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Il periodo della gravidanza è sicuramente il più delicato e complesso nella vita di una donna. Specialmente per quel che riguarda l’alimentazione e i cibi da evitare
Curare l’alimentazione in gravidanza consente alle mamme di fornire il giusto nutrimento al bambino, essenziale per la crescita e lo sviluppo. Più una mamma mangia bene durante i nove mesi, maggiori sono le possibilità che il piccolo cresca forte e sano.
Come abbiamo visto, frutta e verdura sono alimenti essenziali, che non devono mai mancare nei piatti delle future mamme. Secondo una ricerca condotta dall’Università di Gothenburg, infatti, frutta, verdura, cereali integrali e alcuni tipi di pesce diminuiscono il rischio di parti prematuri.
Non sempre, però, è così facile evitare di fare “strappi alle regole”. Durante la gravidanza è bene prestare una maggiore attenzione a tavola, perché alcuni cibi possono aumentare il rischio di infezione o avere qualche piccola controindicazione. Vediamo quali.
Pesce crudo
Frutti di mare, sushi, pesci crudi dovrebbero essere evitati. Questo perché l’acqua del mare può essere contaminata dal mercurio. Quando questa sostanza contamina gli animali acquatici, i batteri lo trasformano in una forma più pericolosa di quella normale (metilmercurio) molto dannosa anche per lo sviluppo del feto. Inoltre, il pesce ed i crostacei crudi, come il sushi o il sashimi, hanno una probabilità maggiore di contenere batteri rispetto a quello cotto.
Carne e uova crude
Il consumo di carni e uova crude o non sufficientemente cotte potrebbe portare a diverse intossicazioni alimentari (come la listeriosi, l’infezione da E.coli e Campylobacter, la salmonellosi e la toxoplasmosi).
In particolare, la toxoplasmosi è un’infezione parassitaria che spesso rimane asintomatica o si limita a lievi sintomi, tuttavia è molto pericolosa per il feto. Se ci si ammala durante la gravidanza, infatti, c’è circa il 50% di rischio di contagio per il feto, che potrebbe riportare problemi alla vista o all’udito, di disabilità cognitive o altri problemi. Un’altra infezione in cui si può incorrere consumando questi alimenti crudi è la listeriosi, che si presenta come un’influenza, anche se in alcuni casi può portare a infezioni ematiche.
Pesce affumicato
Anche in questo caso si potrebbe incorrere in batteri della listeriosi, quindi meglio astenersi dal consumo di salmone, spada o altre tipologie di pesce affumicato.
Formaggi molli o con muffe
Alcuni formaggi molli, il latte non pastorizzato o formaggi con muffe possono causare la listeriosi o favorire la proliferazione di batteri.
Salumi
Meglio evitare quelli che non subiscono un processo di cottura, come il prosciutto crudo, lo speck, la bresaola, per le stesse ragioni che abbiamo descritto in precedenza.
Creme con uova e latte non pastorizzati
Ingredienti non cotti o pastorizzati possono veicolare batteri. Assicurarsi sempre della qualità degli ingredienti utilizzati.
Fegato
Il fegato è sconsigliato, soprattutto nel primo trimestre di gravidanza. Questo perché contiene un’elevata quantità di vitamina A. Alcune ricerche suggeriscono che un eccesso di vitamina A potrebbe causare malformazioni fetali. Secondo l’Institute of Medicine (IOM), la RDA (dose giornaliera consigliata) di vitamina A per le gestanti è di 2.565 UI (unità internazionali) al giorno. Il fegato è l’unico alimento che fornisce quantità molto alte di vitamina A. In una porzione di 80 g di fegato di manzo possono essercene 27.000 UI.
Insalate confezionate o lavate male
Le insalate già pronte potrebbero non essere la scelta più salutare per chi è in gravidanza. Questo perché non tutti gli ingredienti sono correttamente lavati. Il pericolo legato ai vegetali è la presenza di batteri. Per questo, senza creare allarmismo (anche perché la verdura fa bene), è sempre meglio consumare verdura accuratamente lavata, togliendo le parti marce o non integre.
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