Esistono dei “rimedi della nonna” diminuire il grasso addominale? Scopriamolo insieme.
Il grasso addominale è senza dubbio uno dei più difficili da combattere. Non sempre trovate il tempo per fare attività fisica ed è facile tornare alle vecchie abitudini alimentari quando siete stressati o occupati.
Anche gli stati infiammatori dell’organismo portano spesso all’aumento di peso, il fastidioso gonfiore alla pancia, la ritenzione idrica.
Fortunatamente ci sono alcuni semplici rimedi naturali che potrebbero aiutarvi a ridurre un po’ di ciccia sulla pancia e sbarazzarvi di quei chili in più.
Brucia grassi addominali naturali: 7 alimenti e bevande utili per combattere l’infiammazione
Come abbiamo avuto modo di vedere varie volte, dolori cronici o alcuni tipi di malattie possono dipendere da un’infiammazione presente nel nostro organismo.
Esistono diverse teorie che collegano questi stati infiammatori a uno stile di vita e, soprattutto, a scelte alimentari sbagliate. Per ridurre questa condizione, potrebbe essere utile, quindi, evitare il consumo di determinati cibi, favorendo l’assunzione di altri.
Frutta e verdura, ad esempio, grazie al loro ricco contenuto di nutrienti e fibre, aiutano a combattere l’infiammazione cronica e riconquistare una pancia piatta.
Non solo. Quando l’infiammazione presente nel nostro organismo è tenuta sotto controllo, ci sentiamo più energici e la salute in generale migliora, ma è anche più facile favorire la perdita di peso e la riduzione del grasso addominale. Anche solo perché avremo eliminato dalla nostra dieta quotidiana il cibo spazzatura.
Ecco allora sette alimenti per combattere l’infiammazione e migliorare il girovita.
Tè verde
Sì, avete ragione, più che un alimento, questa è una bevanda, ma non potevamo lasciarla fuori dalla nostra lista, viste le sue spiccate proprietà antinfiammatorie e la sua capacità di accelerare il metabolismo aiutandoci a eliminare i grassi in eccesso e la pancia gonfia.
Scoprite tutte le proprietà e benefici del tè verde.

Spezie
Alcune spezie, tra cui l’aglio, la curcuma, la cannella, lo zenzero e il peperoncino, hanno potenti capacità di ridurre l’infiammazione. Le spezie “calde” poi, accelerano il metabolismo e ci aiutano a bruciare più calorie diminuendo il grasso sottocutaneo.

Cereali integrali
Cibi ricchi di fibre, i cereali integrali e gli alimenti integrali in genere aiutano a controllare la risposta insulinica nel nostro corpo. Il contenuto di vitamine di questi alimenti, inoltre, aiuta anche a ridurre l’omocisteina che, se in quantità elevate, può provocare problemi di salute.

Amarene
Sembra che le amarene siano tra gli alimenti con le maggiori proprietà antinfiammatorie. Si pensa addirittura che il loro estratto sia dieci volte più efficace dell’aspirina in caso di infiammazioni.

Sedano
Tra le tante proprietà del sedano, c’è anche quella di diminuire l’infiammazione nel nostro organismo. Ricco di vitamine e sali minerali, possiede tra gli altri composti antinfiammatori uno molto potente: l’apigenina. Inoltre è molto versatile in cucina e adatto a tantissimi piatti, crudi o cotti, per questo non dovrebbe mai mancare in una dieta sana.
A proposito, per approfondire leggi anche l’articolo: Il sedano fa bene.

Verdure a foglia verde
Tutta la frutta e la verdura, grazie al suo contenuto di fibre e nutrienti, può aiutare a combattere l’infiammazione cronica e la fame, facendoci sentire sazi più a lungo. Tuttavia, alcuni alimenti sono più potenti di altri, come ad esempio le verdure a foglia verde, le crucifere, gli spinaci.

Semi di chia
onsiderati un superfood, i semi di chia sono una fonte preziosa di omega 3 e vitamina E, che attenuano gli stati infiammatori del nostro organismo. Potete integrarli nella vostra dieta equilibrata in vari modi, nella colazione, in un mix di cereali e muesli, nelle zuppe e persino nelle insalate.

GUARDA IL VIDEO SUGLI ALIMENTI BRUCIA GRASSI PER L’ADDOME
Grasso addominale: come viene aumentato dagli stati di tensione
Emozioni e grasso addominale: quali sono i sentimenti che incidono maggiormente sul nostro girovita.
Le emozioni come la tristezza, la solitudine, la rabbia o l’ansia, influenzano il nostro corpo. Rabbia e paura, ad esempio, ci fanno venire il mal di pancia e causano problemi digestivi, a causa della produzione di serotonina in risposta agli stimoli interni (potete approfondire l’argomento a questo link).
Ma in effetti possiamo dire che esiste un rapporto profondo tra tutti i nostri organi ed emozioni e sentimenti che viviamo quotidianamente.
Ma non è tutto. Le emozioni, infatti, condizionano anche il modo in cui ci approcciamo al cibo. Basti pensare alle incursioni fatte al frigo quando ci sentiamo tristi e demotivati. Questo perché, spesso, utilizziamo gli alimenti per soddisfare o placare le delusioni che viviamo nella nostra quotidianità.
C’è chi afferma, ad esempio, che il grasso addominale ci protegge simbolicamente dalle aggressioni esterne

Il cibo, quindi, provoca un aumento del giro vita che, a sua volta, ci fa sentire protetti dalle possibili aggressioni emotive esterne.
Ma quali sono le emozioni che si ancorano proprio lì, attorno alla nostra pancia?
Sono soprattutto tre:
- Ansia. La fame è la risposta immediata generata da questa emozione. In genere, ci porta a delle abbuffate di cibi grassi, spuntini che ci fanno raggiungere uno stato di piacere e di soddisfazione immediata, però solo temporanea. John Hoebel, ricercatore presso l’Università di Princeton negli Stati Uniti, spiega che il cibo è una forma di dipendenza nata per calmare l’ansia e ha un effetto simile a quello sperimentato con l’eroina o la morfina.
- Frustrazione. Che sia per motivi personali o di lavoro, la frustrazione influenza il modo in cui mangiamo. La necessità di rimediare alla tristezza e al nervosismo ci spinge a mangiare in maniera irrazionale, causando uno stato di sovrappeso.
- Stress. Le persone molto stressate hanno una maggiore percentuale di possibilità di diventare in sovrappeso. Lo stress non solo può indurre a mangiare di più, ma fa assimilare maggiormente quello che mangiamo. E l’ormone ‘neuropeptide Y’ (NPY), fa il resto, permettendo l’accumulo di grassi alle cellule del tessuto adiposo, in particolare proprio dove sono più pericolosi e cioè attorno alla vita.
Il piacere che proviamo quando consumiamo questi alimenti ci aiuta effettivamente, nell’immediato, a dimenticare i problemi e mantenere uno stato di benessere momentaneo.
Un meccanismo che, però, diventa un circolo vizioso che usiamo per evitare il dolore emotivo. Un meccanismo che non fa altro che peggiorare la situazione, visto che un eccesso di zuccheri semplici o di junk food incide profondamente sul nostro stato emotivo, creando irritabilità, stanchezza e senso di tristezza.
Non è detto comunque che il grasso addominale debba continuare a rimanere lì! Il ventre piatto è alla portata di tutti, a patto di seguire delle buone abitudini alimentari e inserire delle attività aerobiche nel proprio stile di vita.
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