L’episodio increscioso una settimana fa circa: sono state date alle fiamme 21 arnie a San Lorenzo Isontino, e sono state uccise 2 milioni di api. “L’obiettivo? Era sopprimere gli insetti”, denunciano dal Consorzio apicoltori.
Come si fa? Come è possibile? Perchè? Atto vile e inspiegabile, perchè le api sono un bene collettivo inestimabile.
Il triste episodio è avvenuto in una zona isolata di San Lorenzo Isontino, in Friuli. La mano di ignoti ha portato alla sadica morte di circa 2 milioni di api. Gli sciami di api vivevano all’interno di 21 arnie, in piena produzione di miele d’acacia.

Notevole il danno economico, circa 15mila euro, ma non meno importante quello ambientale a causa delle mancate impollinazioni. Sul posto, alle prime luci dell’alba, sono intervenuti i Vigili del fuoco che hanno poi avvisato i 15 soci della Landa Carsica, proprietaria degli alveari.
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“L’obiettivo era bruciare tutto e sopprimere gli insetti”, ci ha confermato Pier Antonio Belletti, presidente del Consorzio apicoltori della provincia di Gorizia. I malintenzionati prima hanno chiuso i fori delle arnie, poi hanno posizionato 21 fascine che hanno utilizzato come innesco.
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“Tutto era stato studiato ad arte“, ha ribadito il presidente del Consorzio. “In 25 di storia, nell’Isontino una cosa del genere non era mai capitata, se non due anni fa in provincia di Udine”. Sul caso ora indagano i carabinieri di San Lorenzo.
fonte: Ilfriuli.it

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