Il cattivo odore localizzato nelle parti intime può essere una condizione estremamente imbarazzante e spiacevole. Si può manifestare per diverse cause: in prossimità del ciclo mestruale o comunque in concomitanza di cambiamenti ormonali, in seguito a un’alterazione della flora batterica vaginale, in presenza di infezioni.
Il cattivo odore intimo o puzza vaginale rappresenta comunque un messaggio che il nostro corpo ci sta inviando, sintomo di un cambiamento dell’organismo che va analizzato. Ecco perché è sempre bene consultarsi con uno specialista.
Nella maggior parte dei casi, il cattivo odore dipende da una vaginosi batterica. Come abbiamo detto, anche i cambiamenti ormonali, in prossimità del ciclo mestruale o in preparazione alla menopausa ad esempio, possono determinale questo spiacevole sintomo.
La prima cosa a cui prestare attenzione in questi casi è ovviamente valutare la presenza di una corretta e adeguata igiene intima. Alcuni prodotti troppo aggressivi, ad esempio, possono alterare il ph fisiologico, peggiorando la situazione. Al tempo stesso, continue lavande vaginali possono distruggere parte della flora batterica locale, alterandone gli equilibri e favorendo la proliferazione di agenti patogeni.
Esistono dei rimedi e cure naturali che possono aiutarci ad alleviare il disagio. Anche in questi casi è comunque necessario individuare la causa che ha scatenato il sintomo.
Ricordate comunque che gli indumenti stretti e di fibra sintetica non aiutano, meglio preferire degli slip in cotone bianco. Come per ogni cosa, l’alimentazione è molto importante: i probiotici ad esempio possono aiutarci a prevenire l’insorgenza di infezioni e a mantenere la flora batterica del nostro corpo in salute. Gli zuccheri e i dolci favoriscono la crescita di funghi e batteri, quindi meglio evitarli.
Un’altra cosa importante da tenere a mente è che i deodoranti intimi non sono la risposta giusta a questo problema, perché innanzitutto non risolvono la causa e, in secondo luogo, possono contribuire a peggiorare la situazione.
Stessa cosa vale per i prodotti usati per l’igiene intima che se troppo aggressivi possono peggiorare il problema. In questi casi c’è chi suggerisce di usare del sapone di Marsiglia, particolarmente dolce e in grado di non alterare la flora batterica. Potete usare anche della polvere di fecola di mais al posto del talco, per tenere asciutta e pulita la parte.
Durante i quotidiani gesti di igiene intima, prestate molta attenzione alla zona del clitoride, risciacquando con dell’acqua tiepida.
Un possibile rimedio per eliminare il cattivo odore potrebbe essere quello di aggiungere tre gocce di olio di tea tree all’acqua e utilizzare questa soluzione per la i rituali di igiene. Il tea tree oil è un antibatterico naturale e un ottimo antifungino.
Quando l’odore intimo è accompagnato da perdite gialle o biancastre, prurito, bruciore e irritazione parte, è molto probabile che ci sia un’infezione in corso. Come abbiamo già detto, in alcuni casi il cattivo odore intimo può essere un indicatore di problemi più gravi che riguardano soprattutto l’apparato genitale. Se il problema persiste è quindi indicato consultare uno specialista.
(Foto in evidenza: enkivillage; foto interna: i.kinja-img)
Ciao a tutti, mi chiamò chiara e ho 16 anni. Già da tempo soffro di prurito intimo, ogni tanto qualche perdita bianca-trasparente ( per lo più trasparente ) è cattivo odore intimo. Ho detto tutto ai miei, i quali mi hanno portata da uno specialista. Ho fatto la visita e tutti i risultati sono stati negativi, non ho nessun fungo, quindi a sua volta non ho la candida ne altro. Ma ciò che io non capisco è: se non ho nulla, perché tutto questo? P.s premetto di non avere avuto rapporti