Scopriamo insieme la ricetta del limoncello fatta in casa! Prodotto con i migliori limoni, questo liquore è una delizia per il palato: ecco come prepararlo in casa
Chi non ha provato il limoncello fatto in casa non sa cosa sia il vero limoncello! I prodotti che troviamo in commercio sono spesso troppo zuccherati e del limone hanno solo qualche aroma. La vera ricetta del limoncello prevede l’utilizzo esclusivo delle bucce. E chi ha la fortuna di vivere in zone agricole dedicate a questo tipo di coltivazione (soprattutto nel Sud Italia) non può non preparare il limoncello in casa!
Scopriamo allora insieme la ricetta del limoncello, con alcuni trucchi per stupire amici e commensali.
Ricetta del limoncello: gli ingredienti
La preparazione del limoncello non è complessa, anche se richiede una certa attenzione, soprattutto in fase di macerazione. Tutto sta nello scegliere ingredienti di prima qualità. Nel sud Italia, abbiamo tante eccellenze gastronomiche. I limoni sono una di queste. Tra i più rinomati ricordiamo il “femminello”, il limone di Sorrento, e lo sfusato amalfitano IGP.
Se non riuscite a trovare proprio queste varietà, assicuratevi che la provenienza sia almeno italiana e che il prodotto derivi da agricoltura biologica. Anche perché, come vedremo, l’ingrediente principale sono le bucce: meglio non scegliere quelle piene di pesticidi.
Per la nostra ricetta di limoncello fatto in casa ci occorrono questi ingredienti:
- Limoni non trattati: 10
- Alcol puro (95 gradi): 1 litro
- Zucchero: 600 grammi
- Acqua: 1 litro
Con queste quantità possiamo produrre circa due litri di liquore.
L’occorrente
Per la nostra ricetta limoncello avremo inoltre bisogno di:
- Una spugnetta metallica
- Pelapatate o coltello in ceramica
- Un barattolo di vetro a chiusura ermetica
- Un colino
- Una pentola capiente
- Bottiglie di vetro
Perché impiegare attrezzi di ceramica? Perché così potrete preservare tutti i principi attivi e gli oli essenziali presenti nella buccia dei vostri limoni.
Il procedimento
Il primo passo è lavare bene i limoni. Passateli sotto l’acqua corrente, strofinandoli con la spugnetta (che sia nuova!).
Prendete poi il coltello o il pelapatate e iniziate a sbucciare. Attenzione! Assicuratevi di prendere solo ed esclusivamente la parte gialla della buccia. Come sappiamo, infatti, la parte bianca e spugnosa è estremamente agre. Se non state attenti, il vostro limoncello potrebbe avere un sapore molto amaro.
Il prossimo step è la macerazione. Prendete il barattolo di vetro, metteteci dentro le vostre bucce, andandole a coprire completamente con l’alcol puro, di cui impiegheremo circa 750 ml. Qui resteranno a macerare per qualche tempo. Quanto tempo? Qui le opinioni divergono.
Alcuni sostengono che siano necessari 30 giorni. Altri invece si limitano a tre giorni o al massimo a una settimana. Potete sperimentare di volta in volta con durate diverse, ma noi consigliamo di non eccedere: meglio ridurre la macerazione a massimo sette giorni.
Oltre al tempo, è importante il luogo di conservazione del nostro barattolo: la stanza deve essere fresca e asciutta. Di tanto in tanto, scuotete un po’ il contenitore, in modo da amalgamare bene gli ingredienti.
Passata la fase della macerazione, andiamo avanti con la nostra ricetta limoncello.
Innanzitutto, lo sciroppo. Prendiamo l’acqua e lo zucchero e versiamoli nella pentola. Portiamo a bollore il composto, mescolando di tanto in tanto. Spegniamo quindi il fuoco e versiamo lo sciroppo in una brocca, lasciandolo raffreddare completamente.
Torniamo al barattolo con le bucce: con un colino andiamo a filtrare il liquido. Mescoliamo ora i tre composti che ci restano: lo sciroppo, l’alcol lasciato a macerare con le bucce e la restante parte (250 ml) dell’alcol puro.
Versiamo il tutto in una o più bottiglie di vetro (e non di plastica!) e lasciamo ancora a riposare. Due settimane dovrebbero essere sufficienti.
Come servirlo e accompagnarlo
Come servire il nostro limoncello fatto in casa? Anche qui, i gusti divergono. C’è chi lo preferisce ghiacciato e chi invece a temperatura ambiente. Tradizione vuole, almeno in Campania, che la bottiglia vada conservata nel frigorifero, ma che i bicchieri in cui viene servito debbano essere ghiacciati.
In questo modo sarà possibile gustare tutto il sapore e gli aromi del limone.
Come accompagnare il limoncello? Considerando che generalmente viene consumato a fine pasto, viste anche le sue proprietà digestive, il liquore può essere accompagnato da un dolce, magari qualche biscotto secco.
Può essere però servito benissimo anche da solo.
Curiosità: “a chi appartiene” il limoncello?
Tutti sappiamo che il limoncello è un prodotto tipico della Campania. Non molti però forse sanno che la paternità del liquore è “contesa” da tre città: Sorrento, Amalfi e Capri. Si sa di sicuro che il limoncello nasce agli inizi del Novecento, come ricetta fatta in casa. Solo negli anni Ottanta è cominciata l’industrializzazione.
Il marchio è stato registrato a Capri nel 1988 dall’imprenditore Massimo Canale. Sarebbe stata proprio la famiglia Canale la prima a creare il liquore, con una ricetta limoncello della nonna.
Tutte le ricette con il limone, per fare il pieno di benefici
Come ben sappiamo, il limone è uno scrigno di proprietà uniche. Ci aiuta contro i malanni stagionali, come il mal di gola. Bevuto al mattino con acqua, rinforza le difese immunitarie. Aiuta a tenere sotto controllo il colesterolo, grazie ai suoi antiossidanti.
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