Qual è la differenza tra teina e caffeina? Nessuna, la composizione chimica è la stessa. Solo che quando è stata fatta questa scoperta erano ormai stati assegnati nomi diversi allo stesso principio attivo presente sia nelle piante del tè sia nei chicchi di caffè.
La caffeina fu isolata dai chicchi del caffè dal chimico Friedrich Ferdinand Runge che la chiamó “Kaffein”,da cui caffeina in italiano. Nel tè si conosceva l’esistenza di questo principio attivo, ma si pensava fosse una molecola simile e non completamente uguale.
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Anche se uguali ci sono alcune differenze?
Il nostro palato non riesce a distinguere il principio attivo caffeina/teina, ma nota comunque delle differenze tra una tazza di caffè e una di tè.
Infatti oltre che da questo alcaloide naturale una tazza di caffè contiene minerali, vitamine e acidi organici diversi da quelli di una tazza di tè. Ecco perché il sapore è diverso.
Esistono differenze anche dal punto di vista quantitativo: infatti una tazza di caffè possiede 80 mg di questo composto, mentre una tazza di tè ( per 2-3 minuti di infusione) ne contiene solo 30-40 mg.
A temperatura ambiente la teina/caffeina si presenta come un corpo solido bianco e senza odore. La sostanza è notoriamente uno stimolante del sistema nervoso centrale in grado di contrastare la sonnolenza e migliorare i riflessi.
Proprietà del tè e del caffè
Quando non viene aggiunto nulla, il tè non contiene grassi o carboidrati e ha un contenuto calorico trascurabile.
Il tè contiene anche magnesio, calcio, zinco e elevate quantità di polifenoli (metaboliti secondari delle piante) che secondo innumerevoli report scientifici hanno notevoli effetti farmacologici perché funzionano come antiossidanti. Il tè è una delle fonti principali di polifenoli.
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Il caffè invece attraverso una moderata assunzione fornisce una blanda azione diuretica e digestiva (stimola infatti la secrezione salivale, gastrica e biliare).
Basse dosi di caffeina inducono una diminuzione della frequenza cardiaca, dilatano le arterie coronarie e allargano i passaggi bronchiali.
Un buon alleato per tenersi concentrati! Infatti il caffè è noto per aumentare l’attività psicologica e motoria.
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Assunzione corretta giornaliera: ecco la giusta dose
La ricerca medica ed epidemiologica ha scoperto che l’assunzione giornaliera “sicura” di caffeina/teina (per evitare effetti avversi) è di circa 300 mg: ossia tre tazzine di caffè o circa sei tazze di tè.
Ovviamente, poiché la caffeina si trova in diverse fonti, bisogna fare attenzione all’impatto cumulativo dato bevendo una tazza di cioccolata calda o altre bevande che contengono questa sostanza psicoattiva.
Un consumo eccessivo di caffeina/teina può innescare secrezione di acido gastrico, esofagite e reflusso gastroesofageo in particolare a stomaco vuoto, nonché insonnia, tachicardia e ipertensione.
La caffeina/teina rimane il composto psicoattivo più consumato e apprezzato del mondo; in nessun Paese è illegale e tutte le religioni lo tollerano…fare un buon utilizzo di questa sostanza vegetale può migliorare davvero le nostre giornate!