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La Gardnerella Vaginalis è naturalmente presente nell’organismo delle donne, ma può diventare un problema quando prolifera. Vediamo alcuni rimedi naturali per aiutarci a tenerla sotto controllo.
Gardnerella Vaginalis è il nome di un batterio – un cocco-bacillo per essere precisi – presente nell’ecosistema vaginale di circa una donna su due: in condizioni normali, infatti, la Gardnerella non è causa di alcun fastidio o disturbo all’apparato riproduttivo femminile o maschile.
Il problema nasce quando l’equilibrio della flora microbica nella vagina viene alterato: se la Gardnerella aumenta improvvisamente di numero, essa si trasforma in un agente patogeno, creando disturbi anche molto fastidiosi, come la vaginosi batterica.
Sintomi e cause
I sintomi da infezione di Gardnerella Vaginalis – da non confondere con la vaginite–possono essere molto fastidiosi e creare forti problemi di natura sociale e relazionale. Ecco perché è sempre bene vedere un ginecologo, per evitare che la situazione peggiori ulteriormente. Tra i sintomi più comuni collegati all’infezione troviamo:
- Prurito e bruciore intimi
- Presenza di una schiuma grigiastra che riveste la mucosa vaginale, dando una sensazione di bagnato, e che fuoriesce in minima parte
- Cattivo odore, simile al pesce marcio
- pH vaginale maggiore di 4.5
L’infezione da Gardnerella è in genere dovuta ai rapporti sessuali, dal momento che lo sperma abbassa l’acidità vaginale, provocando la proliferazione del microrganismo. Anche lo stress può concorrere all’infezione, abbassando le difese immunitarie, così come la scorretta igiene intima, l’uso frequente di anticoncezionali vaginali come la spirale o l’eccesso di antibiotici.
Vediamo alcuni rimedi naturali che possono aiutarci a prevenire o a contrastare la proliferazione di Gardnerella.
Alimentazione
In generale si consiglia di ridurre l’assunzione di zuccheri e consumare alimenti ricchi di proteine per contrastare l’infezione, nonché di cibi contenenti alti livelli di Sali minerali, vitamine B complessa, E, C e A.
Considerato come un vero e proprio antibiotico naturale, l’aglio non deve mai mancare nella nostra alimentazione. Con questo bulbo possiamo anche creare una soluzione per lavaggi vaginali: aggiungetene uno in un litro di acqua calda, mescolando il tutto insieme a due cucchiai di aceto di mele.
Lavanda vaginale
Il consiglio generale è quello di non eccedere nella pulizia vaginale, anche prima della comparsa dell’infezione da Gardnerella, evitando soprattutto di praticare lavande all’interno della vagina: l’apparato riproduttivo femminile è infatti in perfetto equilibrio e intervenire drasticamente può alterarne l’acidità. Anche per la parte esterna, evitate l’utilizzo di troppi saponi, anche quelli specifici per l’igiene intima: l’acqua abbondante è spesso il rimedio migliore.
Quando compare la vaginosi, si può utilizzare una lavanda vaginale a pH acido, per cercare di ristabilire il naturale equilibrio microbico.
Tra i rimedi erboristici più utilizzati, ci sono la polvere yoni, da spruzzare direttamente sulla vagina, quotidianamente per alcuni giorni, l’estratto di consolida maggiore o l’olio di iperico, da applicare sulle labbra vaginali.
Si può creare poi una lavanda fai da te, mescolando 3 cucchiai di aceto di mele e un litro di acqua tiepida. O, ancora più semplicemente, potete aggiungere del bicarbonato di sodio all’acqua utilizzata per il lavaggio: vi aiuterà a contrastare i cattivi odori e il bicarbonato possiede anche un certo effetto disinfettante.
Riequilibrare il pH
L’aceto di mele pare sia molto indicato nella cura di questo disturbo anche attraverso l’assunzione orale: ne bastano tre gocce in un bicchiere d’acqua, da bere tre volte al giorno, per aiutare il riequilibrio del pH alterato. Anche lo yogurt naturale può essere utile, oltreché il succo di mirtillo: consumatene un litro ogni giorno. Fate attenzione: non deve contenere zuccheri aggiunti.
Abbigliamento
Anche con l’abbigliamento possiamo contrastare l’infezione da Gardnerella. Il principio di base è lasciare il più possibile l’area scoperta, per scongiurare la creazione di un ambiente caldo-umido, che permette ai microrganismi di proliferare.
Via libera quindi al cotone nella biancheria intima, evitando invece materiali sintetici o in microfibra, pantaloni attillati e collant. Se possibile, di notte non utilizzate le mutandine. Se utilizzate i salvaslip, cambiateli molto spesso durante la giornata. Discorso simile anche per gli assorbenti interni.
Ricordate di lavare la biancheria intima utilizzando un sapone neutro.