Insetti più letali: esistono al mondo alcuni tipi di insetti che risultano essere mortali, vediamo a quali dobbiamo prestare più attenzione.
Indice dei contenuti
Le zanzare
Sono ormai praticamente ovunque, e alcune hanno la caratteristica di trasmettere in modo semplice malattie da uomo a uomo. Le malattie trasmesse dalle zanzare, si calcola, provocano ogni anno un centinaio di migliaia di morti in tutto il mondo, e non per nulla è considerata il primo animale killer del mondo. Esistono 3000 specie conosciute, la le responsabili della diffusione di malattie sono 3. Un esempio ne è la malaria, che probabilmente è la più conosciuta, ma esistono molte altre:
- Zanzara Anopheles: responsabile della trasmissione della malaria,
- Zanzara Culex trasmette filariosi, encefalite e il virus del Nilo,
- Zanzara Aedes ( specie a cui appartiene la zanzara tigre) trasmette febbre gialla, dengue, encefalite, chikungunya.
Alcuni casi di chikungunya sono stati segnalati anche in Italia, si tratta di una malattia virale con febbre acuta, trasmessa dalla zanzara tigre, nel 2007 i primi casi in Emilia Romagna e nel 2017 un centinaio di persone nel Lazio.
Spray e lozioni fai da te per tenere lontani insetti e zanzare
Formiche rosse
Le formiche rosse, originarie dell’America centrale e occidentale, Pogonomyrmex maricopa hanno un veleno che viene considerato una delle sostanze più tossiche.Le punture di questa formica provocano una reazione sistemica nei vertebrati. Tale specificità suggerisce che questo veleno è un composto che si è evoluto per servire da difesa. Dodici punture di questa formica possono uccidere un topo di 2 kg. Nel caso degli umani una puntura crea un dolore intenso che può rimanere fino a quattro ore.
Formiche proiettili
Questo tipo di formiche, della specie Paraponera clavata, vivono nelle foreste pluviali del Sud America e sono un vero e proprio strumento di tortura. Viene chiamata formica proiettile perchè dolore che causa viene spesso paragonato a quello di un colpo di pistola a bruciapelo, è valutato al quarto grado (cioè, il massimo) della scala Shmidt (sistema di valutazione delle punture di insetti per gli entomologi). La componente principale del veleno di queste formiche è la poneratossina, un peptide neurotossico, che causa una contrazione incontrollabile e prolungata dei muscoli e il blocco della trasmissione sinaptica. Nel caso dei vertebrati, 30 punture di formiche proiettile per ogni chilogrammo di peso corporeo possono sicuramente uccidere tra dolori inconcepibili e tremori incontrollabili.
Siafu: formiche africane
Questo tipo di formica viene considerata il predatore più mortale di tutta l’Africa, dal momento che possono uccidere oltre un milione di prede al giorno. Ciò che le rende particolarmente spaventose è che possono mordere e pungere, anche se non è questo il modo in cui uccidono. Durante l’attacco, le formiche riescono a entrare in ogni orifizio che trovano, come naso, bocca e orecchie. Le vittime muoiono infine di asfissia, coi polmoni pieni di formiche. Le formiche killer sono considerate pericolose per l’uomo, a causa del numero elevato dei membri della colonia che in pochi attimi possono ricoprire qualunque cosa incontrino sulla loro strada. È quindi molto rischioso trovarle in casa oppure essere impossibilitati a muoversi quando ci si imbatte su una colonia in movimento.
Si dice che mordano tutte in una volta, in accordo a un segnale.
Insetti più letali: Mosche Botfly
Queste mosche sono della specie antropofaga (dermatobia hominis), parassiti del uomo, e sono originarie del Centro e Sud America. Si servono di insetti trasportatori – tipicamente le zanzare, zecche – per insinuare le uova negli organismi. Le uova sfruttano il morso dell’insetto per penetrare nella pelle o semplicemente si lasciano cadere sul futuro ospite. Le larve si sviluppano nel tessuto sottocutaneo (miasi) e dopo circa otto settimane escono fuori per alloggiarsi nel terreno ed impuparsi per un’altra settimana. Gli adulti sono insetti piccoli e grigi somiglianti a una mosca.
Insetti più letali: Calabroni giapponesi
I calabroni giapponesi sono dotati di un miscuglio di ben otto diversi veleni, tra i quali la mandaratossina che può essere mortale già da sola. È un imenottero tipico dell’Asia dalle dimensioni veramente notevoli: è lungo circa 5 cm con un’apertura alare di ben 7,5 cm e, grazie o a causa delle importazioni dai paesi asiatici è ormai giunto anche in Europa dove si sono verificati casi di attacchi mortali all’uomo. Il veleno del calabrone killer provoca danni ai reni, al fegato e al cuore, il rischio di morte è elevatissimo anche per i soggetti non allergici, mentre i sopravvissuti potrebbero aver bisogno del trapianto di fegato e/o dialisi. La sua presenza è stata accertata in Europa.
L’articolo è molto interessante e allo stesso tempo inquietante. lavorando come entomologo sanitario in un’Ausl, lo ritengo utile e meritevole di qualche approfondimento, come ad esempio lo studio sugli antidoti nei confronti dei veleni descritti. Per approfondire: http://www.zanzaratigreonline.it/
grazie e saluti