Un problema molto delicato, legato all’emergenza Coronavirus, è quello relativo al corretto smaltimento dei rifiuti.
In proposito, l’Istituto Superiore di Sanità dice chiaramente: “Non sappiamo se il virus Sars-CoV2, quello della Covid-19, sopravviva anche nei rifiuti urbani che potrebbero essere una nuova frontiera del contagio”, specificando, però che: “Si deve considerare che i virus provvisti di involucro pericapsidico (envelope), come il Sars-Cov2, hanno caratteristiche inferiori di sopravvivenza rispetto ai cosiddetti virus nudi (senza envelope, per esempio: Enterovirus, Norovirus, Adenovirus ecc.) e quindi più suscettibili a fattori ambientali (temperatura, umidità, luce solare, microbiota autoctono, PH ecc.) e a trattamenti di disinfezione e biocidi“.
Secondo l’Iss si può ipotizzare che il nuovo Coronavirus si disattivi, per analogia con altri virus con envelope, in un intervallo temporale che va da pochi minuti a un massimo di 9 giorni, a seconda del materiale su cui si è depositato, della concentrazione e delle condizioni microclimatiche.
Ad esempio, altri coronavirus (Sars e Mers) non sopravvivono su carta in assenza di umidità ma si trovano più a lungo sugli indumenti.
Cosa deve fare chi è positivo o si trova in quarantena obbligatoria
Chi è positivo al Covid-19 o si trova in quarantena obbligatoria deve interrompere la raccolta differenziata, buttando tutti i rifiuti nell’indifferenziata. Ecco i passaggi che deve seguire:
- tutti i rifiuti (plastica,vetro, carta, umido, metallo e indifferenziata, fazzoletti, rotoli di carta, mascherine) vanno posti nel contenitore dell’indifferenziata, possibilmente a pedale
- occorre utilizzare 2 o 3 sacchetti, possibilmente resistenti, messi uno dentro l’altro
- una volta che il sacco è pieno, va chiuso ermeticamente, indossando guanti monouso, con i lacci di chiusura presenti o il nastro adesivo e messo fuori la porta
In questo modo, i rifiuti eventualmente contaminati finiscono negli impianti di termovalorizzazione dove vengono distrutti.
Dove buttare i guanti usati per chiudere i sacchetti?
I guanti usati per chiudere i sacchetti vanno gettati nei nuovi sacchetti preparati per la raccolta indifferenziata (sempre 2 o 3 sacchetti, possibilmente resistenti, uno dentro l’altro). Occorre, poi:
- lavarsi o disinfettarsi accuratamente le mani
- tenere i sacchetti della raccolta indifferenziata lontano dagli animali da compagnia
Le regole dello smaltimento dei rifiuti per tutti gli altri
Tutti gli altri devono continuare a fare la raccolta differenziata, ma cambiano alcune procedure:
- fazzoletti di carta usati da chi è raffreddato, mascherine e guanti vanno buttati nell’indifferenziata
- anche in questo caso, vanno usati 2 o 3 sacchetti possibilmente resistenti, uno dentro l’altro
- i sacchetti vanno chiusi ermeticamente con i lacci o con un nastro adesivo
- infine si può procedere al normare smaltimento dei rifiuti
Chi ritira i rifiuti?
L’Istituto Superiore di Sanità, nel suo documento “Indicazioni ad interim per la gestione dei rifiuti urbani in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus Sars-CoV2″, scrive: “Si raccomanda agli Enti preposti di istituire un servizio dedicato di ritiro da parte di personale opportunamente addestrato”.
Come riporta il Corriere: “gli operatori che effettuano servizi di raccolta differenziata- ha scritto l’Amsa(Azienda Milanese Servizi Ambientali)-dispongono di tutti i dispositivi di protezione individuale necessari a svolgere l’attività, nel rispetto della vigente normativa in tema di salute e sicurezza sul lavoro. Sono formati allo svolgimento dell’attività e informati circa tutti i rischi lavorativi connessi”.
La Linea Gestioni, contattata dal quotidiano italiano, ha così risposto: “Come gestori non abbiamo informazioni sui nominativi di chi è in quarantena. Forse andrebbe sentito l’Istituto Superiore di Sanità“.