Andiamo alla scoperta del legno lamellare! Una soluzione ecosostenibile, che ci permette di creare strutture e rifiniture dal design unico. Vediamo insieme di cosa si tratta e quali sono i vantaggi di questo materiale.
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Che cos’è il legno lamellare
Il legno lamellare è un materiale cosiddetto composito. È costituito cioè da più elementi. La base principale è, chiaramente, il legno naturale: prevalentemente per la sua realizzazione vengono impiegati abete rosso, abete bianco e larice.
Del legno degli alberi, il lamellare mantiene molti dei suoi pregi (come vedremo). Trattandosi però anche di un prodotto industriale innovativo – ottenuto con la tecnica dell’incollaggio a caldo sotto pressione – riesce a ridurre gran parte dei difetti propri del legno massiccio.
Generalmente il legno lamellare è costituito da almeno tre tavole di legno o lamelle essiccate (di larghezza non superiore ai 20 mm), incollate tra loro con le fibre parallele. La colla impiegata è molto speciale e deve rispettare dei requisiti specifici (stabiliti dalla norma UNI EN 301).
Anche l’essiccazione del legno è sottoposta a parametri molto rigidi: posto nei cosiddetti forni di essicazione, il legname impiegato deve raggiungere un grado di umidità molto specifico, in modo che sia compatibile con la colla utilizzata, ma soprattutto che possa assolvere la sua funzione una volta installato in una struttura.
Esistono due tipi di legno lamellare:
- Incollato omogeneo, quando le lamelle appartengono alla stessa classe di resistenza;
- Incollato combinato, quando le lamelle interne ed esterne alla sezione appartengono a classi di resistenza diverse.
Il legno lamellare viene impiegato nei modi più disparati. Può fornire copertura a edifici o terrazzi (gazebo o pergolati), come travi in coperture con capriate molto ampie, ma anche in mobili, infissi, scale, piccoli ponti e sopraelevate.
Bioedilizia per il futuro del pianeta
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I vantaggi del legno lamellare
Come abbiamo accennato, i vantaggi del legno lamellare sono evidenti soprattutto nei confronti del cosiddetto legno massiccio. In particolare, con questo materiale composito possiamo:
- Creare tavole dalle dimensioni personalizzabili, perché è possibile incollare più lamelle alla volta;
- Assicurarci che le nostre strutture non abbiano fessure e deformazioni tipiche del legno massiccio;
- Garantire migliore resistenza: i difetti, anche se presenti, sono limitati e distribuiti in maniera più omogenea;
- Migliorare la resistenza alla flessione delle nostre strutture.
Se confrontato con altri materiali tipici del settore dell’edilizia, abbiamo anche altri vantaggi. Rispetto a cemento o muratura, per esempio, il legno lamellare garantisce costi ridotti e una maggiore velocità di realizzazione.
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Per non parlare poi del ridottissimo impatto ambientale: questo legname risponde agli standard FSC e PEFC, costituendo quindi una fonte di energia rinnovabile. La sua produzione richiede inoltre un bassissimo consumo di energia. Le lamelle assorbono infine la CO2 in atmosfera, restituendola solo in fase di smaltimento.
Esistono poi dei vantaggi specifici per chi costruisce o rinnova casa con il legno lamellare:
- Maggiore assorbimento dell’umidità, viste le caratteristiche traspiranti del legno;
- Stabilità delle temperature in casa: gli ambienti risulteranno sempre miti, sia nelle stagioni fredde che in quelle calde;
- Isolamento acustico: la struttura multistrato del lamellare attutisce i rumori esterni, influendo sul benessere degli abitanti;
- Grande duttilità: il legno lamellare consente una grandissima gamma di scelte di design, personalizzando al dettaglio trattamenti e finiture.
Possibili svantaggi
Come in tutte le cose, non esiste la soluzione perfetta. Il legno lamellare ha tanti pregi come abbiamo visto, ma anche (pochi) difetti. Eccone alcuni:
- Sensibile all’umidità esterna: l’umidità può insinuarsi tra il legno e lo strato carbonizzato di cui è rivestito. Questo non assicura la stabilità dimensionale della struttura, portando spesso alla screpolatura del coprente; quindi va preventivato un sistema di manutenzione esterna con apposito impregnante
Come installare una tettoia in legno lamellare
Chi ha un po’ di competenza nell’installazione di complementi d’arredo e bricolage, può pensare di posizionare da sé una tettoia in legno lamellare. Ecco alcuni degli attrezzi necessari:
- Tavola di legno lamellare spessa almeno 2 centimetri
- Livella
- Trapano elettrico
- Colla vinilica
- Fischer con testa a vite
- Viti con testa tonda e senza spacco
- Bulloni e chiave a brugola
- Triangoli in legno o ferro
- Vernice (se necessaria)
- Stucco epossidico
- Liquido bituminoso
Veniamo invece al procedimento. Per prima cosa, utilizzando i fischer (lunghezza: 8 cm; larghezza: 1,5 cm), bisogna fissare un triangolo di ferro su una parete nell’area che intendete coprire. Fissate poi sulla parete opposta un secondo triangolo, facendo attenzione a distanza e posizione. Qui potete poi assicurare la vostra tavola lamellare. Occhio alle pendenze: è sempre necessario creare un minimo di inclinazione, evitando così ristagni di acqua piovana.
Per riuscirci, fissate delle tavole spesse, posizionandole in verticale rispetto all’asse portante della tettoia. Le tavole dovranno poi essere forate, per posizionarci sopra le altre tavole in legno lamellare, fissate con delle viti a testa tonda, senza spacco.
Terminato questo passaggio, restano solo delle rifiniture. Unite le giunture con stucco epossidico, su cui andrete poi a posare (una volta asciutto) il composto liquido bituminoso, per l’impermeabilizzazione.
Se volete, potete infine colorare il legno con del flatting o con vernice idrorepellente.