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Un circo senza animali è possibile.
E funziona: gli spettatori di oggi sono sempre più attenti al benessere degli animali. Ecco perché, sempre più spesso scelgono spettacoli cruelty-free. Che infatti si moltiplicano in tutto il pianeta.
Grazie alla tecnologia, un circo tedesco è riuscito a riproporre dei numeri circensi con gli animali, ma senza usare gli animali… ecco come!
Ecco il circo senza animali, ma con gli animali… “finti”
Il Circus Roncalli, fondato in Germania nel 1976, ha deciso: da oggi gli animali che si esibiscono per il proprio pubblico saranno solo degli ologrammi. Stop alla brutalizzazione di tigri e leoni. Stop agli animali stressati per via dell’imprigionamento. Stop all’umiliazione di animali destinati dalla natura a vivere all’aperto.
È il nouveau cirque, la nuova tendenza nel mondo circense che prevede un circo senza animali, con spettacoli e intrattenimento esclusivamente umani.
Sono 11 i proiettori, ad altissima risoluzione, che permettono al Roncalli di proiettare le figure degli animali. Degli ologrammi, che danno l’idea di uno spettacolo “tradizionale”, ma al contempo ultramoderno. Così non si abbandona il circo a come siamo abituati, ma al contempo si preserva la salute degli animali.
Ecco un video che mostra l’incredibile spettacolo:
“È così che il circo può restare vivo”, commenta nel filmato Max Schautzer, noto commentatore radiofonico austriaco, che ha assistito allo spettacolo.
L’impegno ambientale del Roncalli
L’obiettivo del Roncalli è di offrire agli spettatori un’esperienza che stimoli immaginazione e creatività. In un’arena da 32 metri per cinque, con una visibilità a 360 gradi, gli spettatori possono ammirare le figure olografiche in 3D.
Per la verità, il Roncalli è stato pioniere nel proporre un circo senza animali. Già negli anni ’90, la compagnia aveva eliminato tutti i numeri con le belve selvagge. Aveva però lasciato ancora gli spettacoli con i cavalli, che verranno però gradualmente rimossi: quello del Natale di quest’anno dovrebbe essere l’ultimo che impiega i nobili animali.
Markus Strobl, ufficio stampa del circo, ha dichiarato:
«Abbiamo deciso di non avere più animali per favorire il loro benessere. In realtà, la maggior parte dei numeri durante lo show era già eseguita da artisti e clown. Il focus del circo Roncalli è infatti sui numeri poetici e acrobatici».
Roncalli, inoltre, non si fermerà nella proposta di un circo più ecologista. Il fondatore, Bernhard Paul, ha infatti dichiarato che il prossimo obiettivo del circo è di diventare plastic-free, senza alcun impiego di plastica.
Circo senza animali: la legge italiana e le altre esperienze
In Italia, quasi un anno fa, è stata votata una legge sul circo senza animali. Con una vasta maggioranza in Parlamento, il nostro Paese ha deciso per il graduale superamento della presenza degli animali nei circhi. I circensi dovranno quindi scegliere: o spettacoli con soli umani, o la chiusura.
Il nostro è stato il 51esimo Paese al mondo ad avere una legislazione in merito. D’altronde, il circo funziona benissimo anche senza ricorrere agli animali. È l’esperienza per esempio del Cirque du Soleil, che dal 1984 propone con grande successo numeri di acrobazia e giocoleria senza sfruttare alcun animale.
Ma le esperienze simili si moltiplicano. È il caso di André-Joseph Bouglione, ex domatore francese, che ha deciso di dare una svolta alla sua attività fondando l’Ecocirque, il circo ecologista: ha condotto tutti i suoi animali in riserve e rifugi loro destinati e ha deciso di proporre solo spettacoli umani.
Un’esperienza molto significativa in questo senso è nata a Palermo nel rione Danisinni, dove è nato il circo senza animali, a vocazione sociale. Gli organizzatori lo raccontano in dettaglio in questo video:
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