Questa pianta funge tra le altre cose da tonico, immunostimolante, antivirale.
L’ astragalo, conosciuto anche con il nome di huáng qí, è una pianta di origine orientale, utilizzata da sempre nella medicina cinese per le sue varie e importanti proprietà curative.
È un rimedio utile a combattere la stanchezza e lo stress, fisico e mentale, ma sembra anche che possa ricoprire un ruolo importante nella cura e prevenzione di tanti altri disturbi. La pianta, infatti, avrebbe dimostrato di possedere un’azione cardiotonica, in grado di intervenire sul metabolismo del sodio e del potassio, riducendo la pressione arteriosa.
Originario dell’Oriente, dove cresce in maniera spontanea, l’ Astragalo è diffuso anche in Corea, Mongolia e Siberia, anche se la sua coltivazione in serra o in vivai è diffusa ormai un po’ ovunque.
La duttilità del suo principio attivo
Il principio attivo più importante che lo contraddistingue si chiama astragaloside IV e consente di ridurre anche eventuali danni cardiaci, epatici e intestinali.
All’interno di questa pianta sono contenute, oltre alle saponine astragalosidi, isoflavoni come la calicosina e la formonoletina, ammine biogene, polisaccaridi e flavonoidi.
Questa unione di sostanze benefiche per la salute trasforma l’ astragalo in un potente antinfiammatorio e immunostimolante, utile sia per le affezioni delle vie respiratorie che per il trattamento dei disturbi tipici delle stagioni fredde.
Come dicevamo, l’astragalo è un ottimo alleato per combattere stanchezza e situazioni stressanti. Aumenta le riserve di energia, migliorando la memoria. Inoltre, riduce lo stress, migliora la qualità del sonno e combatte la stanchezza cronica. La sua assunzione è in genere indicata per superare periodi particolari di stanchezza, affaticamento e nelle convalescenze.
Anche il sistema immunitario usufruisce delle proprietà di questa pianta che favorisce l’attività fagocitaria delle cellule. Milza, timo e alcuni linfonodi ne risultano rinforzati.
Astragalo utile per il fegato
La pianta sarebbe dotata inoltre di proprietà epatoprotettrice, capaci di proteggere il fegato dai danni provocati da sostanze chimiche o tossiche.
Sembra che gli astragalani e gli astragaloglucani siano in grado di aumentare i livelli di IgM, IgE e interferone, garantendo una maggior difesa nei confronti delle infezioni virali o una guarigione decisamente più rapida.
La pianta è facilmente reperibile in erboristeria e in farmacia, sotto diverse forme: gocce, radice essiccata, capsule, tinture. Il rimedio non deve essere mai assunto senza l’opportuna supervisione di un esperto.
(Foto: meridianbotanicals)