Il dibattito sugli OGM è costantemente aperto. Lo scorso lunedì, 11 maggio, si è svolta una riunione straordinaria del Comitato AGRI (COMAGRI) del Parlamento Europeo per discutere sullo stato dell’agricoltura a 2 mesi dalla pandemia da Covid-19.
Alla riunione era presente anche la Commissaria Stella Kyriakides, responsabile per la Salute e la Sicurezza alimentare dell’Ue, che nella sua esposizione, ha presentato elementi sull’impatto del Covid-19 sull‘agricoltura europea, trattando aspetti riguardanti la strategia “Dal campo al piatto” (Farm to Fork-F2F), parte dell’European Commission Green Deal.
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PD e Lega favorevoli a portare gli OGM sulle tavole italiane
Nel corso della riunione straordinaria, Paolo de Castro del PD ha sostenuto che l’F2F deve offrire alternative, non danneggiare i produttori e che le soluzioni dovranno essere basate sulla scienza e sulla biotecnologia sostenibile.
Sul fronte dell’opposizione, l’eurodeputata italiana Mara Bizzotto, della Lega, ha sostenuto: “Abbiamo bisogno di tecnologie sostenibili, abbiamo bisogno di modificare il genoma per salvare l’agricoltura, altrimenti morirà”.
La pericolosità delle affermazioni dei deputati italiani
In questo particolare momento storico, caratterizzato dalla pandemia, con un sistema globale estremamente vulnerabile a zoonosi e emergenze di resistenze, ogni manipolazione del materiale genetico dovrebbe essere controllata, regolata, studiata approfonditamente e con lo stretto rispetto del principio di precauzione.
Anche perché è assurdo che i deputati italiani difendano apertamente la violazione della decisione della Corte di Giustizia europea che nel 2018 ha stabilito che i prodotti delle nuove tecniche genetiche siano OGM e debbano sottostare alla legislazione specifica europea.
Tali dichiarazioni contraddicono la legislazione nazionale che, grazie al dlgs 212/2001, consente di identificare la produzione agricola nazionale come GMO FREE, un vantaggio fondamentale per i prodotti made in Italy.
Gli impatti negativi degli OGM sulla salute umana e ambientale
Come noto, nonostante il dibattito sugli OGM sia costantemente aperto, numerosi studi hanno messo in evidenza i loro impatti negativi sulla salute umana e ambentale.
Gli organismi geneticamente modificati possono causare:
- rischi di nuove allergie
- resistenza agli antibiotici
- più chimica nell’agricoltura (quindi, altro che sostenibilità ambientale)
- inquinamento genetico
- resistenza agli insetticidi
- riduzione della biodiversità
- instabilità genetica
- perdita dei raccolti
- possono compromettere seriamente la sicurezza alimentare
- esasperazione della fame nel mondo ( gli agricoltori verrebbero trascinati verso la dipendenza da un ristretto numero di giganti multinazionali per sopravvivere, ma il cibo prodotto non sarebbe distribuito equamente, col rischio di aumentare la fame nel mondo ).
Le dichiarazioni dei deputati italiani vanno assolutamente denunciate
Alla luce di quanto detto, le dichiarazioni rese dai nostri rappresentanti in sede europea vanno denunciate poiché, in nessun caso, colture geneticamente modificate possono essere considerate sostenibili.
Ad esempio, selezionare le piante per rafforzarne la resistenza ad un certo agente patogeno, anche attraverso le “nuove tecniche genomiche” e coltivare poi in un ambiente industriale e non adattivo tali varietà per avere a una riduzione dell’uso di pesticidi.
Questo causerà rapidamente la mutazione di questi agenti patogeni che si vogliono combattere, aumentandone la pericolosità e la resistenza ai pesticidi con la conseguenza che, come già è successo per le piante ottenute con i “vecchi OGM”, sarà necessario utilizzare pesticidi ancora più pericolosi.