Nasce in Danimarca un ristorante che utilizza gli scarti alimentari di supermercati e altri esercizi commerciali. Un progetto pensato per combattere lo spreco di cibo e a sostegno dell’Africa.
Secondo la Fao in Italia lo spreco di cibo si aggira intorno agli 8,8 milioni di tonnellate, in Spagna circa 7,6 milioni e in Francia 9 milioni. Ben 25,4 tonnellate di cibo perso in soli tre paesi.
Una piaga per il mondo, che incide non soltanto da un punto di vista economico e di distribuzione di risorse, ma anche e soprattutto da un punto di vista ambientale. Basti solo pensare, ad esempio, che il cibo scartato è pari a un terzo di quello che viene prodotto e genera una perdita annuale di 750milioni di dollari (circa 570milioni di euro).
La ristorazione alternativa dall’anima green
Ma c’è chi ha veramente preso a cuore questo problema, proponendo, nel suo piccolo, una soluzione originale e che sta suscitando un discreto scalpore: stiamo parlando del ristorante “Rub & Stub”, sorto a Copenaghen, che serve dei piatti ai suoi clienti, realizzati utilizzando gli alimenti di scarto di negozi e aziende.
L’idea, del tutto originale, è nata dalla mente di un gruppo di volontari di Copenaghen che, provenienti da esperienze diverse, ha deciso di fare qualcosa per combattere l’intollerante spreco di cibo che avviene a monte, nel processo di produzione. “Abbiamo tutti lavorato in cucine o supermercati e abbiamo visto quanto cibo viene buttato via ogni giorno”, ha spiegato una delle co-fondatrici, Sophie Sales.
E allora, perché non fare qualcosa per evitare che così tanto cibo ancora buono vada sprecato? Ed è proprio da qui che parte Rub & Stub.
I profitti destinati ai progetti di sviluppo
Il menu del ristorante viene inventato giorno per giorno, in base alle eccedenze alimentari che vengono donate dai diversi partner che hanno aderito al progetto.
Nel locale, lavorano un cuoco e un manager che rappresentano il cuore del progetto contro lo spreco di cibo, mentre il resto del personale è formato da volontari. Ogni sera, il ristorante può servire portate fino a un numero di 60 ospiti.
Cosa ancora più bella è che i profitti vengono devoluti in beneficienza a tre associazioni attive in Sierra Leone.
Il progetto ha preso vita solo nel 2013, ma sta già riscuotendo un discreto successo. Le materie prime vengono al momento fornite da supermercati ed esercizi danesi, grazie all’impegno dei volontari. È tutta merce ottima: prodotti buoni ma non belli esteticamente e che quindi vengono scartati, eccessi di produzione o merce vicina alla scadenza.L’obiettivo dei ragazzi è quello di arrivare a raccogliere quotidianamente il 100% degli ingredienti necessari per completare il menu così da lanciare un segnale contro lo spreco di cibo che viene fatto in economia.
Rub & Stub, infatti, è un progetto che potrebbe cavalcare in un certo senso il fenomeno dei freegan, ovvero di coloro che recuperano cibo dalla spazzatura, sempre più diffuso, soprattutto in Danimarca.
Certo, il ristorante si è dimostrato molto popolare fin dall’inizio. Gli ideatori hanno dichiarato: “Speriamo di poter costruire la nostra rete di fornitori, in modo da poter offrire più cibo e, allo stesso tempo, di contribuire a ridurre i rifiuti alimentari”.
E voi? Mangereste in un ristorante del genere?
a Catania esiste un locale(apre il 5 maggio) che oltre ad abbattere lo spreco alimentare farà lavorare ragazzi che arrivano da situazioni di disagio e disabili….Si chiama 11 (come l’undicesimo comandamento “non rubare”)
scusate…”non sprecare!”