Mentre il mondo è in piena emergenza Coronavirus, con 1.430.453 casi confermati e 82.145 decessi confermati mentre scrivo, lo stesso mondo, Italia inclusa, si riempie di ripetitori 5G; radiofrequenze a onde millimetriche che comportano un’irradiazione permanente e ubiquitaria.
Sempre più spesso si assiste alla potatura di alberi lungo i viali, all’abbattimento di alberi secolari, al ridimensionamento del verde pubblico, magari quel poco che resta nelle città cementificate.
Se però il fenomeno non interessa una sola città, né una sola regione ma la nazione intera, quella confinante, fino a estendersi oltreoceano, ci si chiede perché questi alberi sono “ammalati” contemporaneamente, tentando di capire cosa stia accadendo.
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I massimi esperti mettono in guardia sulla pericolosità del 5G
La tecnologia 5G entra in diversi campi: robotica, intelligenza artificiale, internet delle cose e sensoristica, realtà virtuale ed aumentata e in ogni ambito di applicazione digitale.
Essa trova i suoi principali colossi: Ericsson, leader incontrastato in Europa e fornitore di rete per Tim, Huawei e Zte in Cina.
Sono in tanti i massimi esperti che mettono in guardia sulla pericolosità del 5G.
Tra questi Martin Pall, professore emerito di Biochimica e Scienze Mediche di Base all’Università Statale di Washington, che afferma: “Prevedo grandi catastrofi ecologiche e incendi, perché le piante soggette ai campi elettromagnetici sono più infiammabili. Possiamo essere certi che il 5G comporterà un aumento di pulsazioni di gran lunga maggiore dei campi elettromagnetici attuali. Potremo avere vaste epidemie e vedere l’insorgere di 4 tipi di cecità: cataratta, distacco della retina, glaucoma e degenerazione maculare. Ci si aspetta, inoltre, danni ai reni“.
Egli spiega anche il possibile nesso Coronavirus-5G, focalizzandosi sulla molecola proteica del canale di calcio (VGCC), le cui eliche agiscono come sensore di tensione ai cambiamenti elettrici attraverso la membrana plasmatica. E’ stato dimostrato che le frequenze esacerbino la replicazione virale, la diffusione e la letalità della malattia”.
Olle Johansson, massimo esperto delle interrelazioni fra campi elettromagnetici e organismi viventi ha specificato: “Il 5G viene introdotto senza studi anche in America, ma in letteratura esistono 26 mila voci sui rischi: sono preoccupato!”.
Ronald Kostoff, della Georgia Institute of Technology afferma: “Il 5G è il più grande esperimento non etico della storia; è ormai comprovato che il wireless abbassi le difese del sistema immunitario, esponendo a virus e malattie”.
Mentre Narin Sehan, direttrice del Dipartimento di Biofisica della Gazi University-Ankara, ed esperta di protezione delle radiazioni non ionizzanti, sostiene che “le radiazioni a radiofrequenze modulate a impulsi a 900 Mhz causano stress ossidativo su cuore, polmone, testicolo e tessuti epatici”.
Lo stress ossidativo è stato di recente indicato dal premio Nobel Luc Montagnier come una delle cause della malattia da Coronavirus, tanto da sostenere la crucialità di assumere antiossidanti in questa fase.
L’abbattimento di alberi in Italia in piena pandemia
Interessante, in proposito, un articolo di La Stampa che ci offre una risposta all’abbattimento di alberi che si sta verificando in molte città italiane: le loro foglie rappresentano un ostacolo per le onde millimetriche del 5G, come riconoscono anche i gestori telefonici.
Ecco una serie di abbattimenti verificatisi da gennaio ad aprile di quest’anno:
- Grosseto: dal 16 marzo sino al 1 aprile, sono stati abbattuti 54 pini giovani e sani in via Mascagni ed altri 15 risultano in fase di abbattimento (tagli avvenuti durante le restrizioni da Covid-19, quindi in violazione del DPCM dell’11 marzo)
- Bergamo: nel piazzale Alpini gli abbattimenti sono datati 20 marzo, 13 marzo per il Parco Fratelli Locatelli, 26 febbraio per il giardino della Prefettura, 31 gennaio si è completato l’abbattimento di tutti gli alberi di piazza Dante
- Firenze: il 17 febbraio si abbattono 17 pini a Piazza della Vittoria
- Roma: i primi di marzo ci sono abbattimenti su Nomentana, Aurelia e all’Eur (Piazzale Asia) che si aggiungono agli abbattimenti di splendidi tigli a Monteverde
- Ostia: a partire da ottobre è stata violata la Riserva di Procoio, tra proteste e manifestazioni dei residenti sino al 14 marzo, data in cui il Tribunale di Roma ha posto sotto sequestro la Riserva e ha avviato un’inchiesta
- Forlì: il 1 aprile sono stati abbattuti 36 alberi ad alto fusto in viale Gramsci
- Villanterio (Pv): il 7 marzo sono stati tagliati ontani, pioppi, salici lungo 3 km del fiume Lambro
- Montegiordano (Cs): il 29 marzo sono stati abbattuti 115 pini secolari e ai Giardini Naxos numerosi eucalipti
- Trieste: il 30 marzo sono stati tagliati via gli alberi di viale XX Settembre.
