Vuoi scegliere le scarpe da running più adatte a te? Comincia dal peso: lo dicono anche gli scienziati.
Sembra un fatto quasi banale, ma in realtà, come dicono gli inglesi “the devil is in the details”. Il diavolo sta spesso nei dettagli: e il peso delle scarpe da running può risultare un dettaglio davvero di poco conto.
Dalla scienza, però, viene la conferma che non solo scarpe da running più leggere ci fanno faticare di meno, ma che ci rendono anche più veloci. Vediamo i risultati.
Scarpe da running: questione di grammi
Alcuni ricercatori dell’Università del Colorado di Boulder hanno realizzato uno studio sul peso delle scarpe per fare jogging. Mentre è naturale pensare che delle calzature pesanti abbiano un impatto sulla quantità di energia utilizzata mentre si corre, non era altrettanto evidente che tale peso riducesse la velocità dei corridori. Da questo presupposto è partito lo studio.
Gli esperti del dipartimento di Psicologia Integrata hanno scoperto che persino poche decine di grammi possono fare una grande differenza.
Lo svolgimento dello studio è stato piuttosto semplice.
18 corridori sono stati portati nel Laboratorio di attività motoria dell’Università, sotto la supervisione del professor Rodger Kram. Erano tutti dei buoni performer: ognuno di loro percorreva infatti i 5mila metri in meno di 20 minuti.
Per ottenere delle misurazioni affidabili, i ricercatori hanno dato ai runner 3 paia di scarpe identiche (nell’aspetto). Ma con delle sottili differenze. All’interno di due delle 3 paia, c’erano infatti dei piccoli proiettili di piombo, che ne alteravano il peso.
Ai partecipanti è stato chiesto di correre su un tapis roulant, mentre venivano analizzati alcuni valori, come il consumo di ossigeno e la produzione di anidride carbonica.
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Scarpe da running più pesanti fanno consumare più energia
I risultati sono stati molto chiari. Il tapis roulant era settato per tutti sugli stessi parametri. A cambiare era solo il peso delle scarpe.
Il “costo” in termini di energia utilizzata da parte dei corridori era di circa l’1% in più per ogni aumento di 100 grammi. Allo stesso modo, anche la velocità diminuiva dell’1% per ogni 100 di grammi di aumento di peso.
Una delle implicazioni dello studio è che un maratoneta che utilizzasse scarpe da runner più leggere di 100 grammi, potrebbe accorciare i propri tempi di quasi un minuto. 57 secondi, per essere precisi.
C’è una possibile controindicazione, però. Con delle calzature più leggere, c’è il rischio che si riduca l’ammortizzazione. E anche questo parametro è importante nello stabilire la quantità di energia utilizzata dal corridore.
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Come scegliere le giuste scarpe da running?
È quindi importante trovare il giusto mezzo quando si scelgono le scarpe per andare a correre.
Facendo una suddivisione di massima, possiamo dire che esistono sei tipi di modelli:
- A0 – minimaliste
- A1 – superleggere
- A2 – intermedie
- A3 – massimo ammortizzamento
- A4 – stabili
- A5 – trial running
Le ultime sono adatte per la corsa su percorsi naturali. Le A4 sono molto confortevoli per camminare, ma sconsigliate per la corsa, a meno che non siano necessarie per problemi specifici alle caviglie o alla pianta del piede.
Per le altre occorre fare una distinzione di sesso, di peso e di velocità.
Per i più veloci (sotto i 4’30” di media al kilometro) e leggeri (uomini sotto i 60 kg e donne sotto i 50) vanno bene le minimaliste e superleggere. Alla stessa velocità, i pesi ‘medi’ (tra i 50 e gli 80 kg) dovrebbero scegliere le superleggere o le intermedie. Per chi supera i 60 kg (donne) e gli 80 kg (uomini), infine, sono consigliate le intermedie.
Le intermedie vanno bene anche per i più leggeri e i pesi medi che vanno un po’ più lenti: tra i 4’30” e i 5’30” al kilometro. Utili infine per i runner a basso peso che vanno oltre i 5’30” a kilometro.
In tutti gli altri casi di peso e velocità è consigliabile invece ricorrere alle A3.
FONTI
La ricerca dell’Università del Colorado.