza. Fino a quando non si saprà di più, è meglio non usare la melatonina durante la gravidanza o durante il tentativo di rimanere incinta.
Allattamento al seno
Non si sa abbastanza sulla sicurezza dell’uso della melatonina durante l’allattamento. È meglio non usarlo.
Bambini
E’ tendenzialmente SICURA se assunta per via orale, a breve termine e generalmente ben tollerata se assunta in dosi fino a 3 mg al giorno nei bambini e 5 mg al giorno negli adolescenti. C’è qualche preoccupazione che la melatonina possa interferire con lo sviluppo durante l’adolescenza. Anche se questo deve ancora essere confermato, dovrebbe essere riservata ai bambini con esigenze mediche. Non ci sono prove sufficienti per sapere se è sicura nei bambini se assunta per via orale, a lungo termine.
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Dove trovare la melatonina nei cibi
Innanzitutto in frutta e verdura: queste contengono in ogni caso una quantità moderata di melatonina:
- ananas
- mele
- banane
- cipolle
- arance
- fragole
- ciliegie
- kiwi
- peperoni
- spinaci
- cavoli
- uva
Avena, mais e riso
Avena, mais e riso contengono da 1.000 a 1.800 picogrammi per grammo (1.000.000.000 di picogrammi equivalgono a 1 mg).
Zenzero: Lo zenzero ha circa 500 picogrammi per grammo.
Pomodori e ravanelli: contengono circa 500 picogrammi di melatonina per grammo.
Altri alimenti che contengono melatonina sono:
- cardamomo
- semi di zucca
- semi di chia
- semi d’uva
- semi di anguria
- mandorle
- semi di girasole
- semi di finocchio
- verbena
- limone
Come stimolare la produzione di melatonina
E’ possibile stimolare naturalmente il nostro corpo a produrre melatonina e ad ingerirla attraverso gli alimenti che la contengono. I nostri corpi producono melatonina in uno stato rilassato e riposato, quindi tutte le precauzioni che ci permettono di rilassarci sono fattori che contribuiscono alla produzione di questa sostanza. Ad esempio, possiamo preparare tè o tisane con erbe che inducono relax, come ad esempio:
- Verbena
- Menta
- Passiflora
- Te’ verde
- Salvia
Video – La Melatonina secondo Walter Pierpaoli
(Foto) – Pexels