Il taglio degli alberi tra motivazioni “ufficiali” ed evidenze
Mentre il taglio degli alberi prosegue senza sosta e le motivazioni “ufficiali” parlano di abbattimenti volti a preservare la sicurezza dei cittadini e ad eliminare gli alberi malati, le evidenze dicono tutt’altro, in quanto la questione sembra realmente connessa all’installazione delle antenne 5G.
L’ente britannico per la cartografia statale, nelle 46 pagine sulle pianificazioni geo-spaziali del 5G, a titolo di manuale d’uso per le autorità locali, invita a valutare come il segnale 5G possa essere impattato “identificando tutti gli oggetti significativi in genere con altezza oltre i 4 metri, quali ad es. statue, monumenti…alberi di grandi dimensioni e siepi alte”, “poiché arbusti, foglie e rami devono essere considerati come bloccanti al pari di materia solida”.
In Italia c’è chi si oppone e chi è obbligato a sperimentare il 5G
L‘Alleanza italiana Stop 5G, appartenente all’Alleanza Europea Stop 5G, promuove azioni sociali e politiche finalizzate a tutelare la salute pubblica, fortemente compromessa dal “5G Action Plan”, recepito in fase sperimentale dal governo italiano già dal 2017.
In Italia 183 Comuni sono ufficialmente “Stop 5G” e 58 Sindaci hanno emanato ordinanze per fermarlo, mentre 2 Regioni hanno approvato mozioni per la moratoria.
Sempre in Italia, i Comuni Bandiera Arancione hanno l’obbligo di sperimentare il 5G (anche se si parla di “offerta commerciale obbligatoria”).
Anche sul 5G il dibattito è sempre lo stesso: tutela della salute e della vita umana o profitto spietato? Logico che le due cose non possono coesistere per non generare un conflitto d’interesse.
Fonti scientifiche che sostengono la pericolosità del 5G
Evidenza scientifica su 5G Harm
- EHTrust: ricerca scientifica su 5G, piccole cellule e salute
- L’e-book gratuito del Dr. Martin Pall: ” 5G: prove convincenti per otto tipi distinti di grandi danni causati da esposizioni di campi elettromagnetici (EMF) e dal meccanismo che li causa ” (PDF, 90 pagine)
- Dr. Joel Moskowitz: ” Tecnologia wireless 5G: taglio attraverso l’hype “
- Senso elettrico: ” 5G pericoli di radiazione – 11 motivi per essere preoccupati “
- Riepilogo delle risorse sanitarie da WhatIs5G.info
- Riepilogo risorse sanitarie da TelecomPowerGrab.com
- Intervista EMF di Luke Storey: Dr. Jack Kruse
- SaferEMR: Riassunto 400 nuovi studi scientifici sui campi elettromagnetici, dal 2016 ad oggi (EMF in generale)
- Ricerca di Magda Havas
- Notizie da Clear Light Ventures
- Articoli da BN Frank su ActivistPost
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Ce la caveremo con una laconica frase scritta nel bugiardino dell’attrezzatura , con generiche raccomandazioni di uso prudente…………..per il resto nessuno fermerà questo 5G e già si sta preparando il 6G , dobbiamo rassegnarci perchè lo sviluppo tecnologico (????) non ascolta ragioni e ci dice chiaro e tondo chi comanda nella società e nella scienza.
Volete mettere quanto è figo accedere agli elettrodomestici di casa da remoto , potremo far fare la spesa di casa al frigorifero quando si rimane senza cibo ahahah!!!!!
A meno che si smetta di essere cosi accondiscendenti nei fatti e civili nei comportamenti , concentrando e facendo maturare una unità di intenti di opposizione che noi critici del mainstream non possediamo ancora, purtroppo…..
Tra il 2019 e 2020 A Piazzale Roma -SMarta venezia abbattuto un bosco di pioppi per costruire parcheggio che già c’era per residenti; è zona con inquinamento fisico da radar e wi fi -chimico da motori diesel , generati da grandi navi attraccate in prossimità. Impianti em di ogni genere a piazzale Roma che è la principale porta d’entrata al centro storico.
.In precedente progetto doveva sorgere quartiere residenziale mantenendo l’unico polmone verde di quella zona.
Come mai questo cambio di programma?
5G?