Nonostante l’epidemia da Coronavirus che ha paralizzato il pianeta, sono stati lanciati in questi giorni altri 60 satelliti Starlink nello spazio per internet a banda larga.
Ciò porta il numero totale di satelliti Starlink in orbita a quota 422. In soli quattro mesi dall’inizio del 2020 sono state completate ben quattro missioni, le ultime due risalgono al 18 Marzo e al 22 Aprile.
I satelliti Starlink sono stati ideati in modo da costruire una costellazione satellitare in orbita terrestre per lavorare in sintonia con i ricetrasmettitori terrestri e rafforzare le connessioni internet per video-chiamate e videogiochi.
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Elon Musk: l’ideatore dei satelliti Starlink
Il progetto è finanziato da un produttore privato aerospaziale americano SpaceX, di cui il CEO e fondatore è Elon Musk.
Questo magnate visionario mira ad espandere il proprio servizio a livello globale il prossimo anno, il che richiederà ancora più lanci e una costellazione ancora più ampia. Il suo folle progetto è quello di inviare nello spazio tra 12.000 e 42.000 satelliti per costruire la rete al suo stato finale.
Il percorso di sviluppo del prodotto è iniziato nel 2015, con il lancio di due prototipi di prova nel maggio 2018. I lanci di satelliti sono continuati fino ad oggi, arrivando a quota 422.
Space X ha intenzione di attivare i primi servizi negli Stati Uniti e in Canada entro la fine del 2020, per poi espanderne l’utilizzo in tutto il mondo.
Numerose controversie vertono intorno ai satelliti Starlink
Le polemiche sono giunte da ogni dove: innanzitutto secondo gli esperti aumenterebbe il numero di detriti spaziali che potrebbero entrare in collisione con la Terra. Rischio reale e da non sottovalutare.
Questa moltitudine di satelliti inoltre creerebbe un notevole inquinamento luminoso, impedendo ai ricercatori spaziali di compiere con efficienza le loro ricerche tramite telescopi per l’individuazione di stelle e pianeti.
Cosa che non tutti dicono è il prezzo di questo servizio: secondo Rusch sarà costoso e non utilizzabile subito da tutti. Inoltre come per le connessioni a banda larga 5G andrebbero studiati tutti i livelli di trasmissione e i rischi per la salute.
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Un mercato che prima non c’era…
Nonostante tutto ciò, SpaceX non è l’unico ad ambire a questo progetto.
Infatti anche Amazon.com, Telesat e OneWeb vogliono creare costellazioni satellitari in futuro.
Insomma si sta creando sul mercato un’offerta abbastanza ampia, con l’incertezza di quale sia la domanda….infatti tutti saranno interessati a questo nuovo prodotto ? E soprattutto tutti potranno usufruirne?
Ad oggi l’unica valida alternativa a SpaceX sembra essere proposta dal progetto OneWeb, che prevede un numero minore di satelliti da lanciare ( circa 1.000) e una tecnologia più avanzata disponibile a partire dal 2022.