Dopo anni le aziende, che producono tinture per capelli , sono intervenute nella formulazione dei loro prodotti che contenevano resorcinolo e parafenilendiammina. Ma ancora molto c’è da fare e lo dimostra un test fatto recentemente.
Una serie di prodotti di tinte fai da te , ben 16, sono stati messi sotto la lente d’ingrandimento dalla rivista francese 60 Millions de Consommateurs.
Solo 6 di queste tinture si son rivelate sicure e prive di ingredienti nocivi, parliamo delle tinture naturali di Aroma-Zone, di Herbalia, la colorazione 100% vegetale della Garnier e le colorazioni vegetali di Martine Mahé .
Sostanze sospette emerse dai test
Nei prodotti sono emerse come allergeni : la parafenilendiammina, il resorcinolo e il p-amminofenolo.
Benchè le concentrazioni nelle tinture per capelli siano limitate dai regolamenti e siano a livello della soglia minima, sono sostanze che presentano delle problematiche essendo dei possibili perturbatori endocrini.
Altra sostanza sospetta è la formaldeide, la quale non viene mai indicata nelle composizioni ma viene creata dalla reazione chimica di alcuni ingredienti.
Dei 16 prodotti testati, risulta che solo 4 non ne contengono affatto, negli altri invece è presente in concentrazioni imposte dal regolamento, ma ben sappiamo come la formaldeide sia una sostanza altamente cancerogena.
Ricerche legate alla tossicità delle tinture per capelli
Diverse ricerche hanno analizzato il problema della tossicità delle tinture per capelli, soprattutto nello sviluppo di malattie gravi. Non solo, quindi, sensibilità ai composti chimici adoperati nella realizzazione dei prodotti, ma anche aumento della percentuale di tumori tra chi è costantemente a contatto con queste sostanze.
Secondo un nuovo studio condotto dalla University’s Division of Occupational and Environmental Medicine di Lund (Svezia), alcune tinture permanenti per capelli potrebbero ancora contenere delle sostanze chimiche cancerogene, già bandite per la loro pericolosità.
I ricercatori dell’Università di Lund hanno infatti riscontrato la presenza di sostanze tossiche, in concentrazioni più elevate, nel sangue dei parrucchieri che applicano tinture permanenti. A rischio sarebbero quindi i professionisti e i consumatori che fanno uso mensile di questi prodotti.
La sostanza incriminata è l’o-toluidina, un’ammina aromatica, tossica e pericolosa per l’uomo e per l’ambiente. Secondo i ricercatori, le presunte sostanze cancerogene entrerebbero a far parte della composizione delle tinture durante il processo di produzione.
Le tinture permanenti per capelli funzionerebbero infatti sfruttando una reazione chimica tra i cosiddetti “intermedi”, appunto le ammine aromatiche. Molte delle ammine aromatiche, tra cui l’o-toluidina, sono sospettate di provocare cancro della vescica, linfoma non-Hodgkin, leucemia e cancro al seno.
Tali sostanze, come fa notare il DailyMail, sono state vietate dall’UE nei primi anni ’90 proprio per la loro pericolosità.
Studio sugli 8 composti cancerogeni
Gli scienziati che hanno realizzato lo studio hanno misurato i livelli di otto composti cancerogeni, tra cui l’o-toluidina, nel sangue di 295 parrucchieri, 32 clienti che tingono regolarmente i capelli, e 50 persone che non avevano usato alcuna tintura permanente per 12 mesi.
I risultati hanno evidenziato che le persone che sono entrate regolarmente a contatto con le tinture per capelli presentavano livelli di toluidina più alti, con un più alto rischio di cancro.
La conclusione è chiara: l’esposizione ad alcune tinture permanenti porta all’introduzione nel flusso sanguigno di sostanze coloranti cancerogene. Per tali ragioni, i ricercatori hanno deciso di effettuare ulteriori studi sugli ingredienti presenti in tali prodotti, anche per verificare la probabilità che queste sostanze chimiche vengano trasferite nell’acqua.
C’è ancora un ampio dibattito sulla presenza o meno di composti cancerogeni nelle moderne tinture per capelli. Questi prodotti sono così complessi, che spesso non si ha idea di cosa contengono e delle reazioni chimiche che possono innescare. Proprio per questo, le persone che li utilizzano dovrebbero adoperare guanti monouso e cercare di ridurre al minimo il contatto con la pelle.
Già precedenti studi hanno collegato l’uso di tinture per capelli a un aumento del rischio di alcuni tumori (carcinoma della vescica e della mammella).
Ricordiamo, ad esempio, una ricerca presso la University of Southern California (“Use of permanent hair dyes and bladder-cancer risk” Int J Cancer. 2001 Feb 15;91:575-9.) condotta nel 2001, che aveva dimostrato come le tinture per capelli potessero provocare il cancro.
Lo studio aveva evidenziato che le donne che erano solite tingersi i capelli una volta al mese avevano il doppio dei rischi di contrarre il cancro. Un rischio che si triplicava se l’uso raggiungeva i 15 anni o più (se volete approfondire l’argomento, potete farlo a questo link)
Nel nostro articolo avevamo avuto modo di vedere come anche alcuni prodotti naturali per la tintura dei capelli contenessero in realtà degli aiuti chimici per potenziarne il colore.
Cosa fare quindi?
Di sicuro, il primo passo è imparare a leggere bene l’etichetta dei prodotti. In alternativa, potete utilizzare dei metodi naturali per coprire i capelli bianchi, come ad esempio l’Henné o dei preparati a base di erbe. Potete trovare alcuni consigli utili a questo link: https://www.ambientebio.it/tinture-naturali-per-coprire-i-capelli-bianchi/
(Foto: ohsarahrose)