A Messina, la porta della Sicilia, luogo d’arte, storia, cultura, contesa a lungo, nell’antichità per la sua posizione strategica, è stata adottata una singolare iniziativa per risolvere, seppur parzialmente, il problema buche.
Proprio in questa spettacolare città, posta sulla punta nord-orientale dell’isola, sormontata dai monti Peloritani, oggi, percorrendo a piedi viale Boccetta, in pieno centro, tra le arterie messinesi più trafficate, ci si imbatte in autentiche opere d’arte, ottenute dalla trasformazione delle buche stradali in mosaici.
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Chi è l’autrice della trasformazione stradale
Al problema del dissesto stradale, che mette in serio pericolo traffico e popolazione, ci ha pensato l’artista bielorussa Irina Baleava, in arte Irma.
55enne, originaria di Minsk ma messinese d’adozione, con l’autorizzazione comunale, ha compiuto un autentico e volontario atto d’amore per la sua città.
Ma com’è nata l’idea? Irma, rattristita dai buchi lungo i marciapiedi, ha iniziato a raccogliere pezzi di mattonelle colorate dai cassoni delle ditte che eseguono lavori di ristrutturazioni ma anche da scarti e rimanenze di amici e conoscenti.
Il risultato? Una forma di street art nata dal riciclo, nata per un’esigenza semplice, in grado di regalare ai messinesi il piacere di passeggiare e circolare senza farsi male.
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Dall’acquerello alla conversione delle buche stradali in mosaici
All’inizio Irma si dedicava solo alla tecnica dell’acquerello, sino al desiderio di abbellire la sua città d’adozione, con un risultato, spiega, “visibile sotto i piedi di tutti”.
Nonostante suo marito temesse eventuali multe, l’artista non ha mai smesso di avere a cuore i messinesi, con la paura che qualcuno potesse inciampare nelle buche, camminando.
A sollevare ogni dubbio sulla legittimità della sua azione, la delibera 437 del 22 giugno 2017 per la promozione della street art nella città dello Stretto.
Il successo del progetto DisrArt
L’impulso alla realizzazione di questi capolavori artistici è stato offerto dal successo del progetto DisrArt, che dal 2015 non ha smesso di colorare pareti e pensiline dei tram di Messina.
Basti pensare alle opere del 2018, intitolate “Ma come sognano questi giganti?”, “Ulisse e le Sirene”, “Non è un sogno”.
Parliamo di opere che mettono in risalto miti, storie e leggende cittadine, oltre a tempi sempre scottanti e attuali come l’emigrazione, l’accoglienza e l’integrazione.
FOTO: strettoweb.com custonaweb.it