In occasione del World Vegan Day, che si celebra ogni 1° di Novembre, The Fork ha pubblicato una ricerca molto interessante, in cui sviscera le statistiche relative alla frequentazione dei ristoranti da parte del pubblico vegano.
Se parliamo di ristoranti, dobbiamo fare una dovuta distinzione, in quanto alcuni di essi nascono direttamente come
Vegan Restaurant
- Flower Burger
- Flora Vegano e Gluten Free
- VgOloso
- Albaspina BioAgriturismo Vegan
- Momo Cucina Sana
- La Dispensa di Amelia
- Missfagiola Green Lab
- Vitto Pitagorico
- Pesto di Pistacchio
- Cavò Bistrot
A questa lista dobbiamo aggiungere, tutti quelli che invece, si sono adeguati a questa sempre più crescente necessità, introducendo menù specifici, o semplicemente piatti per vegani, ma anche per celiaci (quindi gluten free), crudisti, vegetariani e via dicendo..
Il problema
Conosco molte persone con problemi alimentari, che le hanno portate nel tempo a fare una scelta obbligata, ma anche altre che hanno deciso di limitare o escludere la carne dalle proprie diete, per motivi ambientalisti, di sostenibilità, o di salute.
Il problema comune di questi soggetti, è che negli anni, si sono visti ghettizzare, da chi normalmente non trova difficoltà a recarsi su qualsiasi tipo di ristorante, per consumare dei pasti a base di cucina mediterranea, cacciagione, carni speciali. Insomma tutta una serie di cibi che hanno costretto le persone a portarsi cibo da casa o addirittura ad astenersi dal mangiare fuori, anche in presenza di lievi intolleranze.
I DATI
Citando esattamente i dati della ricerca, i ristoranti in Italia che hanno introdotto piatti vegani nel loro menù, hanno visto un incremento di 26 volte le prenotazioni da 3 anni a questa parte.
L’Italia è anche il Paese del gruppo TheFork, che ha la maggior offerta per i vegani, con il 22% dei ristoranti, che includono almeno un piatto nel proprio menù.
Tra le città, spiccano invece Roma, Milano e Torino.
Le donne, sono più propense a questo tipo di alimentazione, con un dato che mostra un 40% rispetto al 33% degli uomini, su un tasso globale nazionale de 26,4% delle persone.
In ultima analisi, è emerso che almeno l’81% delle persone, proverebbe un piatto vegano a prescindere dalle proprie e consuete abitudini alimentari.
Sistemi di prenotazione
Oltre a TheFork, pur non avendo pubblicato una ricerca così dettagliata, sulla base dei ristoranti presenti, citiamo a seguire, altri strumenti, app, chatbot, che utenti vegani, usano solitamente per prenotare i tavoli nei ristoranti di questo tipo:
- Quandoo
- TheFork
- GuestPlan
- OpenTable
- PrenotaVai
Quest’ultimo, a differenza degli altri, è un ChatBot. Un’altra innovazione tecnologica al servizio dell’utenza più esigente. Grazie a questo nuovo strumento, i titolari dei ristoranti, potranno integrare la propria offerta, per coloro che sono più soliti interagire con i ChatBot, e non parlo solo del pubblico più giovane.
Infatti, il dato che invece ci fornisce PrenotaVai, è proprio che grazie al ChatBot, alcuni ristoratori, sono stati in grado di variare i menù, sull’analisi dei messaggi inviati dagli utenti, con uno studio applicato all’intelligenza artificiale, che screma determinate entità nei testi, per renderle statisticamente fruibili dai gestori dei locali.
Per provare questo nuovo strumento, è disponibile una versione full di 30 giorni, attivabile dal sito ufficiale.