Esistono sempre più alternative alla plastica monouso, della bioplastica che può essere prodotta da cibo e piante e risulta essere biodegradabile.
Con la creazione di plastica biodegradabile, ogni giorno si hanno sempre nuove idee e soluzioni per evitare maggiore contaminazione e inquinamento, grazie alla loro fonte che è tutta vegetale.
Recentemente sono emersi altri quattro prodotti vegetali che potenzialmente posso andare a sostituire in modo ecologico la plastica, anche se le soluzioni potrebbero essere ben altre ad esempio il vetro che oltre a essere riciclabile è anche riutilizzabile, pressochè all’infinito.
Con il consumismo dilagante degli ultimi decenni, certe pratiche sono andate perse, ad esempio una 30ina di anni fa anche nei bar vi era il vuoto a rendere. Poi passato al dimenticatoio, ma ultimamente qualche azienda ha ripensato e ripescato tutto ciò. Tornando ai nostri materiali biodegradabili di origine vegetale in sostituzione della plastica monouso abbiamo queste 4 novità.
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Plastica biodegradabile: Nocciolo di avocado
Come obiettivo di un progetto universitario, un giovane messicano ha creato un’alternativa alla plastica monouso utilizzando noccioli di avocado. Mentre la plastica può impiegare centinaia di anni per degradarsi, questo materiale lo fa naturalmente in circa 8 mesi.
Quindi, questo frutto contiene in sé una potenziale materia prima per sostituire la plastica . Con esso si possono produrre articoli come posate, tovaglioli e cannucce. Potrebbe essere la soluzione all’impatto generato dai rifiuti derivati, ad esempio, da eventi, in cui è comune utilizzare stoviglie usa e getta.
Buccia di Pomodoro
I ricercatori delle università spagnole di Malaga e Siviglia hanno creato una bioplastica dalla buccia di pomodoro. È un prodotto biodegradabile con una durata simile a quella della buccia di questo frutto. Quando viene scartato, si ricongiunge alla terra e non causa danni all’ecosistema. È un’alternativa atossica e ideale per il confezionamento alimentare.
Bambù
Il bambù è diventato una delle alternative più popolari e nobili all’ambiente. Questo materiale è molto versatile e resistente e può essere prodotto con esso dagli spazzolini da denti ai tessuti.
Funziona come un sostituto delle fibre sintetiche, i cui rifiuti inquinano il pianeta. Il bambù è anche utilizzato nella costruzione di case e come isolante termico . Ha un’elevata resistenza all’umidità e offre una vasta gamma di possibilità quando si tratta di considerarlo come materia prima.
Plastica biodegradabile: Fecola di patate
Con questo materiale estratto dalle patate si possono realizzare prodotti come le borse della spesa, le posate usa e getta, i bicchieri monouso. La sua consistenza è simile a quella della plastica , al punto da notare la differenza. Come altri materiali, può essere compostato. Occorrono circa 4 settimane per biodegradarsi.
Da parte sua, un professore dell’Università di Leeds, Jurgen Denecke, ha sviluppato uno studio basato sulla fermentazione della fecola di patate per ottenere una resina composita. Pertanto, ha collaborato con i designer per creare oggetti come occhiali e altri accessori da questa resina.