L’associazione Italian horse protection (Ihp) ha lanciato un allarme da lasciar senza parole anche i meno suscettibili: in Canada, cavalli dismessi dall’industria dell’ippica e dagli sport equestri, vengono spediti vivi in Giappone dove, dopo la macellazione, vengono trasformati in basashi, il sashimi di carne cruda di cavallo
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Cos’è il basashi, il sashimi di carne cruda
Per basashi o sashimi di carne cruda di cavallo, si intende un piatto ritenuto altamente raffinato in Giappone, diffuso soprattutto a Kumamoto e su tutta l’isola del Kyushu, la prefettura di Nagano e quella di Oita.
Dal colore rosso molto acceso, per questo chiamato anche sakura-niku ( carne dei fiori di ciliegio), solitamente il basashi si accompagna con fettine di cipolla e zenzero o aglio grattugiato, sempre prima di essere intinto dell’immancabile salsa di soia, oltre che abbinato al sakè.
La denuncia dell’Italian horse protection
Di fronte a ricchissimi consumatori, disposti a spendere cifre ingenti pur di gustare il loro sashimi di carne cruda di cavallo, l’associazione Italian horse protection; un’associazione indipendente che tutela cavalli e altri equidi, contrastandone lo sfruttamento e lottando per il rispetto dei loro diritti e bisogni etologici, non poteva non far sentire la sua voce, a maggior ragione dopo la richiesta di carne più fresca possibile perché, invece della macellazione in Canada, i cavalli vengono sottoposti ad atroci viaggi della morte, con costosi trasporti.
Si tratta, dice l’associazione, di animali di poco più di 1 anno, stipati 4 alla volta in delle casse, senza separazioni tra loro, caricati dentro le stive di un aereo.
Animali che, accanto alla sofferenza dell’essere rinchiusi lì dentro già molte ore prima dei loro viaggi della morte, in spazi ristretti, senza potersi muovere, in piedi nelle loro stesse feci, senza né acqua né cibo; devono fare i conti col terrore dei rumori fortissimi, dei sobbalzi del decollo, del volo e dell’atterraggio, fino alla loro brutale macellazione.
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Le altre associazioni che denunciano i viaggi della morte dei cavalli canadesi
La CHDC (Canadian Defense Coalition) ha organizzato proteste all’aeroporto di Calgary, purtroppo inutilmente, nel tentativo di fare pressioni sul governo canadese e su quello giapponese.
Diversi video documentano le torture dei cavalli sino alla macellazione per trasformarsi in sashimi. Questi poveri animali arrivano in Giappone riversi in terra, morti o incapaci di rialzarsi.
Altri altri, zoppicanti, senza l’effettuazione dei dovuti trattamenti, vengono spediti come un pacco postale dal Canada al Giappone, con la compiacenza dei veterinari canadesi addetti alle ispezioni al momento del carico.
Nonostante le proteste e le denunce dell’Ihp, dell’Animal Welfare Foundation e della Tierschutzbund Zurich, oltre che di molte altre associazioni europee sugli abusi perpetrati ai danni dei cavalli in Canada e Argentina, cui si aggiungono gravi maltrattamenti, mancanza di controlli sui farmaci e totale assenza di tracciabilità, è necessario l’aiuto dell’opinione pubblica per fermare questi orrori.
Il Presidente dell’Ihp, Sonny Richichi, parla di “realtà che è fondamentale far conoscere perché solo con la consapevolezza di tutti avremo la speranza di cambiarla”.
FONTI IMMAGINI: www.minoriyaki.com – www.ohga.it