L’Enea ha dato il via alla fase operativa per la realizzazione del progetto DTT (Diverter Tokamk Test), la macchina che dovrà sperimentare soluzioni all’avanguardia per l’energia da fusione nucleare.
Caratteristiche del DDT
La macchina, che sarà costruita presso il centro di ricerche Enea di Frascati, sarà una struttura iper-tecnologica alta 10 metri, con un raggio di 5 metri, all’interno della quale saranno confinati:
- 33 metri cubi di plasma alla temperatura di 100 milioni di gradi con un’intensità corrente di 6 milioni di Ampere
- un carico termico sui materiali fino a 50 milioni di watt per metro quadrato
- oltre 40 km di cavi superconduttori, realizzati in niobio, stagno e titanio, che opereranno a una temperatura di 269 grafi sotto zero e saranno collocati solo a poche decine di cm dal plasma portato alla temperatura di 100 milioni di gradi.
Vantaggi economici e occupazionali legati alla realizzazione di DTT
Alla realizzazione di DTT, che sarà collocata in un polo scientifico e tecnologico all’avanguardia, aperto a ricercatori e scienziati di tutto il mondo, che nasce come anello di collegamento tra i grandi progetti internazionali di fusione nucleare ITER (impianto in via di realizzazione nel sud della Francia, a Cadarache) e DEMO (reattore che, dopo il 2050, dovrà produrre energia elettrica da fusione nucleare):
- sono associati oltre 2 miliardi di euro di ricadute economiche
- e, nei 7 anni di realizzazione, sono previsti circa 1500 nuovi posti di lavoro di cui 500 diretti e altri 100 nell’indotto.
I costi del progetto
Il progetto, che vale circa 600 milioni di euro, è realizzato grazie al contributo finanziario dei ministeri dello Sviluppo economico e dell’Università e della ricerca, della regione Lazio, di Enea e degli altri partner del Consorzio, oltre al prestito di 250 milioni di euro messo in pista dalla Bei (Banca europea degli investimenti) nell’ambito dei fondi Efsi (piano Juncker).
Osservazioni sul progetto
Sappiamo che la notizia, per coloro che hanno a cuore le energie rinnovabili, non è entusiasmante. Noi stessi siamo soliti definire questo approccio alla produzione energetica la “follia nucleare”. Ecco alcuni grandi svantaggi legati all’impiego del nucleare:
- gravità delle conseguenze di incidenti nucleari, con radiazioni che provocano leucemie e tumori
- il problema delle scorie nucleari che non possono essere distrutte, per cui l’unica conseguenza è lo stoccaggio per migliaia di anni in depositi geologici e ingegneristici
- difficoltà del processo di localizzazione di una centrale nucleare
- rischio che siano prese come obiettivi di atti terroristici
I favorevoli parlano di energia sicura, economicamente competitiva, in grado di sostituire i combustibili fossili e raggiungere la decarbonizzazione. Noi siamo sicuri che occorre prima razionalizzare il processo di produzione ed evitare gli sprechi, incentivando le nuove tecnologie green ove possibile, il più possibile.
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