L’inquinamento globale da plastica potrebbe essere ridotto dell’80% entro il 2040, questo quanto è stato pubblicato secondo un rapporto del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep).
Il rapporto afferma che il primo passo è eliminare la plastica non necessaria. Successivamente i prossimi passi sono aumentare il riutilizzo della plastica, come le bottiglie ricaricabili, aumentare il riciclaggio e sostituire la plastica con alternative più ecologiche.
Un tale cambiamento, guidato dalle politiche del governo e dai cambiamenti nell’industria della plastica, significherebbe che l’inquinamento da plastica scenderebbe a circa 40 milioni di tonnellate nel 2040, anziché a 227 milioni di tonnellate se non si interviene in modo efficace e decisivo.
La produzione di plastica richiede l’estrazione di petrolio e gas naturale, contribuendo così all’aggravarsi dei problemi legati ai combustibili fossili. Inoltre, molti prodotti in plastica sono progettati per un utilizzo a breve termine e vengono poi gettati via, finendo spesso nelle discariche o in mare.
Uno dei maggiori problemi è la plastica monouso, come sacchetti, bottiglie e stoviglie di plastica, che rappresentano una grande quantità di rifiuti che finiscono negli ecosistemi naturali. La plastica impiega centinaia di anni per degradarsi e nel frattempo si sbriciola in microplastiche, che possono infiltrarsi nell’ambiente acquatico, contaminando mari, fiumi e laghi, e danneggiando gli organismi marini e gli ecosistemi.
Le conseguenze dell’inquinamento da plastica sono molto diffuse e includono danni alla fauna marina e agli uccelli che ingoiano o rimangono intrappolati nella plastica, inquinamento dei suoli agricoli, inquinamento dell’aria durante la combustione di rifiuti di plastica e minaccia per la salute umana a causa dell’ingestione di microplastiche attraverso la catena alimentare.
Per affrontare questo problema, sono necessari sforzi congiunti a livello globale per ridurre l’utilizzo di plastica monouso, promuovere il riciclaggio e lo sviluppo di alternative sostenibili. Le leggi ei regolamenti che limitano l’uso della plastica, così come l’adozione di politiche di gestione dei rifiuti efficaci, possono contribuire a mitigare l’inquinamento da plastica. Inoltre, l’educazione e la sensibilizzazione del pubblico riguardo ai danni causati dalla plastica e all’importanza di un consumo responsabile possono fare la differenza nella riduzione dell’inquinamento.
Il mondo produce attualmente 430 milioni di tonnellate di plastica all’anno, due terzi dei quali sono prodotti di breve durata che presto diventano rifiuti. La produzione è destinata a triplicare entro il 2060 secondo le tendenze attuali.
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Un maggiore riciclaggio ridurrebbe l’inquinamento nel 2040 di un ulteriore 20%, afferma il rapporto. Tassare la plastica vergine e rimuovere i sussidi ai combustibili fossili sono politiche che incoraggerebbero questo, rendendo il riciclaggio più attraente dal punto di vista economico rispetto alla produzione di nuova plastica. Sarebbe anche importante applicare le linee guida sugli imballaggi per aumentare la riciclabilità dei prodotti.
L’attenta sostituzione dei prodotti in plastica, come i contenitori per alimenti da asporto, con materiali alternativi come carta o materiali compostabili potrebbe ridurre di un altro 17% l’inquinamento nel 2040, afferma il rapporto.